Progetto Brambilla del 10 ottobre 2013.
Una proposta di legge per “chiudere con il passato e garantire una vera tutela a tutti gli equidi che in futuro dovranno essere considerati “animali da affezione”.
E’ l’iniziativa di Michela Vittoria Brambilla presentata ieri, 9 ottobre 2013, nella sede del Reparto a cavallo della polizia a Trastevere che sarà accompagnata da una raccolta di firme.
Il progetto in rappresentanza della Federazione Italiana Associazioni per i diritti degli animali e dell’ambiente è stato depositato alla Camera e prevede anche il divieto di macellazione dei cavalli, d’importazione ed esportazione a fini alimentari, la vendita ed il consumo della carne nonché “l’utilizzazione di questi animali in spettacoli o manifestazioni pericolose, degradanti o contrarie alle loro esigenze etologiche e la garanzia di controllo attraverso una nuova anagrafe equina”.
Secondo la Brambilla “dobbiamo smettere di perseguitare i cavalli: sono sfruttati letteralmente fino all’osso. Allenati con metodi brutali, frustati e dopati. Negli ippodromi, sulle piste dei palii, sui tracciati delle corse clandestine, nei circhi, attaccati alle carrozzelle e nei macelli, dopo interminabili viaggi dall’est, di cui l’Italia è, purtroppo, il primo consumatore (con 16 milioni e mezzo di chili)”. In Italia “c’è solo una catena di supermercati – l’Esselunga – che ha abolito la vendita di questo tipo di carne.”
Avvocato del Foro di Bologna, Dottore di Ricerca in Diritto Pubblico presso l'Università degli Studi di Bologna, ha frequentato Master specialistici in fisiologia veterinaria e anatomia patologica del cavallo nonchè corsi specializzanti in materia assicurativa (branche infortuni e R.C.T.). Amazzone esperta, si dedica con passione e dedizione alla disciplina del dressage da anni.