Piccolo puledro cresce....

Ciao Susanna, rieccomi con due piccoli (mica tanto) problemi.Il puledro ora ha sei mesi e stiamo cercando di insegnargli qualcosa…Sta legato all`inferriata e si fa pulire senza tirare indietro o altro. Sta anche imparando a dare le gambe per farsi pulire gli zoccoli (ha solo problemi di equilibrio…) ma ogni tanto morde o meglio ci prova (non con cattiveria) e per fortuna non gli riesce di pizzicarci ma noi stiamo sempre in allerta e non penso sia giusto. Credo che la colpa sia nostra perchè sono mesi che gli diamo le carote dalle mani.Ora abbiamo interrotto tale somministrazione con le mani ma come fargli perdere il vizio? Abbiamo seguito i tuoi consigli sulla gestualità ma non riusciamo ad intimorirlo e farlo smettere.2° problema legato al primo:stiamo iniziando a portarlo a passeggio con la lunghina. Ad andare viene buono buono, se si ferma io zigzago e lo chiamo e lui riparte senza bisogno di tirarlo…praticamente ci segue ma al ritorno diventa pericoloso per lui e per noi. Mio marito fa la bandierina attaccato alla lunghina perchè il puledro parte al trotto e galoppo e se si cerca di tenerlo più corto e al passo si gira violentemente per mordere e si butta da tutte le parti senza guardare dove va. Sarà che si trova da solo,ha paura e vorrebbe fuggire verso casa? E` questione di abitudine o sbagliamo qualcosa? Grazie mille in anticipo per i tuoi preziosissimi consigli. Ornella

  • Ospite ha scritto 20 anni fa

Cara Ornella, sei stata molto coraggiosa a confessare il cibo dato dalle mani! In effetti è un brutto vizio! Brava che adesso hai /avete sospeso solo che, purtroppo, mentre con un cavallo adulto è un vizio superabile … avere improntato così un puledro vi darà del filo da torcere come minimo. I problemi sono separati, vediamone uno per volta. 1) morsi, morsetti / arroganza. Il puledro non reagisce ai vostri gesti perché, probabilmente è anche desensibilizzato a voi ed ai vostri gesti in generale. Allora bisognerà “lavorarlo ai fianchi”. Osservate come si comporta la mamma con lui, gli atteggiamenti, le situazioni che più lo toccano e la maniera in cui la mamma lo rimprovera. Osservate e memorizzate e poi (solo quando siete pronti ed efficaci nella vostra comunicazione) provateci con lui: a punirlo quando sbaglia come fa la fattrice con lui. Non preoccupatevi di procuravi il suo odio… magari!!! Se vi odiasse potreste fargli un po’ paura ed il dialogo potrebbe riaprirsi! In questo momento mi sembrate un po’ in balia del piccoletto… che immagino non lo sia più tanto! Iniziate l’osservazione e prima di provare con lui riparliamone insieme, ok? 2) le passeggiate con lunghina. Se analizziamo questo problema alla luce del primo e se lui fosse un adulto, ne verrebbe fuori un brutto profilo di arroganza e prepotenza, invece essendo un puledro potrebbe esserci una risposta diversa. Lo portate fuori senza la mamma? Perché da solo? Con un altro cavallo imparerebbe dall’altro cavallo, così non fa che tornare più velocemente a casa. E poi sarebbe utile che vi allontaniate sempre un po’ e non tanto dalla zona a lui familiare. Io proporrei ad esempio un paddock o un tondino di fronte al box della mamma : entrate , state insieme, lavorate due minuti, tornate nel a mangiare le carote (opportunamente messe in sua assenza). Inoltre la pressione ed il rilascio della pressione è un lavoro fondamentale perché il cavallo impari ad essere condotto alla longhina ma, per un puledro, proporgliela tutta insieme forse è troppo, sicuramente lo è stato per lui. Sapete come si fa il lavoro della pressione e del rilascio? Fatemi sapere se avete bisogno di spiegazioni. Vi ho dato degli spunti non solo per risolvere i problemi ma anche sui quali riflettere. Crescere un puledro, come un bambino, non è cosa facile! … poi c’è da considerare il carattere di cui è fornito il piccolo e che non dipende da noi. Il vostro puledro mi sembra MOLTO sveglio. Non scoraggiatevi ma non lasciate neanche che si faccia da solo, perché potreste rischiare di non riuscire più a riprenderlo. Vi penso e faccio il tifo per voi. Osservate e riscrivetemi, se avete voglia, …prima di scendere di nuovo “nell’arena”. Buon lavoro, Susanna

  • Ospite ha risposto 20 anni fa

Ciao Susanna,grazie per avermi risposto.Penso di dover aggiungere due parole per spiegarti meglio la situazione e mi scuso in anticipo se mi dilungherò ma credo sia necessario per farti capire.Innanzitutto c`è da dire che madre e puledro stanno in branco da quasi 4 mesi e il puledro la cerca solo per poppare. Il resto del tempo lo passa da solo o con il suo amico di 15 mesi ma viene comunque tollerato da tutti.Non ho mai visto nessuno aggredirlo in nessun caso, tranne il capobranco che ogni tanto, se il piccolino si allontana, lo minaccia con la testa molto bassa e gli fa capire che deve ritornare nel branco.Per il resto è un branco dove non ci sono lotte e vanno tutti d`accordo quindi non so come fare per “punirlo“ perchè non vedo mai atteggiamenti aggressivi nei suoi confronti.E` come dici tu, è desensibilizzato perchè ci ha sempre visti, non ci teme minimamente.Per quanto riguarda le uscite alla lunghina…la prima volta abbiamo portato anche la madre col risultato che lui con le sue partenze improvvise agitava anche lei, comunque si potrebbe riprovare.C`è da dire che lo portiamo dove lui era abituato ad uscire in passeggiata (libero) con la madre durante i primi due mesi di vita. Poi ha iniziato a tornarsene da solo e non volere più seguire la madre e non lo abbiamo più portato.Le due volte che abbiamo provato a portarlo fuori alla lunghina (a trecento metri dal suo paddock) è stato bravissimo ma come mio marito si gira e fa un passo verso casa lui inizia a correre e saltellare e se trattenuto morde per liberarsi. Magari inizieremo a fargli fare una ventina di metri alla volta fino a quando è tranquillo per poi aggiungere altra strada però aspetto tuoi consigli su come rimproverarlo quando mordicchia.Mi spiegheresti anche la pressione ed il rilascio? Grazie ancora!!! PS pensiamo di togliergli la madre a fine mese perchè avrà oramai quasi 7 mesi e il vet dice che è il periodo giusto. che ne pensi? Grazie. ciao

  • Ospite ha risposto 20 anni fa

Cara Ornella, quello che fa il capo branco per rimproverarlo è quello che potreste mimare voi.
Comunque scusa, non avevo capito che vivessero in branco! Allora la risposta è un’altra: lui è giustamente imbrancato ed anche desensibilizzato nei vostri confronti. Prova a fare l’associazione di Monty Roberts (la trovi descritta ne “L’uomo che ascolta i cavalli” in appendice finale).
Ci vuole un po’ di polso per parlargli perché lui non ascolta… non ci trova nessun vantaggio, capisci, al paddock lui ha tutto ciò che desidera, ha il branco! Provate a muoverlo alla lunghina dentro il paddock: o si ribella (allora lasciate perdere se nò può essere pericoloso), oppure siete molto facilitati perché lui si sente protetto dal gruppo! Ci sarebbe anche da fare la scelta se lasciarlo più brado fino alla doma o se addomesticarlo fino ad allora, quindi potreste dovere rivalutare la sistemazione in paddock. Per quanto riguarda lo svezzamento i 7 mesi sono un tempo considerato di media corretto. Bisognerebbe sempre valutare ogni puledro a sé, ma se il veterinario dice che è pronto, lo sarà. Come procedete a fare lo svezzamento? Pressione e Rilascio è un argomento complesso: se desideri davvero venirci a trovare, ne approfitterei per spiegartelo di persona! Fammi sapere. A presto. Susanna

  • Ospite ha risposto 20 anni fa
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