ticchio

Cara Laura
mi spiace sapere che il suo cavallo è affetto da questo tipo di stereotipia (gravissima, purtroppo). La gravità, e quindi la resistenza alla maggior parte delle misure che il proprietario pone a contrasto, dipende dal fatto che, una volta esperito il comportamento, l’animale prova piacere al passaggio dell’aria in quanto il suo cervello libera contemporaneamente delle endorfine…. si crea pertanto un circolo vizioso e il cavallo diventa "dipendente" dal ticchio aerofagico.
Come capirà il problema è complesso: da un lato un consumo eccessivo degli incisivi superiori, che pian piano porterà l´animale a difficoltà nella prensione dell´alimento, dall´altro l´ingresso dell´aria che crea problemi a livello gastroenterico. Infine, non meno importante però, c´è da considerare il fatto che i cavalli possano trasmettersi il comportamento.
L´aver messo il cavallo al paddock può migliorare la situazione, a patto che nel paddock egli possa pascolare; se invece il suolo è brullo, il problema non viene risolto. Addirittura i collari anti-ticchio, pensati appositamente per creare fastidio all´animale quando ingoia aria, non riescono in alcuni casi a eliminare il comportamento.
Se il suo cavallo non è ancora dipendente dal ticchio, provi a farlo lavorare un po´ di più (almeno 1 ora al giorno) e poi lo tenga impegnato con altri cavalli in un GRANDE PADDOCK ERBOSO, dove possa stare la maggior parte del tempo con la testa bassa a BRUCARE. Purtroppo è l´unico consiglio che posso dare in questi casi. Non conosco al momento mangimi miracolosi in grado di eliminare il ticchio, se il suo funziona, mi dia una voce.
A presto
PL