Non c’è carenza d’acqua nei Paesi Bassi. I polder e i loro canali di scolo, gli stagni e i laghi, i fiumi: tanti paesaggi incantevoli, a volte inaspettati. Nonostante il paese sia uno dei più popolati per kmq al mondo, si possono trovare aree rurali, alzaie, parchi naturali che consentono di viaggiare con carrozze trainate da cavalli. I rari eventi di guida del 2020, “Corona oblige”, hanno dato vita all’idea di Gerard van den Herik, olandese di una famiglia di guidatori da diverse generazioni, di organizzare il suo viaggio. Il suo Coach sembrava il modo migliore per raggiungere collegare Amsterdam e Parigi.

Le mani di Gerard prudevano da quando aveva ricevuto il suo Coach dopo il restauro operato dalla casa Van den Heuvel. Un Light Park Drag di Brewster di New York, numero di costruzione 24925. Uno sguardo agli archivi di Brewster mostra tutte le specificit di questa vettura. Il lavoro titanico realizzato da Jerry Rider, Jack Day e Merri Ferrell, aiutati da molti volontari della Carriage Association of America, ci mette a disposizione il registro di vendita di Brewster, con le schede tecniche, la data e il nome del primo proprietario della carrozza. Si tratta di un certo sig. Edward Brooke, che acquistò questo Coach il 28 giugno 1910. Il Coach venne messo in produzione il 14 marzo 1904, lasciò le officine il 6 gennaio 1906 e senza dubbio servì come modello nelle esposizioni, in attesa di trovare un acquirente e prendere la strada. Gerard e sua moglie Gerjanne volevano far rivivere con un Coach dipinto a colori vivaci la moda della fine degli anni 1890.
In campagna sul bordo di un canale di irrigazione Paesaggi piatti, infiniti e sullo sfondo il cielo “olandese”
Quando fu acquistato, il loro Coach aveva ruote gialle. Oggi le parti metalliche e la parte bassa della cassa, il baule portabagagli del sedile del guidatore, il poggiapiedi risplendono dello stesso colore. Da buoni olandesi, hanno scelto l’arancione per il baule di separazione sull’imperiale e l’arancione con striature verdi e gialle per il colore dei pannelli delle portiere. Una perfetta vettura della “Belle Epoque”. Sette cavalli Gelderlander, carrozzieri KWPN, di dimensioni imponenti, 1,80 mt al garrese, sono pronti per prendere il via. Un viaggio difficile perché alcuni tratti del percorso sarà necessario condividerli con il traffico pesante dei camion, su ponti a 4 corsie.
La maggior parte della pianificazione avviene davanti al computer con le mappe dei percorsi riservati alle biciclette, quelle a traffico lento. Il satellite permette di controllare tutto e una ricognizione automobilistica confermerà le possibilità di passaggio. Il programma orientato verso tappe giornaliere di 30/35 chilometri. Ogni sera ci sarà bisogno di maneggio alloggio per amici o compagni di guida, hotel e ristorante per li componenti del team. Un piccolo team, nonostante il Coach abbia ben undici posti, ci si limitati a 5 o 6 persone a bordo per rispettare le distanze imposte dal Covid.
L’uniforme della Guardia sarà indossata da Marco Looije, ex scuderie dei reali olandesi e membro del Private Driving Club, cos come il guidatore, Gerard Van den Herik. Degli amici si uniscono al Coach di giorno in giorno per godersi l’impareggiabile comfort di un Brewster ed ammirare la campagna olandese dall’alto. Anche se il percorso idilliaco, a volte richiede una grande concentrazione del conducente e dei cavalli. Alcuni grandi fiumi attraversano la pianura dell’Olanda e del Brabante. Il primo ostacolo d’acqua il fiume Lek, attraversato dal traghetto all’altezza della città di Schoonhoven.

Una rumorosa rampa d’acciaio, unica barriera davanti all’acqua. Tutto si svolge in tranquillità , il Coach ha a disposizione una corsia completa sul traghetto, i cavalli sono curiosi e attenti. Rimangono da attraversare due enormi ponti. L’autostrada A27 attraversa il fiume Merwede a Gorinchem. L’equipaggio lascia l’Olanda e arriva in Brabante. Una corsia esterna riservata al traffico lento, nei Paesi Bassi questo significa biciclette. Oggi la condivideranno con i cavalli, i camion a 80km/h a sinistra, una semplice ringhiera a destra, l’acqua 15 metri più in basso. Il ponte lungo 780 metri può essere attraversato al piccolo trotto.
L’ultimo ponte importante quello sulla Mosa di Bergen nei pressi di Hank, ponte dell’autostrada A27 con corsia lenta al centro, auto e camion a sinistra e a destra. Questa corsia lenta il collegamento principale per gli agricoltori che coltivano terreni su entrambe le sponde del fiume. Siamo sulla Route Napoleon, che collega Parigi ad Amsterdam, costruita dai prigionieri di guerra spagnoli. Nel 1811, l’imperatore attraversò la Mosa, in traghetto, in questo stesso luogo, da cui il nome Keizersveer, dato al ponte e alla città lungo il fiume. “Letteralmente bacio dell’Imperatore”.

L’equipaggio si fermerà a Keizersveer alla fattoria di Corn van Dortmont, un pronipote di un prigioniero spagnolo rimasto nel Brabante. Il viaggio era iniziato bene, quattro grandi tappe per attraversare le province dell’Olanda e del Brabante, portano da Amsterdam a Breda. La quinta tappa attraversa il confine belga. Obiettivo della giornata la scuderia del giovane campione di Tiro a quattro vie Glen Geerts a Oostmalle sulla strada per Anversa.
Purtroppo i regolamenti COVID metteranno fine al viaggio qui. Il Belgio ha appena bandito i visitatori stranieri per più di 48 ore. Sarà necessario tornare nei Paesi Bassi in camion per conformarsi a questo regolamento. Il punto di ripartenza nel 2021 per il proseguimento verso Parigi fissato. Altre ambizioni, Gerard? Nel 2021, appuntamento a Parigi! Ammetto che la leggendaria rotta Londra-Brighton mi attira…
Di Stephan Broeckx. Photo credits: Dirk Jan Veenhof, Gerjanne Van Schaik, Brewster Carriage Information Carriage Association of America