Sarebbe riduttivo dire che sono successe molte cose in questi ultimi anni.
La pandemia di COVID-19 ha segnato profondamente la storia della salute pubblica nel nostro continente.
Sono state fatte scelte difficili e avviate azioni coraggiose per salvare la vita delle persone e proteggere i soggetti più deboli.
La pandemia ha messo in evidenza i punti deboli del nostro sistema sanitario ed è soprattutto grazie all’impegno dei professionisti dell’area sanitaria che si è evitato lo sfacelo. E oggi che ci accingiamo a tirare le somme del periodo appena trascorso possiamo dire con certezza che il potenziamento del sistema sanitario non è l’unica sfida che dobbiamo affrontare.
La guerra in corso in Ucraina, le emergenze sempre più frequenti causate dai cambiamenti climatici, la possibilità di insorgenza di nuove e più pericolose pandemie ci pongono davanti alla necessità di accettare il fatto che stiamo vivendo in una modalità di crisi ricorrente e in circostanze che stanno intaccando i guadagni di salute ottenuti attraverso il lavoro costante di tutti noi operatori dell’area sanitaria.
In un mondo attraversato sempre più di frequente da emergenze epidemiche e non epidemiche, da difficoltà economiche e finanziarie, dobbiamo da un lato investire in modo significativo ed essere sempre più preparati per la risposta a tali emergenze e dall’altro assicurarci di rendere ancora più efficienti ed efficaci i sistemi di prevenzione delle malattie, promuovere la salute delle persone, al pari di quella degli animali mirando a tutelare – al contempo – l’ambiente.
Per riuscire a raggiungere gli obiettivi così delineati è necessario che le Istituzioni riconoscano il ruolo chiave svolto dai professionisti della salute pubblica, accompagnando i fatti alle parole, e si impegnino per investimenti maggiori e migliori nella ricerca e sviluppo anche al fine di ridurre i divari sanitari e promuovere un accesso equo alla salute per tutti.
La salute è un bene universale e non può prescindere da chi si adopera ogni giorno per poterla garantire.
A cura di Daniela Mulas
24/02/2023