sono un neofita

Buongiorno, pur essendo ormai non proprio giovane (33aa) ho deciso la scorsa primavera di imparare ad andare a cavallo. La cosa mi e` subito piaciuta tantissimo e mi diverto un mondo, al punto che ora vorrei comperare un cavallo tutto mio, o quantomeno prenderne uno in mezza fida. Dal momento però che la mia esperienza e` pressoché inesistente vorrei, anche attraverso la sua esperienza, cercare di capire quantomeno un briciolo di psicologia del cavallo che attualmente monto, e che mi e` stato proposto in mezza fida. E` un selle francàise castrone di 15 anni, molto coccoloso e dormiglione, ma appena viene lanciato al galoppo corre come il vento, e non e` solo un`impressione dovuta alla mia poca esperienza, gli altri cavalli del maneggio faticano a stargli dietro… Io credo si diverta con me, forse anche perché al momento lo monto solo io, però ogni tanto mi lascia un po` perplesso.
Per esempio al trotto tende ad andare veramente piano e, appena cerco di farlo allungare, comincia a muovere la testa in alto e in basso come un matto, l`istruttore dice che gioca a fare lo stallone e che ha voglia di correre ed effettivamente se lo lancio al galoppo smette, però posso mica sempre andare al galoppo… La cosa strana e` che quando e` scosso ha un trotto bellissimo e, come dire, fiero (coda alta, testa dritta), quando ci sono sopra io invece tende ad addormentarsi, probabilmente è perché non sono tanto capace e l’istruttore non vuole dirmelo perché lo considera normale visto che monto da poco tempo…
Inoltre ho come l`impressione che mi consideri un amico, un compagno, sono l`unico cui cede volentieri le zampe quando si tratta di pulire gli zoccoli, però quando si tratta di andare a spasso, se non c`e` qualcun altro insieme, cerca di fare ciò che vuole: indietreggia, si ferma, avanza di fianco, spesso basta insistere un po’ con i piedi, ma a volte mi si mette proprio contro. Appena scendo però, anche se mi si era messo contro, comincia a strofinarsi come un matto.
Un altro piccolo problema è la sua fifa… si spaventa per niente, appena vede muoversi un ramo davanti al suo muso tira le orecchie indietro e fa retro-front; la prima volta è stato un piccolo trauma per me: non ero mai andato al galoppo, stavamo rilassandoci in un prato e un furbacchione ha agitato un ramo che teneva in mano a debita distanza, gli altri cavalli non hanno fatto una piega, lui invece ha fatto un bel 180 gradi ed è partito al galoppo con me sopra.
Salti: non è un cavallo che salta tantissimo, perlomeno non con me sopra, però ho notato che, appena si alzano le barriere lui aumenta di molto la velocità, se lo rallento salta male, se lo lascio andare salta bene, il fatto è che tende ad andare molto più veloce degli altri cavalli, a parità di salto.
Ancora, le sgroppate: non ne fa molte e mi rendo conto che quando le fa sono sgroppate di felicità (durano poco e dopo la partenza al galoppo il cavallo si calma), però se sgroppa un altro cavallo sgroppa pure lui e non c’è santo… li vede sgroppare prima che io me ne accorga, anche se non sono proprio vicini e, in questi casi, insiste.
Infine la competitività: vuole essere sempre il primo; al passo o al trotto non gli importa (anzi, si sente rassicurato), ma al galoppo cerca sempre di superare gli altri cavalli, anche il “patriarca” del maneggio (il cavallo del titolare) che tutti gli altri cavalli rispettano (quando esce lui vuol dire che si va in passeggiata…). Io ho come l’impressione che gli piaccia veramente tanto galoppare, al punto di fargli dimenticare le sue paure, ma è un’impressione da neofita.
Sulla base di ciò che Le ho detto, Lei ritiene che questo cavallo possa essere indicato per un principiante, nel senso che, se dovessi prenderlo in mezza fida, o, come mi piacerebbe, comperarlo, probabilmente dovrei spesso averci a che fare senza l’istruttore accanto. Naturalmente mi preme rassicurarLa specificando che non ho intenzione di darle la responsabilità della mia scelta, mi farebbe piacere un’opinione esterna da parte di qualcuno che s’intende di psicologia equina, a me non importa avere un cavallo che salti un metro e mezzo o che faccia chissà che cosa, mi piacerebbe avere un cavallo con cui rilassarmi nel tempo libero, magari anche con un bel percorso ad ostacoli, ma soprattutto in passeggiata. Scusi la lettera lunghissima e si prenda pure il tempo che vuole per rispondere, non ho fretta, grazie.

  • Ospite ha scritto 22 anni fa

Carissimo Samuele, ho paura che abbia fatto male a dirmi che non aveva fretta …. L’ho fatta aspettare due mesi!!! Scusi per il tempo di attesa! Detto questo grazie per il suo racconto particolareggiato. Avrei tanta voglia di sentirla per telefono (qui sarebbe troppo lungo) per spiegarle il perché (o, meglio, il possibile perché) dell’atteggiamento del suo cavallo. Se lo desidera può chiamarmi presso The World of The Horse, allo 02 29414925. Detto questo il mio consiglio spassionato è il seguente: se a lei piace il cavallo lo prenda…. ! i cavalli sono animali un po’ particolari e sensibili ed il rapporto che instauriamo con loro non è mai unicamente tecnico ed esteriore! C’è qualcosa che passa da cuore a cuore senza che noi lo vogliamo: sintomatico è che da lei si faccia pulire i piedi e da uomini di scuderia più “preparati” no! Le racconto una storiella vera. C’era una volta una cavallina che aveva cinque anni. Era stata domata a quattro e mezzo dopo che le avevano tolto la sua puledra , con cui aveva vissuto due anni. Nessuno poteva montarla: scaricava tutti. Era nevrastenica , ruppe il braccio all’istruttore, scaricò cavalieri provetti sulla staccionata, sgroppava e prendeva calci in pancia e sberloni a volontà. Era una mezza furia. Dopo circa 5 mesi di questa vita un giorno, dal commerciante da cui viveva, si presentò una ragazza magrolina e poco esperta – montava da poco più di un anno- che se ne innamorò e volle provarla. Una volta provata … la comprò. Era amore profondo. La cavallina aveva un galoppino morbidissimo ed era una macchinetta pronta ai comandi sveglia ed intelligente. La cavallina era davvero bravissima con lei e visto i precedenti al maneggio ne rimasero stupiti. Le due iniziarono la loro vita insieme, la cavallina raccontò alla ragazza la sua storia e per più di due mesi passavano 80% del loro tempo insieme abbracciate. Dopo quattro mesi la cavallina aveva quasi del tutto superato le sue ansie ma si fidava solo della ragazza. Questa è l’inizio della storia mia e della mia cavalla, senza la quale non avrei fatto nulla di quello che oggi sto facendo nella mia vita. Non so come abbia fatto a sapere che io avrei potuto darle quello di cui aveva bisogno ma credo che sia un po’ una sensazione superiore ed istintiva che ci suggerisce la via da seguire. Lei senza di me probabilmente sarebbe stata polpette ed io senza di lei forse non sarei andata a studiare in america e non avrei creato The World of The Horse. A lei va tutto il mio amore e la mia gratitudine: è un’amica e un ‘insegnante di vita tra le migliori che abbia mai avuto! A volte la vita ci suggerisce le cose in modi strani. Storia lunga : spero di non averla scocciata. Morale: se l’istinto le dice che desidera quel cavallo, si faccia aiutare dall’istruttore, ma lo prenda. Segua il cuore oltre alla praticità. Se si ama e si desidera profondamente una cosa si riesce a risolvere con più serenità i problemi che il cammino ci mette davanti! L’importante è che ci possa lavorare per renderlo più sereno e tranquillo anche in passeggiata, che poi è quello che desidera fare, no? Mi faccia sapere. A presto Susanna Li Mandri

  • Ospite ha risposto 22 anni fa
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