Dall’inizio della pandemia di Covid 19 si parla molto di vaccini. Vediamo insieme quali sono quelli previsti per i nostri amici cavalli.
Nella medicina del cavallo, le vaccinazioni ormai routinarie sono quelle antinfluenzale e antitetanica. Queste vaccinazioni hanno valenza annuale per le normative italiane e sono praticamente indispensabili per partecipare a qualunque manifestazione ippica. Attenzione che per partecipare alle competizioni F.E.I. Internazionali è necessario ripetere la vaccinazione antinfluenzale almeno con scadenza semestrale. Non sono però queste le uniche vaccinazioni per il cavallo.
In Italia abbiamo a disposizione anche vaccini contro:
1) West Nile Disease anch’esso da fare con scadenza annuale. Questa malattia originaria dell’Africa, da cui il nome, è arrivata in Europa con le migrazioni degli uccelli infetti. Viene trasmessa dalle zanzare (ospite intermedio) ai mammiferi e agli uccelli stanziali. Nel cavallo si manifesta progressivamente con dimagramento, mancata coordinazione nei movimenti, atassia, paralisi e morte nei casi più gravi.
2) Rinopolmonite, malattia sostenuta da un Herpes virus in grado nei casi più gravi di provocare aborto nelle fattrici o ancor peggio, paralisi degli arti posteriori del cavallo con l’impossibilità addirittura dell’animale di alzarsi da terra. Per quello che riguarda la rinopolmonite, le scadenze vaccinali possono essere molto ravvicinate, tanto che nelle fattrici si consigliano spesso vaccinazioni ogni tre mesi.
3) RABBIA. In ultimo e solo in casi eccezionali, esiste anche per il cavallo un vaccino contro la rabbia, altamente consigliato e a volte imposto da ordinanze locali per tutti quei soggetti messi al pascolo in zone, quali le aree alpine, a rischio di contagio. Tutti i vaccini vanno sempre prescritti e inoculati dal Medico Veterinario di fiducia che dovrà poi provvedere alla relativa certificazione da esibirsi ogni qualvolta sia necessario.
Ultima considerazione riguarda il Coggin Test erroneamente da molti considerato un vaccino; esso è invece un test per determinare la presenza di una malattia tipica dell’equino chiamata anemia infettiva, mai totalmente eradicata sul territorio nazionale. Il Coggin Test deve essere effettuato da Veterinari autorizzati dalla ASL di competenza e l’analisi verrà poi condotta presso gli Istituti Zooprofilattici e ufficialmente certificata.
Rivista informa n. 3 – Luglio/Agosto 2020
Dott. Piermario Giongo, veterinario, esperto in podologia e mascalcia, pronto soccorso, ippiatria e medicina sportiva. Direttore sanitario della Clinica Veterinaria S. Siro Grandi Animali. Socio fondatore e presidente dell’associazione "Scuola Equestre di San Siro". Autore di numerose pubblicazioni scientifiche e articoli divulgativi oltre ad essere relatore in numerosi congressi internazionali. Collabora da anni con il PORTALE DEL CAVALLO e risponde alle domande degli utenti nella rubrica L'ESPERTO RISPONDE