L’episodio è di qualche giorno fa, è tristemente noto e racconta l’aggressione di 3 colleghi della ATS Brianza che nell’esercizio delle loro funzioni ispettive presso una sala di macellazione hanno subito gravissime aggressioni verbali e fisiche con tentativo di strangolamento e accoltellamento.
I colleghi hanno raccolto la solidarietà collettiva della Regione, del Comune, della ATS, del Sivemp, della comunità professionale e della FNOVI.

Le attività del macello sono state sospese a tempo indeterminato, ma qualcosa è mancato: l’arresto degli esecutori, come previsto dal decreto-legge, 137/2024 Misure urgenti per contrastare i fenomeni di violenza nei confronti dei professionisti sanitari nell’esercizio delle loro funzioni.
La norma modificata per volontà del Ministro Schillaci prevede l’arresto obbligatorio in flagranza e, a determinate condizioni, l’arresto in flagranza differita per i delitti di lesioni personali commessi nei confronti di professionisti sanitari, sociosanitari e dei loro ausiliari.
Le cronache raccontano altro e ne siamo amareggiati. Ci chiediamo il motivo per il quale non si è proceduto all’arresto dei responsabili.
Chiediamo alla Regione e all’ATS che bene hanno fatto ad intervenire con parole e provvedimenti di accompagnare ed amplificare la richiesta di applicare le misure deterrenti di questi comportamenti.
Gli aggressori vanno arrestati. La solidarietà ai colleghi in queste circostanze non basta più.