tenta di mordere

cara Susanna, ho un quesito che le è già stato posto da altre persone, ma la soluzione da te prospettata penso non sia applicabile alla situazione in cui mi trovo.
Il cavallo non è mio ma di una mia carissima amica, è un castrone di circa 22 anni che viene impiegato per la Riabilitazione equestre. Il problema è che da circa un anno a questa parte cerca di mordere (a dir la verità non sono proprio morsi, più che altro sono “pizzicotti“) le persone che lo tengono alla lunghina, e che di conseguenza sono vicine al suo muso. Ho letto nelle risposte ai messaggi precedenti che il problema potrebbe essere dovuto al fatto che il cavallo riceve le carote dalle mani, ma questo comportamento non può essere modificato, in quanto i ragazzi disabili hanno bisogno di questo tipo di “contatto“ con il cavallo… spesso è l`unico momento in cui interagiscono con il cavallo, almeno nelle fasi iniziali della terapia. Quello che mi chiedo, e ti chiedo è se c`è un altro modo x evitare che il cavallo perseveri con questo brutto vizio, xchè potrebbe capitare che lo faccia anche con qualcuno dei ragazzi che vengono a fare la riabilitazione e potrebbero spaventarsi (con le ovvie conseguenze…).
Aspetto una tua risposta e ti ringrazio x l`attenzione, Valeria

  • Ospite ha scritto 22 anni fa

Cara, carissima Valeria, scusami ma non sono d’accordo sul fatto che il cibo dato dalle mani corrisponde all’unico momento d’interazione tra i ragazzi ed il cavallo. Pensiamoci un attimo insieme: non sarà, forse, che la nostra educazione equestre classica mette in evidenza solo alcuni punti? I ragazzi montano, no? Questo è un contatto ed un’interazione straordinaria che va ben oltre la carota : è pura energia, puro amore e dedizione che passa attraverso i pori della pelle dal cavallo al ragazzo e dal ragazzo al cavallo. Forse siamo noi che non diamo più valore alle carezze o al contatto fisico. Non credi anche tu? Comunque questa è solo la mia idea ed il fatto è che voi comunque avete un “pizzicatore” in casa in agguato. Quindi parliamo dei pizzichi. Dovreste riuscire a separare nettamente il momento delle carote da quello del lavoro. In campo niente carote, le carote ed il cibo in genere , solo in scuderia . In più , enfatizzerei la cosa aggiungendo un indumento: tipo giacca o guanti ….con la giacca ed i guanti, si sta in campo e si lavora. In scuderia, tolgo la giacca ed i guanti e ti do la carota. Per cui con quell’indumento ed in quel posto non c’è cibo! Non so se sono riuscita ad essere chiara nella spiegazione. Provate così e fammi sapere. C’è anche un’altra possibilità, che è quella che viene tenuto alla lunghina in modo inadeguato , per lui (troppo corto o troppo rigidamente). Avete per caso cambiato l’handler nel corso di quest’ultimo anno? Se puoi fammi avere tutte le variabili relative a lui ed alla sua vita, che hanno subito un cambiamento negli ultimi 10/12 mesi (l’amico per la pelle se ne è andato, si fanno meno lezioni o se ne fanno di più, ha cambiato box, etc etc). Sono a disposizione se vuoi parlarmi per telefono allo 02 29414925, oppure per aiutarvi sul campo. Attendo notizie e non esitare a chiedere se posso, in qualche modo, esserti utile. Un caro augurio di buon lavoro. Susanna

  • Ospite ha risposto 22 anni fa

grazie della risposta, non ho ancora avuto il tempo di parlare con la mia amica, visto che il cavallo non è mio devo parlare con lei, comunque ho stampato la tua risposta e gliela consegnerò quanto prima.
Intanto inizio a darti alcune informazioni: i volontari che si alternano nel tenere Storm alla lunghina sono 4 (una sono io) e 2 sono arrivati di recente, direi non più di 3-4 mesi. Io e l`altro volontario invece andiamo regolarmente in maneggio una volta alla settimana da circa 3 anni. Non so dirti come venga tenuto il cavallo alla lunghina dagli altri volontari, io personalmente lo tengo molto morbido, inoltre Storm lavora senza morso, ma solo con la capezza. Con me è sempre molto rilassato, a volte addirittura appoggia la fronte sulla mia schiena e chiude gli occhi mentre camminiamo (con il rischio di inciampare…), mentre altre volte mi dà dei colpettini sulla schiena con il muso, come se mi volesse spingere. Per quanto riguarda la quantità di lavoro è leggermente aumentata nel corso dell`ultimo anno: lavora il mercoledì mattina x 1 ora e il pomeriggio per circa 2 ore, il venerdì pomeriggio x altre 2 ore e il sabato mattina x 1 ora. Viene lasciato libero nel paddock per almeno un`ora al giorno nella bella stagione, in inverno esce solo nelle belle giornate e se non fa troppo freddo. Nel suo ambiente non è cambiato nulla, il box è sempre lo stesso, i cavalli a fianco non sono cambiati (se non x il fatto che l`altra cavalla della mia amica, un`appaloosa di 6 anni, è cresciuta. L`ha conosciuta che era una puledra di 2-3 anni e ora è adulta… non so se possa influire in qualche modo). Per il momento mi sembra di averti detto tutto, quando parlerò con la mia amica ti farò sapere. grazie ancora, Valeria

  • Ospite ha risposto 22 anni fa
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