Il meraviglioso sabato ippico romano si è trasformato in un’altra giornata trionfale per Alessandro Gocciadoro, ormai indiscusso dominatore tra gli allenatori di trotto italiani, che all’Ippodromo Capannelle ha centrato entrambe le corse di gruppo riservate ai cavalli di 4 anni nelle quali, peraltro, si presentava come il netto favorito della vigilia.
Nel prestigioso Gran Premio Tino Triossi (€. 154.000 – per cavalli europei di 4 anni – Gr. 1 – mt. 2.100) il driver emiliano ci ha messo del suo nel condurre alla vittoria l’atteso Executiv Ek. Gocciadoro è infatti riuscito a richiedere al suo allievo un allungo iniziale inconsueto che ha permesso al figlio del crack Face Time Bourbon di assumere il comando delle operazioni in meno di 200 metri.
A quel punto il driver si è dovuto preoccupare solamente di gestire al meglio le energie del suo allievo conducendo a ritmo piuttosto sollecito e costringendo i sei avversari a seguirlo senza tentare sortite dalla corda (primo chilometro in 1.13.9).
Nel giro conclusivo hanno cercato di progredire in seconda ruota Extra Model, Eolo Jet ed Ernesto Spritz ma senza ottenere risultati significativi perché Executiv Ek ha ulteriormente accelerato riuscendo a non farsi mai avvicinare. Conclusione ancora in bella spinta (ultimi 600 metri in 42 a media di 1.10) per il vincitore affermatosi a media di 1.12.6, valida anche se ben lontana dal record della corsa (detenuto da Zacon Giò con 1,11.3).
Extra Model, sempre regolare e positivo a livello primario, è stato capace di rimanere in scia in retta di arrivo, ma nei pressi del traguardo ha dovuto subire il sorpasso di precisione di Edy Girifalco Gio (anch’esso allenato dal Team Gocciadoro) che ha fornito parziale conclusivo davvero ragguardevole.
Poco fortunato Encierro che non ha mai trovato lo spazio per sprintare per linee interne e si è dovuto accontentare del quarto posto dietro a Extra Model. Nessuna sorpresa anche nell’edizione 2024 del Gran Premio Carena Antonio Carena (€. 66.000 – per femmine europee di 4 anni – gr. 2 – mt. 1.640): a imporsi è stata East Asia, indiscussa leader femminile della generazione 2020, ma la strepitosa allieva di Alessandro Gocciadoro ha dovuto dar fondo a tutte le sue energie e alla sua classe cristallina per venire oggi a capo della resistenza di una coetanea ancora cresciutissima e capace di mettere in discussione la sua leadership come Emma dei Veltri, allieva di Gennaro Casillo.
È stata una corsa all’arma bianca che ha visto emergere in partenza la vbelocissima Eridamia che però ha dovuto subito cedere il passo all’altrettanto veloce Emma dei Veltri. East Asia e Alessandro Gocciadoro sono però stati perfetti nella loro rincorsa: hanno mosso all’esterno dalla quarta posizione già dopo 300 metri, prima della piegata finale hanno guadagnato la seconda posizione superando la stanca Eridamia e in retta di arrivo hanno saputo ulteriormente cambiare azione per recuperare il gap con la battistrada e superarla infine nettamente negli ultimi 100 metri di gara.
Passerella finale per la portacolori francese di Jean Pierre Barjon che ha strappato l’applauso del pubblico presente e si è imposta a media di 1.10.2, nuovo record della corsa, migliorando l’ 1.10.7 ottenuto due anni fa da Crystal Pan. La prestazione monstre delle due più attese protagoniste (Emma dei Veltri ha aggiornato il suo record personale a 1.10.5) ha relegato al ruolo di comparse le altre sei cavalle tra le quali ha ottenuto di misura la terza piazza la sempre valida Eloida precedendo di giustezza l’ancora migliorata Eternity Bar.
credito: ph. Domenico Savi