Il tradizionale test d’ingresso sarà eliminato, sostituito da un semestre iniziale aperto a tutti gli studenti interessati nel quale gli studenti seguiranno corsi specifici e sosterranno esami

A partire dall’anno accademico 2025-2026, l’accesso al corso di laurea in Medicina Veterinaria subirà una significativa trasformazione. Il tradizionale test d’ingresso sarà eliminato, sostituito da un semestre iniziale aperto a tutti gli studenti interessati. Durante questo periodo, gli studenti seguiranno corsi specifici e sosterranno esami; l’ammissione al secondo semestre (in ragione di un numero programmato, calcolato sul fabbisogno del Sistema Sanitario Nazionale e sulla disponibilità degli Atenei) sarà determinata dai risultati ottenuti in queste prove e dalla posizione in una graduatoria basata sui crediti acquisiti. Nonostante l’eliminazione del test d’ingresso tradizionale, il numero chiuso rimarrà in vigore. La selezione avverrà quindi attraverso il semestre iniziale e le relative valutazioni, garantendo un accesso che il Ministro Bernini ha definito ‘meritocratico’, sottolineando l’intento di valorizzare le vocazioni ed i meriti degli studenti.
Il nuovo impianto normativo (Legge 14 marzo 2025, n. 26) della riforma, che entrerà in vigore il prossimo 02 aprile, prenderà forma con l’adozione di decreti legislativi attuativi ed il Governo punta a completare l’iter entro la fine del 2025, per garantire la piena attuazione della riforma nei tempi previsti. La Federazione, da tempo sostenitrice della necessità di intervenire sul sistema di accesso ai corsi di laurea magistrale in Medicina Veterinaria, ha riconosciuto l’innegabile valore della riforma così avviata ma ritiene insufficiente discutere esclusivamente dei test d’ingresso se non si decide anche di approcciarsi ad una sostanziale revisione del percorso formativo complessivo che gli aspiranti medici veterinari sono chiamati ad affrontare.
FNOVI sostiene l’opportunità di tornare a lavorare ad una riforma più globale, che inserisca la nuova modalità di ingresso in un contesto più ampio ed auspica il coinvolgimento degli organismi ordinistici della professione, così che possano fornire esperienze e proporre istanze essenziali per il futuro dei nuovi professionisti della salute. È di tutta evidenza come, per creare le condizioni per un confronto tra Accademia e Professione sia necessario disporre di uno strumento tecnico permanente.
È necessario promuovere un luogo di incontro: un Tavolo tecnico al quale dovranno essere presenti oltre ai due Ministeri competenti, FNOVI e la Conferenza dei Direttori dei Dipartimenti universitari di scienze veterinarie.
di Daniela Mulas – 28-03-2025