Le acque rivestono il 70% della superficie terrestre ed il plancton, presente in esse, produce il 50% dell’ossigeno che respiriamo.
Inoltre, sono quasi 3 miliardi le persone che dipendono direttamente dal mare per il loro sostentamento. Oceani ed ecosistemi marini, in generale, sono in grado di influenzare i sistemi globali sia da un punto di vista abiotico (temperatura, clima, composizione chimica) che biotico (biodiversità marina, disponibilità di risorse), rendendo così la Terra un luogo vivibile per il genere umano.
In considerazione di tutto ciò, e tenuto conto del fatto che questa tipologia di ecosistemi è pesantemente influenzata dalle attività antropiche con conseguenze negative (inquinamento delle acque, esaurimento delle risorse ittiche, perdita di habitat naturali costieri), è necessario attuare azioni di protezione e salvaguardia degli ecosistemi marini nonché azioni di sensibilizzazione ed educazione ambientale per il rispetto del mare.
L’’Agenda 2030, che rappresenta il nuovo quadro di riferimento globale per l’impegno nazionale e internazionale teso a trovare soluzioni comuni alle grandi sfide del pianeta, comprende l’obiettivo denominato “La vita sott’acqua” che pone l’attenzione sulla necessità di “conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile”.
Guardando più vicino a noi, anche il mar Mediterraneo ha una grande importanza ecologica, storica ed antropologica, nonostante rappresenti solo 1% dei mari del pianeta. Così come altri è un mare sotto la minaccia della pressione antropica e del cambiamento climatico ma, la sua capacità omeostatica e la resilienza delle specie animali e vegetali che lo abitano lo rendono capace di resistere.
È importante tutelare questo bene prezioso, e a tale fine è necessario anche intervenire per rendere la pesca sempre più sostenibile e protagonista della tutela del mare, serve realizzare un’acquacoltura sempre meno impattante, più indipendente dalle proteine animali, diversificata e che sappia garantire il consumatore.
In tale contesto, assume un ruolo centrale la corretta educazione alimentare dei consumatori sui prodotti della pesca e dell’acquacoltura, frequentemente oggetto di informazioni errate e pregiudizi non supportati da evidenze scientifiche, oltre che con qualità organolettiche evidenti al consumatore finale.
Con l’obiettivo di farsi parte attiva nel promuovere la consapevolezza dei consumatori su temi descritti in precedenza la FNOVI ha aderito in qualità partner al progetto promosso dal MIPAAF per lo sviluppo di una campagna di comunicazione e valorizzazione dei prodotti ittici denominato “un pesce al dì” volta ad individuare azioni dirette a consentire ai consumatori di effettuare scelte più informate, incoraggiando modelli di consumo responsabile.
Il consumo dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura necessita infatti di precise informazioni sulle modalità di acquisto, lavorazione, conservazione e preparazione domestica, indirizzate, tra l’altro, a educare le nuove generazioni e favorire l’impiego del pesce nella dieta sempre nel rispetto delle risorse che il Pianeta mette a disposizione dell’uomo.
I medici veterinari attori fondamentali della sicurezza dei prodotti ittici ed elemento di garanzia per il nostro export alimentare diventano sempre più protagonisti nel garantire la sostenibilità delle produzioni alimentari per la salvaguardia del nostro ecosistema.
Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani. Per tutte le info visita il sito ufficiale: www.fnovi.it