Perchè è buono ma scalcia?

Salve Susanna. Vorrei un consiglio da te circa il puledro che ho appena acquistato. E` un bardigiano di due anni e mezzo arrivato al centro ad agosto e che ho preso subito in simpatia portandogli delle carote e spazzolandogli la criniera dall`esterno del box. A fine ottobre ho potuto cominciare a montarlo (tieni presente che monto con una certa frequenza da solo un anno e dunque non sono molto bravo) ma posso dirti che è un cavallino molto in gamba e proprio oggi ha fatto il suo primo galoppo con me (a parte quelli con l`istruttrice). Ora ti dico qual`è il problema: il cavallo con me è affettuosissimo, in campo mi segue senza longhina ovunque io vada e senza sorpassarmi (anche quando rientriamo nel box), supera le barriere al passo seguendomi, se gli dico di fermarsi e mi allontano il più delle volte ubbidisce ed io lo premio con carezze, belle parole e la sera con verdura e frutta fresca…ma tende a scalciare (e scalcia) quando provo a pulirlo (con qualunque tipo di spazzola) o quando semplicemente ci si avvicina troppo al posteriore…è il terrore del centro…e quel che è peggio è che comincio ad avere paura di prendermi un calcione e questo lui lo sente…cosa posso fare? Ogni volta che ci prova lo sgrido e gli dò un buffetto ma comunque la spunta lui perchè ci rinuncio (è riuscito a mandare anche l`istruttrice all`ospedale per una doppietta ed il maniscalco ha corso lo stesso rischio). Da quello che ho letto sui cavalli ed il loro comportamento nel branco mi chiedo se possa tornare utile o deleterio allontanarlo subito dopo questo atteggiamento. Mi spiego: il capobranco allontana il cavallo che gli resiste mettendolo in condizioni di essere predato più facilmente perchè al di fuori del branco. Lui dovrebbe tornare per richiedere protezione sapendo di dover rinunciare però all`atteggiamento che ne ha causato l`allontanamento. Se io lo sgridassi e lo portassi in fondo al campo lontano da tutto il movimento del centro andandomene perderei la sua fiducia? Se questa manovra potesse servire dovrei legarlo e poi andare a riprenderlo o lasciarlo libero di poter tornare? (più difficile in quanto mi segue sempre). Scusami per come mi sono dilungato ma vorrei davvero risolvere questo problema. Aspetto i tuoi suggerimenti. Grazie. Valter

  • Ospite ha scritto 20 anni fa

Scusa Valter per il ritardo con cui ti rispondo!
Tutto quello che dici è corretto ma c’è qualcosa che non sai riguardo i piedi! I piedi per i cavalli sono un’arma importantissima, l’unica vera arma che hanno per difendersi! Dare i piedi è un grosso gesto di fiducia. Prima di tutto bisogna vedere se il cavallo ha avuto qualche problema a riguardo (e mi sembra di si), capirne la causa e tentare in questo caso di “arginare” la cosa. Parlagli e spiegagli che desideri prendergli il piede per insegnargli a farselo pulire, che la cosa è importante per la salute dei suoi piedi e che sai benissimo quanto i piedi siano importanti per la sua sopravvivenza. Digli che hai capito che deve avuto qualche brutta esperienza e che tu non vuoi fargli del male. (i cavalli non capiscono le parole ma il significato di quello che abbiamo in cuore e vogliamo comunicare si!). Prova ad avvicinarti al fianco e fare andare la mano verso il posteriore, una frazione di secondo PRIMA che lui reagisca, tirati indietro ed allontanati. (l’avvicinamento è pressione e la pressione è un problema/fastidio – l’allontanamento è rilascio della pressione che è bello e positivo). Ci allontaniamo ogni volta che NON FA NIENTE – ovvero non calcia. Ricordiamoci di farlo un secondo prima se nò non gratifichiamo l’azione corretta ma gratifichiamo quella del calcio. Se calcia guardalo dritto negli occhi ed avanza verso di lui(verso la testa, stai attento alla zona dei calci). Appena si ferma, fermati anche tu e giù gli occhi a terra , poi senza guardarlo negli occhi fagli una carezza. Questo è già allontanarlo dal branco. Ricordati che per lui è un problema ed è importante che lui sappia che tu vuoi aiutarlo e non imporgli delle cose. Non fargli fare il passo più lungo della gamba , segui i suoi tempi, dagli il tempo di cui ha bisogno per superare la sua paura, stagli vicino e fai tutto gradualmente e con cautela, non metterti in posizioni pericolose e soprattutto, digli bravo ed allontanati di un metro ogni volta che fa un minimo movimento nella direzione corretta del non calciare (ogni volta che ritarda di una frazione di secondo, ogni volta che ti guarda dubbioso quasi per chiederti cosa fare, digli bravo, col cuore, e smetti di lavorare (fai sessioni corte di qualche minuto, se vedi che lui focalizza sul problema, basta fai altro e tornaci più tardi – non lo scocciare). Provaci e fammi sapere. Assolutamente no per legarlo. Prova a fare il join up (ovvero associazione) descritto in L’Uomo che ascolta i cavalli di Monty Roberts (è il discorso che porta il cavallo a richiedere di essere accolto nel branco). Ma sei coadiuvato dal responsabile di scuderia o sei solo? Attendo notizie. Susanna Li Mandri

  • Ospite ha risposto 20 anni fa
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