Lo scrittore a tempo pieno ci regala diversi brani tratti dal suo ultimo libro “Equus Caballus, Ippo per gli amici (principianti)”
Compagno alla pari, dell’uomo nelle discipline sportive e militari, nelle passeggiate rilassanti attraverso territori boschivi italiani e come aiuto nei campi, il Cavallo ha sempre avuto per gli uomini una parte importante nelle guerre, nei giochi, nei mestieri e nelle professioni, rappresentando non uno strumento, ma un compagno nel pericolo, nel lavoro e nella vita. Che riempie per decenni l’esistenza dei padroni, degli istruttori e dei cavalieri. Ma la sua vicinanza ed il contatto con lui, apportano benefici anche a chi ha problemi fisici e mentali. Si, perché la sua stazza, il suo corpo caldo, il suo pelo serico, il suo afrore, la sua presenza, la sua “voce” possono rappresentare anche una “terapia”. Un rimedio che viene definito Ippoterapia, (e “onoterapia” con i somarelli), che si va estendendo a macchia d’olio anche in Italia, per i suoi benefici ormai certificati (in particolare per l’Autismo).
Lancio una proposta.
Se ogni circolo ippico trattenesse almeno uno dei cavalli, anziani, destinati ormai alla pensione (se non ad altro) e ne facesse strumento di ippoterapia, potrebbe essere una lodevole iniziativa per i possibili pazienti del suo territorio. (E ne potrebbe scaturire anche un vantaggio per il sostentamento del Circolo).
Marco Biffani è autore di “Equus Caballus, Ippo per gli amici (principianti)” della Bastogi Libri.
La bella caricatura del cavallo utilizzata per la rubrica “L’Emozione Cavallo” è un disegno di Fabrizio Zubani.
Rubrica settimanale a cura di Marco Biffani per "Il portale del cavallo"