Promenade nel Parco – Castello di Donnafugata
Il 2 giugno 2022 l’Associazione Siciliana Attacchi & Engea, con il patrocinio del GIA e del Comune di Ragusa, ha organizzato una manifestazione inserita nel calendario turistico-culturale “In carrozza si parte” presso il parco del Castello di Donnafugata, diventato noto ai più per essere il contesto dove e’ stato girato il film Il Gattopardo. L’evento ha visto la partecipazione di numerosi attacchi provenienti dalla Sicilia orientale che, per tutta la mattinata, hanno passeggiato nei giardini all’inglese del parco, tra due ali di visitatori meravigliati e compiaciuti dall’insolito spettacolo. Di prima mattina gli equipaggi si sono radunati al Casato Licitra, una struttura agricola recentemente ristrutturata che ci ha magnificamente ospitato. Dopo un breve briefing circa le norme di sicurezza da adottare durante la manifestazione, il corteo delle carrozze ha preso l’avvio per raggiungere l’aristocratica dimora di Donnafugata, posta su un’altura a pochissima distanza dal mare.
Il castello ha radici molto antiche, nel 1300 i saraceni ne iniziarono la costruzione come avamposto militare, mentre nel secolo successivo gli Aragonesi, riconquistando l’isola, continuarono l’opera conservando quello stile arabeggiante che, ancor oggi, caratterizza l’architettura dell’edificio. Il parco, voluto dal Barone Corrado Arezzo nel 1800, è un vero gioiello della botanica, numerose sono le varietà di pregio che lo arricchiscono. Sotto gli alberi secolari si incontra il labirinto in pietra bianca che il Barone aveva fatto costruire per divertire e divertirsi con la sua famiglia, insieme a grotte e fontane che l’eclettico proprietario inventava e faceva realizzare per stupire, o addirittura spaventare, i suoi numerosi ospiti, insomma ci troviamo all’interno di una sorta di parco divertimenti “ante litteram”.
Per i driver e gli equipaggi è stata un’esperienza ricca di emozioni; nella frescura dei viali nel vociare dei turisti, ci è parso di riascoltare le voci dei bimbi che squarciavano il silenzio della campagna nelle calde giornate della fienagione; mentre da presso, nell’acqua delle fontane, si intravedono quasi i contorni fluttuanti tra le gramaglie delle dame dell’epoca, intente al ricamo. All’interno di quelle mura, insieme alla salsedine, si respira ancora il pathos della fuga, entrato a forza nella toponomastica di quei luoghi, mentre la calura del mezzodì suggestiona il visitatore, riportandolo indietro nelle epoche trascorse. Si racconta, infatti, (ndr: trattasi di leggenda) che vi abbia soggiornato la Principessa Bianca di Navarra, reggente di Sicilia, durante la sua rocambolesca fuga dal suo anziano pretendente (non corrisposto) Don Bernardo Cabrera; ma Donna Bianca non è stata l’unica donna in fuga che ha conosciuto le austere stanze di questo antico maniero.
Infatti, molti secoli dopo nel 1800, un’altra gentildonna Clementina Paternò Arezzo, lascerà il castello nottetempo per una romantica fuga d’amore insieme all’innamorato Don Gaetano Combes Lestrade, conosciuto proprio tra le fontane e i viali di quel parco. Fu quella la classica “fujtina”, con la quale i due giovani posero le due nobili famiglie davanti al fatto compiuto, costringendole ad accettare un amore che non aveva voluto (o potuto…) attendere i ritmi del protocollo. Fughe al galoppo di guerrieri saraceni, drammatiche fughe di donne perseguitate, appassionate fughe d’amore… Per noi, fuga in carrozza dalla routine della quotidianità con l’unico bagaglio: il cuore.
Ma il 2 giugno è anche la Festa della Repubblica, che ha trovato un momento davvero toccante allorquando nella corte del castello, sullo schieramento semicircolare delle carrozze, è risuonato l’inno di Mameli alla presenza delle Autorità intervenute, tra i tanti turisti (molti stranieri), che non si aspettavano un incontro tanto ravvicinato con la cultura dei luoghi e la tradizione delle carrozze. La passeggiata resterà indelebile nella memoria di tutti i partecipanti, insieme al riverbero del nostro passato, intriso di storia e leggenda, di antiche tradizioni della Sicilia rurale che più non è. Un evento ben riuscito, ma soprattutto l’occasione per una giornata full-immersion nell’atmosfera della Sicilia più autentica, fondata sulla sacralità dell’ospite, che tanto affascina chi viene da lontano, quella sicilianità positiva che nei secoli è stata la vera forza motrice di questa incredibile isola.
GRUPPO ITALIANO ATTACCHI - Associazione Sportiva Dilettantistica