La casetta di Pinto non verrà abbattuta: così il CdS.
Il cavallo Pinto batte il comune di Medicina (BO) staccandolo di una incollatura. Lo fa grazie ad un ricorso al Consiglio di Stato contro il provvedimento di demolizione della “sua casa”, una piccola stalla di 50 mq sita nell’omonimo Comune. La sentenza è di qualche giorno fa e rischia di infiammare il dibattito in Consiglio Comunale ove il caso “Pinto” è già stato sollevato del consigliere comunale del PdL, Francesco Landi.
Il giudice ha annullato il provvedimento di demolizione sottolineando che il proprietario ha ragione per opporsi ovvero il precedente regolamento comunale sulla detenzione dei cavalli (prevista solo per contadini, allevatori ed aziende agricole) è da ritenersi carente ed imperfetto sotto il profilo della soggettività: l’amministrazione, oltre a dover prevedere la detenzione di cavalli in capo ad ogni cittadino, deve, altresì autorizzarne la detenzione.
Dopo il 1° gennaio 2013, a seguito di detto ricorso, è stata predisposta dal Comune una variante al regolamento urbanistico che prevede “30 mq di superficie a disposizione per chiunque voglia tenere cavalli”. Per le stalle realizzate prima della variante verrà effettuata una sanatoria: nel caso di Pinto la struttura anziché essere demolita, come chiedeva il Comune, verrà ridotta di 20mq.
Avvocato del Foro di Bologna, Dottore di Ricerca in Diritto Pubblico presso l'Università degli Studi di Bologna, ha frequentato Master specialistici in fisiologia veterinaria e anatomia patologica del cavallo nonchè corsi specializzanti in materia assicurativa (branche infortuni e R.C.T.). Amazzone esperta, si dedica con passione e dedizione alla disciplina del dressage da anni.