Ciao a tutti. Vorrei qualche consiglio su come comportarmi con il mio puledro in fatto di premi. Quando facciamo campo dopo circa una mezz`ora mi fermo per farlo riposare qualche minuto e lo premio con qualche pezzo di carota, buffetti e lodi. Ci sono però delle rare volte che non si comporta molto bene, scarta un pò, non tiene la pista, insomma mi dimostra di non averne voglia. In questo caso non gli elargisco nessun premio, gli porgo le spalle e lo rimprovero per la sua ribellione. Lui mi cerca strofinandosi ma io non lo accarezzo. Prima domanda: è un comportamento corretto? Inoltre, montando alle 18.00 e finendo alle 19.00 lo accompagno poi nel box dove oltre al fieno gli do anche un misto di insalata e carote e un poco di frutta. Ha senso privarlo anche di questo “antipasto“ quando è stato ribelle oppure come afferma una socia del centro ormai non è più capace di associare la privazione alla scarsa prestazione? Grazie
- Ospite ha scritto 20 anni fa
Caro Valter, complimenti alla socia del centro: è vero dopo tanto tempo non collega più la scarsa prestazione alla privazione “dell’antipasto”, ma partiamo dall’inizio!
Il tempo di associazione, si segga, è di 3 – 8 DECIMI di secondo! Quindi anche le sue soste ogni mezz’ora non hanno senso, nell’ottica sua. Quello che vogliono dire per il cavallo è che sono dei momenti di pausa dal lavoro, cosa molto bella per loro. Ma quando il cavallo non lavora bene non credo sia giusto non fargliela fare “perché non è stato bravo”: così s’innesca un rapporto di forza, di obblighi e non di dialogo e di collaborazione che nasce prima di tutto nella nostra testa umana. La comunicazione col cavallo va mantenuta SEMPRE. ogni azione che lei fa è un pezzetto del suo dialogo col cavallo e ogni azione del cavallo è una risposta a lei o la manifestazione di un problema. Quando scarta o fa le bizze lo accarezzi e lo faccia sentire protetto da lei, non aggredito e punito, altrimenti unirà lei alla sua paura e la collocherà tra i nemici e non fra gli amici… e viene da sé che non si collabora con i nemici che vogliono il nostro male ma solo con gli amici che desiderano il nostro bene e con i quali facciamo cose e raggiungiamo risultati! 3 – 8 decimi di secondo non è un tempo che concede riflessioni. Lei stia sereno e rilassato , chieda di avanzare (ad esempio avanzando e guardandolo negli occhi) (se fosse in sella allenterebbe la pressione con mano e gamba). Quel leggero rilascio è una ricompensa ed, inoltre, come cosa buona per il cavallo, gli comunica che ha fatto l’azione giusta, ovvero avanzare, e la comunicazione tra di voi così inizierà e sarà possibile. Quando rallenta, si aumentare (piano) l’avanzata verso di lui e poi allentare immediatamente appena il cavallo fa la cosa giusta. Ci vorrà qualche minuto per fare capire al cavallo che non gli si danno ordini ma gli si chiede di comunicare e fare parte del team, ma i risultati si vedranno subito.
Adesso passiamo a quando lei “fa l’offeso” dandogli le spalle. A parte il tempismo nel quale è chiaro non rientrarci più. Questo nella lingua del cavallo vuol dire “vieni se lo desideri” e quando il cavallo viene lei fa il freddo … di certo questo è un’azione stramba, dal punto di vista del cavallo! Lo premi invece per essere venuto, senza guardarlo negli occhi e facendogli una bella carezza. Niente cibo, non ce n’è bisogno, e niente cibo dalle mani (mai). Una bella carezza e rapporto: questa è il premio migliore che si può dare ad un cavallo! MA non si deve usare l’amore e la relazione per ferire (se perdiamo la fiducia del cavallo non sarà così facile riconquistarla). La relazione serve per stare insieme, risolvere i problemi insieme e raggiungere i risultati collaborando!
Quindi lei protegge il cavallo e lo aiuta con pressione e rilascio della pressione a capire in che direzione andare per raggiungere l’obiettivo “comune”; il cavallo metterà al servizio del vostro branco di due tutte le sue capacità e la sua voglia di collaborare. È una relazione, è un team!
Aboliamo il cibo in campo ma lasciamolo nel box (vuol dire: “che bello tornare nel box, trovo cose buone da mangiare”). Dopo la lezione è importantissimo , svestire il cavallo, asciugarlo e stare 5 minuti con lui solo per il gusto di farlo, lasciando scegliere a lui cosa fare e dove stare (è buono lasciarlo al paddock e stare dentro con lui, ad esempio). Poi box. Le consiglio, visto che si tratta di un puledro, di fare qualche incontro con un professionista che può aiutarla a comprendere bene le azioni efficaci ed il tempismo ( io o chiunque sia di sua fiducia). Spero di avere risposto. Mi faccia sapere. Susanna Li Mandri
- Ospite ha risposto 20 anni fa
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