Tratti dal Manuale “L’Equitazione e i suoi segreti” scritto da Piero Acquaro.
“Il galoppo è un’andatura saltata, asimmetrica, a “tre tempi”. E’ definita asimmetrica in quanto la successione degli arti non è uguale a mano destra e a mano sinistra. Infatti al galoppo destro, per esempio, le battute si succedono nell’ordine: posteriore sinistro, diagonale sinistro (l’anteriore sinistro si muove contemporaneamente al posteriore destro) anteriore destro, seguito da un momento di sospensione dei quattro arti, prima dell’inizio della falcata successiva.
Il galoppo si distingue in g. destro e galoppo sinistro. Per esempio si definisce galoppo sinistro se al terzo tempo poggia l’arto anteriore sinistro, un cavaliere non esperto potrà riconosce in sella se il galoppo è sinistro notando che al terzo tempo l’arto (o meglio la spalla) anteriore sinistro avanza maggiormente rispetto all’altro arto (o spalla) anteriore. Mentre un cavaliere esperto riconoscerà il galoppo “sentendolo” senza guardare.
Nel gergo equestre oltre a dire per esempio “galoppo destro”, si usa anche la dizione “galoppa sul piede destro” per intendere la medesima cosa.
Quando si è a mano destra o si affronta in campagna una curva a destra si dovrà galoppare sul piede destro e viceversa.
Il galoppo sempre con falcate regolari, cadenzate ed eseguite nella leggerezza, deve essere sempre preso senza esitazione. La qualità del galoppo si giudica dall’impressione d’insieme, dalla regolarità e dalla leggerezza dei “tre tempi” derivante dall’accettazione dell’imboccatura con una nuca morbida e dall’impegno del posteriore, che proviene dall’attività delle anche, così come dall’attitudine a conservare lo stesso ritmo ed un equilibrio naturale anche dopo una transizione da un galoppo ad un altro.
In due ipotesi il galoppo può essere di 4 tempi, sempre con un istante di sospensione, in entrambi i casi si sdoppierà il diagonale che non poggerà più contemporaneamente, ma poggerà prima il posteriore e poi l’anteriore. Questa alterazione del galoppo è causata: a) un galoppo con poco impulso; b) un galoppo con tanto impulso, come il galoppo da corsa del Purosangue Inglese in ippodromo (può raggiungere in corsa i 75-80km/h).
Per un cavaliere
La velocità media è di circa 350 mt. al minuto e di 35-40 km/h con una falcata di circa 3,60 mt. che può anche aumentare, in quanto al galoppo si può distinguere un galoppo riunito, di lavoro, medio e allungato.”
Il Manuale di Piero Acquaro contiene una prefazione firmata da Mogol, e ha ricevuto gli auguri della Presidenza del Consiglio dei Ministri; si tratta di un documento completo sul mondo equestre nel suo complesso, acquistabile al seguente link:
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Tecnico FISE di Equitazione di Campagna di 3° Livello
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Giudice Naz. di Salto Ostacoli, CCE, Dressage, Attacchi, Giudice FEI di Endurance
Autore di 4 Manuali Equestri.