Non sono trascorsi nemmeno tre giorni dal ritrovamento, in Provincia di Trento, dei corpi di quattro lupi, morti molto probabilmente a seguito di avvelenamento, che nello stesso territorio è stato rinvenuto il cadavere di una volpe uccisa probabilmente con identiche modalità.

“Non ci troviamo quindi di fronte a un caso isolato, il Trentino si conferma purtroppo territorio di scorribande per bracconieri e giustizieri fai da te, un vero far west – commenta Massimo Vitturi, responsabile Animali Selvatici della LAV – con una amministrazione che negli ultimi anni ha fatto di tutto per alimentare un brodo di coltura nel quale sono maturate le reazioni che hanno portato all’uccisione di orsi, lupi e ora anche una volpe.”

Si tratta di una situazione drammatica nella quale l’assessore Failoni sembra prendersela più per le critiche ricevute dalla LAV, che contro i criminali che scorrazzano indisturbati sul suo territorio, ai quali si è limitato a ricordare che il bracconaggio è illegale e incivile (sic!), senza prendere una netta posizione di condanna né tantomeno annunciare misure di contrasto straordinarie nei confronti di chi vigliaccamente utilizza il veleno per uccidere animali innocenti mettendo a rischio anche le persone.
“Dopo gli incidenti accaduti con gli orsi, diretta conseguenza della mancata diffusione delle informazioni utili alla convivenza, dopo i recenti casi di bracconaggio con spargimento di micidiale veleno, cosa deve ancora accadere in Trentino perché i cittadini si rendano conto della necessità di mandare a casa questi politici del tutto inadeguati al loro ruolo? Il Trentino si merita certamente qualcosa di meglio” – conclude Vitturi.
Valentina Faraone