Susanna scusami ma dopo averti scritto ho fatto un giro nel forum, e ho notato che nelle tue risposte dici sempre “non guardare negli occhi tieni lo sguardo a terra“. Se si guarda un cavallo negli occhi cosa pensa l`animale? Gli mettiamo paura? mi puoi dire il perchè?. Grazie ciao bobo
- Ospite ha scritto 20 anni fa
Sì, Bobo: guardare negli occhi, nella lingua del cavallo, riassumendo, vuol dire “vai via “. Se desideriamo che un cavallo si avvicini e gli diciamo di andare via…. Capisci che la cosa non funziona. A secondo poi di come impariamo ad usare gli occhi comunichiamo altre cose ma sempre , più o meno, riguardanti l’allontanamento, il rimprovero, lo stai là. Etc. poi lo sguardo è anche “pressione” per il cavallo e quindi fa parte dei “fastidi” e dei rinforzi negativi e quindi lo usiamo quando fa qualcosa che non desideriamo ma non appena fa o solo accenna a fare ciò che desideriamo “togliamo la pressione” abbassando lo sguardo e premiandolo così di avere fatto la scelta “giusta “(anche per noi). Spero di essere stata chiara nella spiegazione… altrimenti sono qui, a disposizione. Susanna
- Ospite ha risposto 20 anni fa
Fino ad oggi, per me profano del mondo dei cavalli il guardarlo negli occhi lo credevo segno di “amore“, cioè credevo di fargli capire che gli volevo bene che non aveva niente da temere come si usa con le persone. Se tu mi dici così, ho combinato un bel guaio. Credi che si possa rimediare col tempo a questa cosa ? E poi ti volevo chiedere, il cavallo è come il cane che ha una scala gerarchica di chi è il padrone ? Ti chiedo questo perchè la cavalla viene montata da due persone, e il suo comportamento mi sembra che cambi da una persona all`altra. Ti ringrazio della tua disponibilità e ti saluto. ciao bobo
- Ospite ha risposto 20 anni fa
Stai tranquillo Bobo, i cavalli imparano a comunicare nella nostra lingua meglio di quanto non facciamo noi nella loro. Nessun guaio dunque, solo un po’ di fraintendimenti…forse !
Ma se inizierai ad usare un modo più equino credo che il tuo cavallo lo apprezzerà! Certamente anche nel branco equino c’è una scala gerarchica ma non c’è (neanche nel branco dei cani) la posizione del padrone… quella è solo umana! Lo so che lo sai ma ho voluto sottolinearlo perché ciò che proviamo e pensiamo è esattamente ciò che comunichiamo al cavallo (anche senza volere) e pensare di essere il padrone comunica una pretesa che inibisce il dialogo costruttivo. Pensa piuttosto, col cuore, di essere il cavaliere impavido che protegge il suo cavallo … anche da terra, credo che potresti vedere delle belle reazioni da parte sua! E per finire , sì, è assolutamente normale che con due cavalieri il cavallo abbia due atteggiamenti diversi: se ci pensi nessuno di noi riesce ad avere due rapporti uguali, no? La relazione tra due esseri è una situazione speciale creata da quei due individui e che cambierebbe completamente se cambiasse uno dei due. Col cavallo è la stessa cosa: le relazioni si costruiscono a due e se cambia uno dei due poli, anche tutta la relazione, cambia! … lo so, può sembrare un altro cavallo, addirittura! Spero di avere soddisfatto i tuoi dubbi. A presto Susanna
- Ospite ha risposto 20 anni fa
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