puledra irrequieta

Cara dottoressa, mi sono da poco collegato al Vs. sito e, dopo aver navigato, ho molto apprezzato i Vs. articoli e soprattutto il suo approccio ai quesiti che le vengono posti. Sono un neofita del cavallo; monto da quattro mesi e ho appena acquistato una puledra da salto di 6 anni, Orthos (un sauro belga)che era poco considerata dal precedente padrone (che nei soli due mesi di possesso l’ha fatta molto innervosire con un atteggiamento sbagliato nella monta dovuto a: eccessivo nervosismo, elevato numero di salti quando la cavalla era stanca, fretta di gareggiare, ecc.)L’ho acquistata anche forse per questo: amo gli animali e sono entrato nel mondo equino con entusiasmo e sto cercando di imparare quanto più possibile. Siccome sono molto interessato agli aspetti psicologici dei cavalli vorrei sottoporre al suo giudizio il mio atteggiamento con Orthos.
L’ho acquistata da tre settimane, ma un giorno si e uno o la porto fuori dal box a passeggiare e mangiare erba, la accarezzo spesso, le parlo molto e credo che lei mi riconosca, perché quando mi vede entrare nella stalla mi nitrisce come a dire ”ehi sono qua, mi porti fuori come ieri?” Credo molto nel fatto che gli animali associno i nostri comportamenti a determinati eventi, é corretto? Cerco di farmi rispettare quando posso, ma spesso mi trascina verso i pascoli che preferisce e non mi va molto di contraddirla. L’ho montata solo una volta in quanto, non avendo acquisito appieno la tecnica del cavalcare, ho paura della sua carica energica di giovane cavalla, ed in effetti il personale del maneggio mi hanno confermato che ha molto ”sangue” e che stanno cercando di montarla con tranquillità per calmarla. Di recente ho deciso di non farla stare più nel box, pensando che forse in uno spazio aperto lei possa sfogare la sua irrequietezza ed essere poi più tranquilla, nel momento in cui verrà montata. Cosa ne pensa di queste mie iniziali considerazioni? Le sarei molto grato se volesse rispondermi e sono a disposizione per darle tutti i chiarimenti che vorrà chiedermi. Essendo nuovo a questo tipo di esperienza straordinaria accoglierò con gioia qualunque suggerimento vorra darmi. Con osservanza.
Francesco D.B.

  • Ospite ha scritto 23 anni fa

Caro Francesco, grazie per il suo apprezzamento. Vorrei, però, ricordarle che non sono dottoressa, almeno non ancora. Mi sembra di capire dalla sua lettera che lei ha acquistato Orthos non solo per amore ma anche per toglierla dalla situazione in cui si trovava. Mi sbaglio? Forse Orthos avrebbe avuto bisogno di un cavaliere più esperto ma sono sicura che con amore, qualche regola ed alcuni buoni consigli, riuscirà a costruire un buon futuro per entrambi. Sicuramente, a mio parere, è un’ottima decisione quella di metterla al paddock perché così lei ha l’opportunità di sfogare un po’ delle sue energie. Si ricordi che per essere una cosa buona per Orthos, però, non deve starci sola. Primo motivo perché , per il cavallo stare solo, è una punizione e non un premio e poi anche perché solo se ha compagnia può correre e giocare come si deve (oltre ad avere un sano rapporto con i suoi simili). Io le consiglio di toglierla dall’addestramento per un po’, magari una settimana, e poi riproporle qualche sessione di lavoro molto, molto blanda. Insomma bisogna fare in modo che cominci una nuova vita con nuovi stimoli ed un nuovo rapporto con gli esseri umani. Se non se la sente, va benissimo che gliela muova qualcun altro ma mi raccomando all’inizio solo “giochi” e passeggiate e niente lavoro impegnativo. Ok? E’ bello che lei la porti fuori a mangiare l’erba, così può associare alla capezza ed all’uomo anche cose piacevoli e non solo il momento del lavoro. Ma , non me ne voglia, non la vizi…non la lasci andare dove vuole quando vuole, altrimenti non la riprende più poi. Il discorso è si non violenza, ma dare della regole è fondamentale per la convivenza e la salute psicologica del cavallo. E’ la prima volta che mi capita qui sul Portale del Cavallo, ma forse le potrebbe essere utile e forse le farebbe anche piacere, seguire uno dei nostri stage sulla Psicologia Equina. Veda lei, se lo desidera può visitare il mio sito http://www.theworldofthehorse.it Va super bene accarezzarla e parlarle (direi che lei è bravissimo nelle sue intuizioni e nelle sue scelte). E la sua cavalla sicuramente non la teme e la vede bene e glielo comunica con quel suo nitrito (che conosco bene e che sono sicura la fa squagliare) quando la vede. Ma si ricordi che non la rispetta ancora! Se desidera – e se siamo relativamente vicini – potrei venire a darle uno sguardo. Io sono in zona Milano e lei? Mi faccia sapere, se non le dispiace. Spero di esserle stata d’aiuto. Buon Lavoro. A presto. Susanna

  • Ospite ha risposto 23 anni fa

Cara Susanna (futura dottoressa!), solo oggi ho potuto leggere la sua risposta e non immagina il piacere che ho provato nel leggerla. Ho riscontrato, comunque, che molti dei suoi suggerimenti sono stati effettivamente applicati: Orthos è stata messa in paddock con un pony con cui va daccordissimo e nei paddock vicini (divisi dal solito filo “elettrico”) ci sono altri cavalli con cui lei abitualmente si “rapporta” (con richiami, musate e qualche morsetto, ecc.). Nel periodo dopo che le ho scritto Orthos è stata montata per un paio di settimane, da un amico esperto, ma un po’ rude, che durante gli allenamenti la montava un po’ troppo “chiusa”, convinto che quello fosse il modo di riportata in assetto. Invece successivamente Roberta, la mia istruttrice nonché mia mentore e consigliera, ha imposto un cambiamento radicale nel lavoro: ha cominciato a montarla lei con molta dolcezza e tranquillità. E poi mi ha convinto finalmente a montarla; ora è circa un mese che la monto; per ora lavoriamo solo in piano è, dicono, che sia io che lei abbiamo fatto notevoli progressi. Ho instaurato un rapporto molto dolce con Orthos e penso che ci sia già un ottimo feeling tra noi: mi riconosce e mi chiama sempre (quando non mi vede e sa che sono nei paraggi continua a chiamarmi!!) e questo, come ha detto lei, mi fa letteralmente squagliare (ma lo so che mi chiama perché vuole le carote o perché sa che sto per farla uscire!!). La sgrido solo poche volte, quando serve, come dice lei, per cercare di farmi rispettare, e sembra che funzioni, perché con me è sempre più docile e si fa fare tutto e portare dappertutto senza problemi. Il fatto è che essendo una cavalla molto insanguata, crediamo di aver capito che la sua irrequietezza, ora, non sia più dovuta a nervosismo o paura (quando l’ho acquistata aveva paura di tutto: per esempio mentre mangiava l’erba si insospettiva in continuazione e si guardava intorno in continuazione, mentre adesso questo non capita più) ma a pura e semplice vivacità e impossibilità di “spendere” tutta l’energia di cui dispone; prova ne è il fatto che quando non la muovo per 4-5 giorni, nel momento in cui la rimonto sembra proprio fare molta fatica a limitarsi nel passo e nel trotto: un giorno dopo più di mezzora che la montavo senza riuscire a calmarla, abbiamo pensato di farle fare un po’ di corda per farla un po’ sfogare: doveva vederla!! Ha cominciato a galoppare e scalciare con una euforia mai vista!! A questo punto la mia domanda è: è questa la strada giusta? Mi rendo che cavalcarla tutti i giorni sarebbe l’ideale, ma ciò non mi è possibile, per ragioni di lavoro e di tempo. Cosa potrei fare in alternativa? E ancora cosa devo fare per ottenere il suo rispetto? Le premetto che pur non essendo un “fissato” (ho 38 anni e non più quell’entusiasmo che può avere un ragazzo) il mio desiderio è quello di imparare a cavalcare bene, instaurando nel frattempo un bel rapporto con Orthos, e di fare anche qualche gara, visto che mi dicono che è un’ottima cavalla e generosa nei salti. Sarei felicissimo se potesse venire a darle uno sguardo, ma io e Orthos abitiamo nelle Marche, in provincia di Ascoli Piceno e temo che ciò non sarà possibile. La ringrazio ancora moltissimo per la risposta che mi ha dato e per il tempo che mi vorrà dedicare.
Francesco D.B.

  • Ospite ha risposto 23 anni fa

Caro Francesco,
grazie per la sua risposta davvero piena d’affetto ed anche di energia direi (malgrado i suoi 38 anni)!!!!! Scherzo! Verrei volentieri a vederla…ma le Marche sono un poco lontane, di fatto!
Lei pensa che il maneggio dove sta potrebbe ospitare uno dei miei stage? Se si, provo a vedere se riesco a formare il gruppo e vengo giù! A parte il lato commerciale …. (ed affettivo, perché sarei felice di incontrare Orthos) lei ha fatto un bel lavoro e la sua istruttrice, non so se l’ho già detto, deve essere una bella persona. Alla sua età Orthos, sicuramente ha energie da vendere al mondo intero e frustrarla è l’ultimo dei nostri desideri! Forse potrebbe farla montare all’istruttrice quando non lo fa lei. Oppure spingerla a correre nel paddock (quando stanno insieme i cavalli di solito, giocano due minuti e poi giù la testa a mangiare, perché “preservano” le loro energie per natura.
Potrebbe provare con qualche Fiore di Bach: ma non trovo che sia appropriato perché la cavalla sa benissimo controllare i propri “istinti”: sgroppa quando lei non ci sta sopra! Si ricordi che il rapporto che lei ha con Orthos oggi (o almeno così mi sembra da qui) è un’ottima base per fare un buon lavoro insieme!
Mi faccia sapere, per favore. Le mando tanti auguri ed un nitrito. Susanna

  • Ospite ha risposto 23 anni fa

Cara Susanna, le cose con Orthos vanno sempre meglio! Ora riesco a farla lavorare bene in piano, perché é molto più tranquilla e anch`io mi sento più sicuro su di lei. Volevo farle alcune domande e le sarei grato se potesse illuminarmi al riguardo. Le volevo chiedere cosa prova (se prova qualcosa) un cavallo quando il suo cavaliere cade: prova una qualsivoglia forma di dispiacere? oppure al contrario é contento perché si é sbarazzato finalmente del suo fardello? Riesce a percepire se il cavaliere si é fatto male oppure no? Cerca comunque di salvarlo evitando, ad esempio, di “calpestarlo“? Sa, recentemente sono caduto un paio di volte (per colpa mia) e Orthos, dopo la caduta, é andata allegramente a brucare l`erba vicina!! Sarei curioso di sapere cosa le é potuto passare per la testa!! Ho letto, in proposito, che i cavalli non hanno una apprezzabile capacità di ragionamento, anche se hanno buona memoria e associano eventi o fatti negativi o positivi a determinate esperienze.
L`altra domanda che volevo farle é come mai Orthos, quando lavoriamo insieme, tende costantemente ad evitare di essere portata nella parte superiore del “campo di lavoro“ e quando ci riesco a fatica la sento molto allarmata: é probabile che associ quel settore a qualcosa di negativo che le é accaduto; che consigli mi può dare per tranquillizzarla e consentirmi, così, di lavorare su tutta la pista e non solo sulla metà di essa?
Mi piacerebbe molto seguire uno dei suoi stage e Roberta si é detta disposta ad ospitarli. Se possibile mi contatti o mi dica dove posso farlo io, visto che io l`ho già fatto mandando un messaggio indirizzato a lei sul sito “the world of the horse“ lasciando i miei recapiti di posta elettronica ma non ho ancora ricevuto risposta.
I miei recapiti sono: dibifran@libero.it e lorena.pasqualini1@tin.it

  • Ospite ha risposto 23 anni fa
La tua risposta

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