Salve dottoressa!deve sapere ke il mio cavallo(trottatore di mezzosangue di 8 anni)da settembre ,dopo un periodo di crisi per quanto riguarda il rendimento,rifiuta la cavezza quando vado a prenderlo nel box o al paddock.io avevo pensato che siccome la scorsa estate ho tirato un po` troppo la corda con l`allenamento,si sia scocciato perciò l`ho lasciato al paddock per qualke mese in modo da farlo rilassare;ma niente!cosa mi consiglia di fare,premettendo ke già ho provato a frgli capire che se accettasse la cavezza sarebbe premiato?GRAZIE….E A PRESTO.
- Ospite ha scritto 22 anni fa
Caro Ciro, scusi per l’attesa ! Non sono dottoressa, non mi offendo chiaramente ma non sono ancora laureata! Andiamo a noi! Io credo che se lei ha davvero tirato la corda con l’allenamento , qualche mese di riposo non basta … ce ne vorrebbero di più! Sicuramente se un cavallo è davvero nauseato e stufo del lavoro, la cosa migliore è concedergli una lunga vacanza: questo , magari, ci aiuterà a ricordare a non strafare di nuovo, perché altrimenti il tempo guadagnato prima lo perdiamo dopo ed, inoltre, rischiamo di rovinare un buon cavallo che magari lavora bene ed ha anche voglia di farlo! Segue il mio discorso? Il fatto della capezza è sintomatico: capezza = lavoro …. Uguale “non ci penso neanche a farmela mettere”! Il cavallo collega la capezza a qualcosa di spiacevole e quindi la rifiuta, perché rifiuta quello che gli faremo fare con essa! Cosa facciamo? Prima di tutto sospenda qualsiasi tipo di lavoro. Quando va da lui, gli metta la capezza (magari riuscendoci dopo mezz’ora) e quando lui ha su la capezza NON faccia nulla di quello che faceva prima MA lo conduca a mangiare l’erba in posto dove è particolarmente abbondante e buona, lo rinfreschi con una doccia (se il cavallo gradisce), lo spazzoli e lo coccoli e poi lo rimetta al paddock! Insomma Festa! Lo faccia ogni giorno , oppure ogni volta che può. Vedrà che ogni volta sarà sempre meno difficile mettergli la capezza. Dal punto di vista del cavallo la capezza comincerà ad essere associata a situazioni piacevoli e serene (non stressanti come una vita di allenamenti), e piano, piano potremo cominciare a chiedergli di più! Quando ritira il cavallo dal paddock per riportarlo in box, metterà anche allora la capezza: si assicuri che il cavallo trovi nella mangiatoia qualcosa di buono da mangiare (due o tre carote, una mela, la pietanza, mezza faldina di fieno!). una volta che il suo ragazzo comincerà a venirle incontro quando lo va a prendere al paddock, allora potrà chiedergli qualcosa di più: per esempio mettere la sella … ed andare a mangiare l’erba con la sella! Non rida, spesso quando hanno lavorato troppo ( se questo è davvero il caso), rifiutano tutto quello che è legato in qualche modo al lavoro! Bisognerà, passo dopo passo, sciogliere tutti i nodi con calma e serenità, prima di riavere un cavallo che abbia veramente voglia di lavorare di nuovo! E risolti tutti i piccoli “rifiiuti”, si ricordi di farlo lavorare gradualmente e di non stroncargli la voglia una seconda volta con troppo lavoro tutto insieme! Io lavoro sempre in sessioni brevi e quotidiane, è meglio un buon lavoro che dura poco che due o quattro ore di stenuante lavoro che, alla fine, magari, non da neanche i risultati desiderati ed ha stremato sia noi che il cavallo! Sono sicura che lei sia d’accordo con me! E’ che, lo capisco, quando i cavalli sono bravi e lavorano bene… ci pigliano la mano e non sappiamo più fermarci e chiediamo sempre di più a loro ed a noi stessi e troppo tardi ci accorgiamo di avere tirato troppo la corda ! Scusi di nuovo per il ritardo, ci provi e mi faccia sapere come va! Buon Lavoro. Susanna Li Mandri
- Ospite ha risposto 22 anni fa
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