violenza e crudeltà

Cara Susanna, sono molto amante degli animali e particolarmente dei cavalli che per me sono creature meravigliose (ho una cavalla di 16 anni). Ho letto tutti i libri di Monty Roberts e ho visto anche alcune delle sue dimostrazioni e sono proprio affascinata da quello che dice. Ovviamente ho provato il famoso Join Up e con la mia cavalla ha funzionato alla grande. Non ho mai usato violenza, uno perchè non è da me e due perchè con pazienza e calma sono sempre riuscita ad ottenere tutto lo stesso. Ma il motivo per cui le scrivo è perchè ho visto gente che tratta i cavalli con violenza e crudeltà…tironi, speronate a sangue, bastonate, calci, schiaffi, si addirittura pugni..ho visto uno che voleva buttare a terra un piccolo cavallino solo perchè non voleva fare una cosa (secondo me quella povera creatura non sapeva neanche che cosa volesse il “cavaliere“ da lui). Vedendo queste cose sono rimasta veramente male, mi veniva quasi da piangere vedendo il cavallino con quei occhi spaventati..Ho litigato e discusso tante volte con quelle persone, ma non c`è niente da fare… anzi..dicono che sono scema io e che le botte servono perchè il cavallo non faccia più lo stupido(strano che con la mia cavalla che è due volte più grande funziona anche senza la violenza). Effettivamente però vedo che spesso quella gente ha dei cavalli bravi, cavalli ubbidienti..ma..psicologicamente come stanno questi animali? Quando noi umani veniamo trattati con violenza e crudeltà soffriamo e siamo tristi, disperati..per i cavalli è la stessa cosa?

  • Ospite ha scritto 20 anni fa

Ciao, scusa se mi intrometto, ma volevo dirti che purtroppo anche io ho visto questo genere di crudelta, prendere a calci nella pancia un falabella perchè ne ha morso un altro (piccoli problemi di branco) legare un pauledro (3 anni) a un palo e riempirlo di bastonate perchè per difesa si impenna, una puledra a frustate perchè non sa girare alla corda e con la catena in bocca fino a farla sanguinare, un altro cavallo con la catena in bocca perchè non saliva sul van e si è fatto un taglio di 2cm da entrambe gli astremi della bocca e tanto altro e capisco il tuo stato d`animo. Come te ho litigato spessissimo con questo genere di persone anche molto forte, ma senza nessunissimo risultato, secondo loro il cavallo deve avere timore di loro perchè se no non avrai mai rispetto da loro; però ti assicuro che quei cavalli non sono tranquilli, ne ubbidienti, sono annullati, sono cavalli che hanno paura di esitere, non sanno più cosa sono, non sanno che al mondo non sono tutti così, cavalli abituati alle botte che ormai non sentono neanche più. Quanto è vera quella pubblicità: per fortuna che loro non possono giudicarci. L`unica cosa che si potrebbe fare, sarebbe deninciarli, altrimenti queste crudeltà continueranno all`infinito e impassibili questi poveri animali continueranno a soffrire nel silenzio e senza aver mai conosciuto cosa sia l`affetto o qualcuno che gli voglia bene.

Chiedo scusa se mi sono intromessa, ma questo mess mi ha preso molto e ci tenevo a farti sapere che non sei l`unica a sopportare queste crudeltà.

  • Ospite ha risposto 20 anni fa

Cara Milena, prima di tutto complimenti per la scelta della non violenza e per il bel lavoro che riesci a fare. Purtroppo anche io, ma direi tutti noi viviamo in un mondo di tradizioni equestri violente. Il cavallo è considerato stupido, cattivo e pericoloso. C’è tanta ignoranza in giro: il cavallo è una preda, non è pericoloso per nessuno che gli lasci la via di fuga ma, se lo chiudi e lo metti alle strette, non gli rimane che la lotta per sopravvivere. Il cavallo è anche un animale di grande sensibilità e di grande generosità: è grato a chi si prende cura di lui ed a chi lo ama, è in grado di fare scelte e di essere responsabile delle loro conseguenze e soprattutto è un incompreso! Nel mondo umano, che di naturale ormai ha ben poco, gli animali e quindi anche i cavalli , vivono una vita in solitudine e tristezza : nessuno gli chiede di “raccontare” le loro storie, a nessuno interessa come stanno, se sono felici, se hanno sofferto per l’allontanamento da quello o quell’altro amico, se desiderano fare un puledro, etc. Milena scusi e scusatemi tutti, non sto facendo un discorso obiettivo, come tento di fare sempre, ma questo è quello che ho in fondo al cuore ed è una buona parte di quello che mi ha spinto a fare quello che faccio … non per i cavalieri ma per i cavalli e perché cavallo e cavaliere si possano incontrare, in un mondo gestito da regole più equine, più naturali per imparare insieme a scoprire il valore di una comunicazione e di una vita condivise col cuore ed i tempi corretti … che non sono più quelli che vigono nelle nostre città.
Torniamo alla sua domanda. I cavalli sottomessi e malmenati, sono soli, incompresi, sottomessi ed annullati nello spirito, per molti non c’è nulla che sorride nella loro vita e per altri la vita consiste nell’attesa di questo o quel momento in cui si riesce a ribellarsi (mettendo a serio rischio chiunque gli stia sopra o vicino). Siamo noi, con la nostra violenza, a creare dei mostri, dei mostri che non sono più cavalli ma semplicemente esseri infelici. Chiaramente alcuni esemplari sono davvero disturbati mentalmente, ma la percentuale è molto più bassa della stima comune, come è bassa la percentuale delle persone che nascono disturbate mentalmente. Si, i cavalli, provano sentimenti, soffrono, sono frustrati esattamente come noi. Continui a fare quello che fa ed a nome mio e dei cavalli che vorrà aiutare: GRAZIE! Susanna

  • Ospite ha risposto 20 anni fa
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