E’ successo qualcosa di speciale a Monaco.
Il Gran Premio targato Longines Global Champions Tour ha celebrato Simone Delestre e Cayman Jolly Jumper: binomio migliore dell’arena di Montecarlo. La medaglia di bronzo olimpico, in sella al fuoriclasse tredicenne figlio di Hickstead, ha fissato in 32.06 il barrage che gli ha consegnato la vittoria, tradotta in 495.000 euro e, soprattutto, lo sprint in più in vista dei Mondiali di Aquisgrana 2026. Ma non è questa la chicca che abbiamo annunciato. La cronaca sportiva, si sa, da tempo ha salpato dal puro concetto di risultato per attraccare nei porti che profumano di storie, di rapporti, di retroscena.
Questa vittoria del fuoriclasse francese si unisce, infatti, a quella del suo allievo: Inigo Lopez de la Osa Franco. Il cavaliere 21enne, il primo della storia del Global in rappresentanza del Principato, ha partecipato alla tappa del circuito anche come cavaliere di casa. Un’emozione che lui stesso ha definito “Un onore”. La vittoria del suo maestro di sport e, come ama definirlo Inigo, “di vita equestre”, confeziona un’emozione unica: “Vederlo vincere davanti al mio pubblico – ha commentato commosso – nella tappa di casa, è stato speciale. Simon è un riferimento assoluto nel nostro sport e, per me, un esempio quotidiano. Ho la fortuna di allenarmi con lui ogni giorno, ha una sensibilità unica nel leggere ogni cavallo. Cura ogni dettaglio con precisione incredibile e lavora sempre nel rispetto e nell’ascolto dell’animale. La sua esperienza e la sua passione sono una fonte continua di ispirazione, dentro e fuori dal campo. Complimenti sinceri a lui e a Cayman per la splendida prestazione. È il tipo di sportivo che alza il livello di chi ha intorno. Voglio continuare a crescere e ad imparare con lui e vederlo vincere qui a casa mia è stato speciale”.