Travagliato (BS), 15 Aprile, 2005 Monty Roberts.
Dire un successo è dire poco. Ci potrebbero essere decine di frasi fatte e scontate che non descriverebbero nemmeno le sensazioni ed il risultato ottenuto dalla sua dimostrazione. Definire Monty non è facile: è un uomo di cavalli che potrebbe essere definito psicologo e nello stesso tempo addestratore. ma soprattutto …. uomo di cavalli.
E’ normale per un “ignorante” vedere risplendere negli occhi di chi è un poco più avveduto di lui la saggezza, ovvero lo “guercio è la guida del cieco”, ma dopo la dimostrazione di Monty Roberts bisogna tracciare una linea. Basta giocare con le parole chi addestra cavalli, li addestri davvero e li lavori sia che siano buoni o che siano cattivi. Questo è quello che trasuda dalla esibizione di Monty Roberts. Per capirne ancora di più seguiamo ciò che ha fatto nella sua dimostrazione. Applicare l’etologia ed il rapporto di lavoro con il cavallo è la parola d’ordine.
I cavalli sono arrivati la mattina, da subito un veterinario li ha messi sotto visita per verificare se sani e quindi idonei. Circa a mezzogiorno sono iniziate le selezioni per i sei cavalli che avrebbero lavorato con Monty Roberts la sera. Il criterio di selezione: non come tanti direbbero ” ha scelto i più bravi” ma al contrario ha scelto i casi più interessanti: un cavallo che sgroppa, un puledro da domare in diretta, un cavallo difficile da gestire, un cavallo molto maleducato a terra e che non lascia salire il cavaliere, un altro cavallo impegnativo da gestire ed un cavallo difficile da caricare su un trailer.
Parte la dimostrazione alla sera: Magica l’atmosfera anche se con qualche problema audio; il ring circolare della presentazione carico di tensione e di energia. I cavalli entravano li dentro e rimanevano quasi in trance dalla presenza di Monty.
Preso il primo cavallo Monty lo porta subito al “Join Up” quella esperienza studiata vedendo come si comportano i cavalli in natura allo stato brado, dove con una semplice gestualità della mano e dello sguardo, alzati per incitare e abbassati per rallentare ed attirare l’attenzione il cavallo questo si accorge della presenza dell’uomo ed inizia ad interagire con lui. Stabilito il rapporto ecco da subito che il cavallo viene sellato, e viene rilavorato con la stessa metodologia; ricreata la coesione con l’uomo ecco che spunta da prima un manichino e poi la presenza dell’uomo sulla sella e quindi ecco che il cavallo in fiducia dell’uomo non sgroppa più.
La seconda una puledra sdoma: lo scopo della dimostrazione doma davanti a 2000 spettatori. Primo passo il “Join Up” e subito la puledra interagisce e con dolcezza si fa sellare per riprendere il Join Up con sella e redini. Appena ristabilito il rapporto con la variante della sella il primo cavaliere per la cavalla: nemmeno un orecchio indietro tutto naturale ed accettato in questo caleidoscopio di rumori e luci, come elettrizzata sembrava che fosse solo con Monty e non esistesse il mondo intorno a lei.
E via così, per tutta la serata sino al gran finale dove un cavallo che non voleva salire sul Trailer dopo il lavoro con Monty in Join Up sale addirittura da solo .
Il tutto raccontato con poche parole potrebbe essere definito da un occhio non attento “una piccola magia di un uomo che ha dei trucchetti per far lavorare i cavalli”, mai cosa più sbagliata! Monty come detto prima è realmente un uomo di cavalli e davanti ad un esuberante stallone Spagnolo, non ha paura di affrontarlo con dei buoni strattoni che focalizzano l’attenzione di questo animale e gli fanno capire con che persona si stà raffrontando.
Monty a mio parere potrebbe essere l’emblema “dell’uomo di cavalli ideale”: l’unione di dolcezza e severità, che non cade mai nella trappola dell’eccesso sia della dolcezza, che della stessa severità e soprattutto usa conoscenza e strumenti per poter gestire i suoi animali e soprattutto le persone: un uomo di cavalli.
Visitate il suo sito www.montyroberts.it ( http://www.montyroberts.it ) leggete di lui e “ascoltate” il suo messaggio, come sempre potrete solo trarne beneficio. Qualunque cosa ne pensiate, a qualunque linea di pensiero apparteniate, l’unica cosa che ne trarrete sarà una maggiore attenzione verso il cavallo.
Giudice internazionale A.Q.H.A., A.P.H.A. etc, istruttore ed addestratore ha da sempre avuto ottimi capostipiti tanto da aggiudicarsi sempre riconoscimenti nelle più svariate competizioni