cavallo dispettoso

Caro Ciro, scusi per il ritardo nel risponderle. Io credo che il suo cavallo stia benissimo e non abbia nessun problema! Con questo intendo che il problema l’abbiamo più noi che lui! Come ha correttamente interpretato, probabilmente il suo cavallo ha capito “il gioco” ed è lui a condurlo! Vediamo di capire un po’ insieme quale potrebbe essere un approccio efficace con lui! Scusi i condizionali ma da lontano non posso essere categorica, comprende, vero?. Credo che il primo sbaglio che potrebbe essersi fatto sia stato quello di “raggirarlo”, come mi raccontava. Io dico sempre “mai mentire ad un bambino e mai ad un animale”. I cavalli sanno prendere le proprie decisioni e se li “imbrogliamo” non tarderanno ad accorgersene. Il cibo e tutte le altre delizie usate per farli avvicinare non costruiscono alcun rapporto e poi, il giorno che il cavallo decide che preferisce la libertà o l’erba allo zuccherino, non viene più da noi! Questa è molto restrittiva come spiegazione ma credo che sia chiara. Per convincere un cavallo a venir via da un paddock (c’è erba nel paddock?), non è cosa facile ma neanche impossibile. Per lui deve essere conveniente stare con noi, noi dobbiamo essere degni di essere leader del branco composto da due esemplari : un cavallo ed un uomo! Provi a fare così. Entri nel paddock e lo spinga a galoppare con l’aiuto di una lunghina in una direzione e poi nell’altra, guardandolo negli occhi e mantenendo una posizione di 45 gradi rispetto a lui. Gli faccia cambiare direzione un paio di volte. Mantenga sempre il controllo senza perdere la pazienza, tenti di respirare profondamente e di mantenere l’atmosfera rilassata (morale: è vero che lo scaccia lontano da lei ma lo faccia senza “rancore” e senza nervosismo, tranquillo e rilassato, come se fosse la cosa più naturale del mondo). Adesso lo metta al trotto e gli faccia cambiare direzione ancora un paio di volte. Ad un certo punto probabilmente si accorgerà che il cavallo trotta facendo un cerchio più stretto intorno a lei. Lo faccia continuare ad un trotto leggero ancora per un paio di giri e quindi si fermi, abbassi lo sguardo ed allontanandosi da lui di un paio di passi si metta di spalle. Il cavallo dovrebbe venire da lei. Stia fermo ed aspetti. Se non viene, si muova verso di lui sempre ad occhi bassi (tenendolo sotto controllo con la coda dell’occhio) e non camminando in linea retta ma segnando dei semicerchi, come uno zig zag avvicinandosi a lui fino a quando ci si ritrova di fronte e può fargli una carezza (senza guardarlo negli occhi). Ritragga la sua mano e stia fermo un attimo. Poi un’altra carezza. Ritiri la mano e fermo. Poi un’altra carezza e gli aggancia la lunghina. (Se il cavallo scappa, lo rimetta al lavoro e vedrà che questa volta stringerà il cerchio intorno a lei molto prima della precedente). Una volta agganciata la lunghina ( = il cavallo ha detto “ok sto con te”), le consiglio di fare insieme un po’ di passo nel paddock , magari in direzione della porta, lasciandolo smangiucchiare due o tre volte prima di uscire dal paddock ( = “venire con te non vuol dire che non mangio più ma solo che stiamo insieme e magari mangiamo insieme”). Dopodicchè lo riporti pure nel box. Quando lo lascia mangiare l’erba non lo tiri con forti strattoni per tirarlo su, lo guardi negli occhi e quando lui gira l’orecchio oppure la guarda , allora si allonatni e lasci che sia il cavallo a tirarsi da solo se non la segue! quattro o cinque passi . Gli lascia prendere un po’ di erba ed avanti ancora. Il discorso non è semplice da spiegare per lettera. Spero di esserle stata utile e mi faccia sapere se sono stata chiara e se ha bisogno di maggiori spiegazioni per qualcosa che non sono riuscita a spiegare in modo comprensibile. Aspetto notizie. Susanna