L’eccezionalità del Concorso di Attacchi di Tradizione alla
Venaria Reale, sta nel fatto che il pubblico ha potuto ammirare, ben 55 equipaggi suddivisi in 8 categorie, apprezzare 24 razze di equidi fra pony, cavalli e muli, tutte adatte all´attacco, e conoscere 21 tipi di carrozze, presentate e descritte in modo esauriente, con prevalenza di Break o Gran Break de Chasse.
Di Enzo Calvi. Photo credits Dario Mastria , Enzo Nicolino e Giovanni Vitale
L’attenzione dei giudici è andata anche ai costruttori delle carrozze originali, che venivano riportati nei depliant informativi per il pubblico, con luogo e data di produzione, e, dove possibile, la data del restauro.
Prevalenza di carrozzerie italiane, seguita da quelle svizzere, e francesi. Alcuni esemplari presentati erano di produzione inglese, rari i costruttori ungheresi o tedeschi o spagnoli, pure presenti con loro pezzi al concorso.
Elemento importante nella valutazione dei giudici è stata anche la qualità del restauro, perchè un buon restauro è valore aggiunto per la vettura, mentre, in caso contrario, la carrozza perde gran parte del suo fascino.
Per passare ai tipi di attacco, possiamo annotare che le Pariglie presentate sono state 24, mentre i Singoli 21. Ben 8 i Tiri a 4, un Winchester e un Unicorno, con attacco a 3, per un totale di 110 cavalli copresi alcuni di riserva. Questo ha comportato un grande sforzo per realizzare un ambiente che ospitasse un tal numero di equidi, carrozze e mezzi di trasporto, così vicino alla Reggia, in sicurezza e dotandolo di tutti i servizi necessari.
Impegnati in questo il Gruppo Italiano Attacchi, ma soprattutto lo staff della Reggia di Venaria, a cui va riconosciuta grande professionalità. Venendo ai guidatori con piacere va registrato quasi ¼ di giovani o addirittura giovanissimi in gara e ben 7 esordienti alla loro prima o seconda volta in un Concorso di Attacchi di Tradizione, cresce poi la quota rosa, nel corso degli anni, con ben 11 presenze.
Dopo aver valutato con attenzione impressione generale, cavalli, finimenti, carrozza ed equipaggio, ogni giudice esprimeva un giudizio che, grazie al lavoro della Segreteria (Francesca Matteja, Carla Rostagno e Carlotta Romano), diventava un voto complessivo espresso in punti di penalità: quindi il migliore era chi riusciva ad avere, ovviamente, il minor numero di punti di penalità e quindi il punteggio più basso.
In questa edizione registriamo nella Prova di Presentazioneil punteggio eccezionale di Jacinto Planas Ros, Best in Show del Concorso con 4,67 punti di penalità, seguito da un altro spagnolo Llibert Calvet Martinez (6p.p). e da Fiorenzo Erri (8p.p.)
A pochissima distanza, qualche centesimo, Josè Borrego Hernandez (8,17p.p.), a sottolineare che tutti gli spagnoli presenti si sono garantiti una posizione di alta classifica.
Fra i guidatori d’oltralpe Christophe Holestein (8,75p.p.) e Bern Schnu?r (9 p.p.). Seguono, Giuseppe Usai (9,17p.p.) Roberto Bergaglio (9,83p.p.) e i due migliori singoli Valeria Nicolotti (10,50p.p.) e Valentino Pozzer (12,17p.p.).
Fra i primo dieci 5 attacchi sono tiri multipli a 3 o 4 cavalli, 3 sono pariglie e 2 singoli. Poche le differenze di punteggio: i guidatori sanno che a cambiare la classifica potrebbe essere la esecuzione sbagliata di un Passaggio Controllato, oppure una pallina a terra nella prova di Maneggevolezza.
La domenica si parte molto presto, per garantire ai cavalli di percorrere la Routier con una temperatura più fresca. Con l’eccezione di una sola delle ultime edizioni, tutte i percorsi di campagna dei CIAT alla Venaria Reale si sono sviluppati, dopo un primo tratto nei Giardini Bassi della Reggia, per circa 10 Km nel confinante Parco della Mandria; parco reale e naturale, oggi aperto al pubblico, ma un tempo proprietà della casa reale e luogo per le caccie dei Savoia e delle loro corti e zona di allevamento dei cavalli della casa reale.
Dopo il classico ingresso nel Parco attraverso il cancello del Ponte Verde, il tragitto ha percorso il consueto tracciato, variato solo nella parte mediana, mantenuta in piano per evitare salite inopportune, data anche la alta temperatura prevista e la attenzione dovuta al benessere dei cavalli.
Non è mancato il dovuto omaggio al Castello, proprio con la collocazione alla sua base del PC1 (Stop) e del PC2 (Binario). Il Castello era un tempo sede degli appartamenti della Bella Rosina, amata da Vittorio Emanuele II, che sono collocati al primo piano ed oggi diventati Museo assieme alla Collezione delle Carrozze private da caccia dello stesso Re, allineate nei saloni al piano Terra.
Di ritorno dal Parco si 19 sono stati i concorrenti penalizzati al rientra nei Giardini Bassi della Reggia, uno spettacolo incomparabile di roseti, specchi d’acqua, aiuole fiorite e filari per un tragitto di circa 2 Km, dove i guidatori hanno affrontato gli altri Passagi controllati PC3 (Arretrata), PC4 (Bicchiere) e PC5 (Saluto). La passeggiata si è rivelata meravigliosa, a sentire i commenti finali a caldo, qualche difficoltà si è registrata ai Passaggi Controllati, attentamente presidiati da due giudici ciascuno, specialmente per i meno esperti.
Al PC1, Stop, si registra una irregolarità; al PC2, Binario, ci sono stati 20 errori; al PC3, Arretrata 21 penalità; al PC4, Bicchiere, hanno sbagliato in 19 e al PC5, Saluto solo 11.
Ci sono state anche penalità sul tempo o per aver saltato uno o più Passaggi Obbligati. Ben 9 equipaggi hanno concluso la Routier senza penalità: Matteo Pellizzer (ITA) con T4 muli ; Bernd Schnur (D) e Fiorenzo Erri (ITA) con T4, Valeria Nicolotti (ITA), Heiner Staub (CH) e Daniele Maiocchi (ITA) con Singolo, Mario Bozzini (ITA) e Bruno Monero (ITA) con Pariglia.
Palcoscenico per la Prova di Maneggevolezza è stato il settecentesco Parterre Juvarriano disegnato con eleganza e simmetria, che sembra fatto apposta per un defilè di abilità ed eleganza, in cui gli attacchi con volte morbide ridisegnano le linee delle aiuole verdi punteggiate di fiori.
Il pubblico ha potuto godere dell’esibizione dalla grande balconata, come in un altro tempo, ammirando carrozze e cavalli in un ambiente naturale, adatto per suscitare emozioni. Complice la bellezza del luogo e gli applausi del folto pubblico ben 25 concorrenti hanno portato a casa un percorso netto e nel tempo.
E poi lo spettacolo nello spettacolo: il grande schieramento, magistralmente orchestrato dagli addetti in campo a garantire una Cerimonia di Premiazione ordinata e straordinaria, con gli inni nazionali, i premi ed il tradizionale carosello finale di tutti gli attacchi nel gran parterre della Reggia sulle note di “Con te partirò”.
Le bandiere che sventolano, i saluti dei partecipanti, gli applausi del pubblico e la promessa per tutti di esserci per l’Edizione 2020!!! L’eccezionalità del Concorso La Venaria Reale è stata non solo di avere a disposizione contesti regali, connubio di arte, storia, cultura e, che si sposano incredibilmente con le carrozze tradizionali, ma anche uno staff numeroso di volontari (Soci del GIA, Cavalieri del Pellice, Volontari di Druento) a presidiare, in ogni momento e in ogni situazione, le fasi del Concorso.
A tutti loro, ai Giudici, alla Reggia di Venaria e al Parco la Mandria e, soprattutto, ai concorrenti che testimoniano con la loro presenza tanta bellezza e tanta passione, semplicemente grazie!
I VINCITORIBest in Show 2019: J. Planas Ros (ESP Campione Assoluto 2019: B. Schnur (D) Trofeo AIAT 2019: ITALIA con F. Erri e M. Pellizzer
Vincitori di Categoria: E. Mellica (Tiro Pesante Singolo), L. Vercesi (Tiro Pesante Pariglia); V. Sategna (Pony Singolo), M.Gentile (Pony Pariglia), M.Pellizzer (Tiro a 4 Muli), D. Ganier- FRA (Tiro a 4 Pony), H. Staub CH (Singoli Cavalli), B. Monero (Pariglia Cavalli); J. Planas Ros-ESP (Wincherster) R. Bergaglio (Unicorno); B.Schnur – D ( T4 Cavalli)
Ex-presidente del Gruppo Italiano Attacchi. Ha partecipato a 3 Mondiali di Attacchi. Campione Italiano 2004 cat. Singoli. Istruttore Federale. Costruttore di percorso e Delegato Tecnico Concorsi Internazionali di Tradizione. Direttore Responsabile della rivista "NOTIZIARIO G.I.A."