Orecchie tagliate, narici ferite, organi sessuali o occhi asportati. Da un anno e mezzo, in Francia, la mutilazione di animali, soprattutto equidi, è in forte aumento. Quasi non passa una settimana senza che sia abbia notizia di un nuovo crimine, talvolta letale.
Chi sono gli autori di questi atti di crudeltà? E perché lo fanno? Si tratta di traffico di organi di animali, di una macabra sfida su Internet, di una setta satanista? Il mistero rimane intatto nonostante le indagini di diverse brigate della Gendarmerie. L’unico elemento in comune èil taglio sistematico dell’orecchio destro. Sono interessati una quindicina di dipartimenti, dall’Aisne al Lot e dalla Mosella alla Vandea.
Tra gli allevatori è allarme rosso. Generalmente sono i proprietari che trovano il loro animale mutilato dopo essere stato torturato di notte e talvolta in pieno giorno. Ultimi attacchi di questa settimana: un pony mutilato in una fattoria a Pau, un pony ferito nelle scuderie di Linagua nei Paesi Baschi e in Valchiusa, un altro pony mutilato e una giumenta sventrata a Puyvert.
L’ultima novità viene dal dipartimento dello Yonne: nelle notte tra lunedì e martedì, il presidente del “Ranch de l’espoir”, svegliato dalle grida degli animali, ha sorpreso due aggressori, uno dei quali l’ha accoltellato al braccio prima di darsi alla fuga. Ma l’allevatore l’ha visto bene in faccia e ha potuto fornire alla polizia un dettagliato identikit. Potrà forse far ripartire le indagini e risolvere il mistero.
Mutilazioni di cavalli a catena si sono registrate negli anni scorsi in Gran Bretagna e in Germania.
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