Roxette Grif aveva 12 anni ed era uno dei tanti cavalli usati nell’ippica (vedi le statistiche in fondo).
Domenica notte è morta su una strada provinciale insieme al puledro che portava in grembo e che sarebbe nato in primavera.
L’ipotesi – ancora tutta da verificare – su cui indagano i Carabinieri è che alcuni ignoti l’abbiano rubata dall’allevamento in cui viveva a San Benigno Canavese (TO), provando a portarla via a mano anziché con qualche mezzo di trasporto, e che poi abbiano desistito, lasciando vagare per strada la cavalla che sarebbe stata investita da un autoveicolo, fuggito via senza lasciare tracce.
Roxette Grif non è morta sul colpo ma è rimasta gravemente ferita e in agonia a lungo, visto che nessuno aveva allertato i soccorsi.
La dinamica, così come ricostruita per ora, è confusa e presenta molti dubbi. Non si sa con certezza se all’origine si sia trattato dell’ennesimo furto di cavalli e, in tal caso, se il movente sia da ricercare negli ambienti dell’ippica (come lascerebbe supporre il fatto che sia stata presa solo lei, con gli altri cavalli lasciati nel recinto) oppure della macellazione clandestina.
Quello che sappiamo è che, se anche venissero rintracciati, i responsabili rischierebbero una pena ridicola, così come avvenuto per l’efferata uccisione di una pony ad Acate, in Sicilia, lo scorso aprile: trascinata da un’auto per chilometri e lasciata agonizzante per strada.
Roxette Grif aveva partecipato suo malgrado a oltre 180 corse, dall’età di soli due anni fino a dieci: una media di più di 22 corse all’anno. Aveva fruttato ai suoi proprietari più di 65.000 euro in vincite (dati SNAI). Negli ultimi due anni veniva usata come fattrice, essendo considerata di buona genealogia.
(foto SNAI)