Buongiorno,
abbiamo acquistato una cavalla di linea arabo-polacca di 7 anni a Dicembre. Premetto che vive all’aperto, in un parco, con un box da cui può entrare e uscire, acqua a disposizione, cibo due volte al giorno più fieno fatto da mio padre in campagna e la compagnia di due asine.
Abituati al castrone argentino di prima (morto di vecchiaia), ci è parsa subito molto "viva" e a volte, direi, "lunatica": mi sembra proprio abbia sbalzi di umore, in alcuni periodi è accomodante, in altri no.
Quando l’abbiamo acquistata, sono salita io in sella e, seppur nervosa, non ha creato alcun problema; mio padre l’ha montata un’altra volta con me presente ed è stata brava mentre quando l’ha rimontata da solo ha sgroppato facendolo cadere.
Ha, poi, un comportamento che mi confonde:
1) da mio padre non si fa mettere la capezza e appena gliela vede in mano scappa, da me docilmente se la fa mettere;
2) con lunghina appoggiata sulla schiena senza che mio padre la tenga lo segue, gira e si ferma al solo comando vocale
3) quando l’abbiamo acquistata non si faceva toccare le orecchie, ora, a parte alcuni momenti, le posso accarezzare senza troppi problemi
4) quando dobbiamo appendere il fieno basta un "poggia" o una leggere pressione sul fianco per farla spostare a lato in moto tale da poterlo posizionare
5) a volte appoggia il muso sulla mia spalla e si fa accarezzare il collo per minuti
6) rifiuta categoricamente il morso alzando la testa – abbiamo provato per quasi un’ora una volta, ma ci ha sfiniti
In questi giorni sia lei che le asine sono state sempre nervose, con le orecchie indietro. Io ho cercato di mantenere voce e gesti tranquilli. Oggi però quando ho visto che stava mangiando il pane degli asini, le ho tirato una pacca sul fianco (per nulla forte) ma lei ha reagito mostrandomi i posteriori e tirando un doppio, credo non con troppa forza ma sono scappata per evitarlo.
Ecco, non so come comportarmi: la dolcezza e la tranquillità sembrano non servire sempre e tantomeno un atteggiamento più assertivo (avevo letto che i cavalli dominanti mordono quando disturbati e che lo si potrebbe riprodurre con un pizzicotto ma quando ci provo sembra non farle nè caldo nè freddo).
Mi scuso se mi sono dilungata ma è per farLE capire la confusione che Margot crea in me. Lei cosa ne pensa? Cosa posso fare per creare maggior rispetto? Perchè a volte sembra essere di "cattivo" umore?
Ringraziandola in anticipo per la cortesia
Chiara
- Ospite ha scritto 10 anni fa
<>
Gentile Chiara, le pongo io prima qualche domanda: cosa sa del passato di questa cavalla? chi l’aveva avuta (quanti proprietari?), per quanto tempo e per fare cosa? Come si relazionavano con lei e soprattutto come l’hanno gestita in termini di tempo per lavorare, tempo per riposare, sola o in branco, box o libera etc etc…? Queste domande non sono banali, ci danno il senso dei trascorsi di questa creatura che, passata di mano in mano (sappiamo "quante" mani?) ha visto cambiare il suo modo, le sue abitudini, i suoi vicini e il suoi accuditori per ALMENO due volte (sempre che sia stata tenuta 7 anni nello stesso allevamento da cui lei l’ha acquistata).Dobbiamo capire se, dal p.d.v. di un equino, l’ultimo passaggio sia stato traumatico o no. Sono informazioni che può facilmente ottenere da chi le ha venduto l’animale (e poi andare a ritroso nel tempo e nelle condizioni precedenti…
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Lei dice che dapprima era "nervosa-accomodante", poi ha sgroppato: come sono le condizioni della schiena del cavallo? avete sentore che è nervosa quando le infilate la sella? la sella è adatta alla cavalla oppure avete utilizzato la sella che usavate per l’altro? e se così è… si conforma al suo corpo o è solo, per così dire, "adattata"? in che stato sono i piedi? in che condizioni ormonali si trova? tutto a posto con ovaie, utero, mammelle etc? per me risponderle è molto difficile perchè mi parla solo della reazione dell’animale… che devo presupporre sia perfetto… ma questo io non posso saperlo. Inoltre: quanto pesa suo padre rispetto a lei? che tipo di monta utilizza e cosa fa una volta sul cavallo?
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forse dalle ricerche che condurrà sul passato dell’animale potrebbe scoprire una sensibilizzazione verso il sesso maschile o verso la longhina (cosa che si potrebbe però già escludere dal momento che con lei si fa legare);
2) con lunghina appoggiata sulla schiena senza che mio padre la tenga lo segue, gira e si ferma al solo comando vocale….>>
questo è indice di un cavallo sereno e fiducioso;
3) quando l’abbiamo acquistata non si faceva toccare le orecchie, ora, a parte alcuni momenti, le posso accarezzare senza troppi problemi 4) quando dobbiamo appendere il fieno basta un "poggia" o una leggere pressione sul fianco per farla spostare a lato in moto tale da poterlo posizionare 5) a volte appoggia il muso sulla mia spalla e si fa accarezzare il collo per minuti…>>
idem come sopra
6) rifiuta categoricamente il morso alzando la testa – abbiamo provato per quasi un’ora una volta, ma ci ha sfiniti …>>
perché il morso? il morso è doloroso già di per sé e l’animale potrebbe ricordare un uso "duro" precedente. provate a usare il filetto, vedete come si comporta ma, soprattutto, guardate in bocca che non vi siano lesioni o guglie dentali.
<>
c’è qualcosa a che fare con l’ambiente non con la sola cavalla. Magari il vento, rumori di trattori o altro vicino che impensieriscono gli animali???
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se avesse voluto prenderla non avrebbe sbagliato mira.. era un modo per farle capire che non gradiva, ecco tutto, non che non la rispetta. però dovrebbe evitare pane e frutta con entrambe le specie.
Ecco, non so come comportarmi: la dolcezza e la tranquillità sembrano non servire sempre e tantomeno un atteggiamento più assertivo (avevo letto che i cavalli dominanti mordono quando disturbati e che lo si potrebbe riprodurre con un pizzicotto ma quando ci provo sembra non farle nè caldo nè freddo).
a parere mio, da quello che mi dice, mi sembra un cavallo che abbia finalmente trovato la serenità, ma che deve ancora imparare a fidarsi completamente degli uomini in generale. Un modo per farsi "rispettare" e che disciplina notevolmente gli animali e li rende anche più sereni è il lavoro alla corda, ma va fatto per bene. Può leggere a questo riguardo il quaderno di Giancarlo Mazzoleni sul lavoro alla corda, le sarà molto utile.
Mi scuso se mi sono dilungata ma è per farLE capire la confusione che Margot crea in me. Lei cosa ne pensa? Cosa posso fare per creare maggior rispetto? Perchè a volte sembra essere di "cattivo" umore? Ringraziandola in anticipo per la cortesia Chiara
e poi le consiglio tanta, tanta pazienza, cerchi di non perdere mai le staffe, il pizzico va bene, ma deve essere contestuale al comportamento scorretto, cioè il cavallo deve associare la "punizione" al comportamento sbagliato, se passano anche solo 30 secondi non solo non è più efficace, ma può diventare controproducente, perché l’animale imparerà che lei è "lunatica" e ogni tanto la pizzica senza motivo.
è stato un piacere
PL
- Prof. Pia Lucidi ha risposto 10 anni fa
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Gentile Chiara, le pongo io prima qualche domanda: cosa sa del passato di questa cavalla? chi l’aveva avuta (quanti proprietari?), per quanto tempo e per fare cosa? Come si relazionavano con lei e soprattutto come l’hanno gestita in termini di tempo per lavorare, tempo per riposare, sola o in branco, box o libera etc etc…? Queste domande non sono banali, ci danno il senso dei trascorsi di questa creatura che, passata di mano in mano (sappiamo "quante" mani?) ha visto cambiare il suo modo, le sue abitudini, i suoi vicini e il suoi accuditori per ALMENO due volte (sempre che sia stata tenuta 7 anni nello stesso allevamento da cui lei l’ha acquistata).Dobbiamo capire se, dal p.d.v. di un equino, l’ultimo passaggio sia stato traumatico o no. Sono informazioni che può facilmente ottenere da chi le ha venduto l’animale (e poi andare a ritroso nel tempo e nelle condizioni precedenti…
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Lei dice che dapprima era "nervosa-accomodante", poi ha sgroppato: come sono le condizioni della schiena del cavallo? avete sentore che è nervosa quando le infilate la sella? la sella è adatta alla cavalla oppure avete utilizzato la sella che usavate per l’altro? e se così è… si conforma al suo corpo o è solo, per così dire, "adattata"? in che stato sono i piedi? in che condizioni ormonali si trova? tutto a posto con ovaie, utero, mammelle etc? per me risponderle è molto difficile perchè mi parla solo della reazione dell’animale… che devo presupporre sia perfetto… ma questo io non posso saperlo. Inoltre: quanto pesa suo padre rispetto a lei? che tipo di monta utilizza e cosa fa una volta sul cavallo?
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forse dalle ricerche che condurrà sul passato dell’animale potrebbe scoprire una sensibilizzazione verso il sesso maschile o verso la longhina (cosa che si potrebbe però già escludere dal momento che con lei si fa legare);
2) con lunghina appoggiata sulla schiena senza che mio padre la tenga lo segue, gira e si ferma al solo comando vocale….>>
questo è indice di un cavallo sereno e fiducioso;
3) quando l’abbiamo acquistata non si faceva toccare le orecchie, ora, a parte alcuni momenti, le posso accarezzare senza troppi problemi 4) quando dobbiamo appendere il fieno basta un "poggia" o una leggere pressione sul fianco per farla spostare a lato in moto tale da poterlo posizionare 5) a volte appoggia il muso sulla mia spalla e si fa accarezzare il collo per minuti…>>
idem come sopra
6) rifiuta categoricamente il morso alzando la testa – abbiamo provato per quasi un’ora una volta, ma ci ha sfiniti …>>
perché il morso? il morso è doloroso già di per sé e l’animale potrebbe ricordare un uso "duro" precedente. provate a usare il filetto, vedete come si comporta ma, soprattutto, guardate in bocca che non vi siano lesioni o guglie dentali.
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c’è qualcosa a che fare con l’ambiente non con la sola cavalla. Magari il vento, rumori di trattori o altro vicino che impensieriscono gli animali???
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se avesse voluto prenderla non avrebbe sbagliato mira.. era un modo per farle capire che non gradiva, ecco tutto, non che non la rispetta. però dovrebbe evitare pane e frutta con entrambe le specie.
Ecco, non so come comportarmi: la dolcezza e la tranquillità sembrano non servire sempre e tantomeno un atteggiamento più assertivo (avevo letto che i cavalli dominanti mordono quando disturbati e che lo si potrebbe riprodurre con un pizzicotto ma quando ci provo sembra non farle nè caldo nè freddo).
a parere mio, da quello che mi dice, mi sembra un cavallo che abbia finalmente trovato la serenità, ma che deve ancora imparare a fidarsi completamente degli uomini in generale. Un modo per farsi "rispettare" e che disciplina notevolmente gli animali e li rende anche più sereni è il lavoro alla corda, ma va fatto per bene. Può leggere a questo riguardo il quaderno di Giancarlo Mazzoleni sul lavoro alla corda, le sarà molto utile.
Mi scuso se mi sono dilungata ma è per farLE capire la confusione che Margot crea in me. Lei cosa ne pensa? Cosa posso fare per creare maggior rispetto? Perchè a volte sembra essere di "cattivo" umore? Ringraziandola in anticipo per la cortesia Chiara
e poi le consiglio tanta, tanta pazienza, cerchi di non perdere mai le staffe, il pizzico va bene, ma deve essere contestuale al comportamento scorretto, cioè il cavallo deve associare la "punizione" al comportamento sbagliato, se passano anche solo 30 secondi non solo non è più efficace, ma può diventare controproducente, perché l’animale imparerà che lei è "lunatica" e ogni tanto la pizzica senza motivo.
è stato un piacere
PL
- Prof. Pia Lucidi ha risposto 10 anni fa
La ringrazio per avermi risposto così prontamente.
1) Sul passato della cavalla sappiamo questo:
– dal 2008 al 2012 è stata in allevamento prima intestata al proprietario poi alla figlia;
– dal 2012 al 2014 ha avuto un proprietario uomo;
– dal 2014 al 2015 ha avuto il proprietario da cui l’abbiamo acquistata, un vivaista che l’ha venduta a malincuore perchè non aveva tempo da dedicarle. Quando l’abbiamo vista la prima volta, anche lui per metterle la capezza ha dovuto metterla all’angolo e ci aveva avvertito del problema delle orecchie come problemi già pre-esistenti
Effettivamente ha un orecchio che pare "tagliato" in un punto…;
2) per quanto riguarda lo stato di salute, confesso che una visita veterinaria non l’abbiamo ancora fatta. Ad ogni modo nè la schiena nè altre parti del corpo tramite digitopressione o pressione più importante risultano dolenti, poichè la cavalla rimane serena e immobile; idem gli zoccoli che, non avendo essa i ferri, provvediamo ogni tanto ad ingrassare;
3) ho sbagliato, non volevo dire morso ma appunto filetto e credo sia anche uno dei modelli più dolci, adatti, avevano detto, ai puledri
4) la sella che utilizziamo è differente, date le diverse dimensioni tra questa cavalla e quello precedente, così come la capezza;
5) l’ambiente è un parco cintato all’interno della campagna. Noto solo un maggior nervosismo in giornate ventose o di cattivo tempo;
6) la ringrazio per il suggerimento del lavoro alla corda, andrò sicuramente a cercarlo;
7) posso, infine, chiederle perchè anche la frutta non va bene? Nel parco dove la teniamo crescono pere e mele di piccole dimensioni e di solito gliene diamo qualcuna al giorno;
La ringrazio ancora per la sua preziosa consulenza e disponibilità.
Cordilemente,
CHaira
- Ospite ha risposto 10 anni fa
salve Chiara
cerco di riassumere i dubbi che mi ha trasmesso con la sua ultima mail, così se ho sbagliato a interpretala, lei potrà sempre correggermi:
1) la cavalla è nata in un allevamento: che tipo di allevamento? come vengono gestiti i puledri (svezzamento precoce o naturale? che tipo di doma? e come ha risposto l’animale alla doma?) sono domande importanti perché il trattamento ricevuto dal puledro "resetta" tutta la sua vita futura a contatto con i conspecifici e con l’uomo, se sarà un animale equilibrato o pieno di paure e di problemi. Siamo riusciti, con il cane, dopo tanti anni e battaglie, a far capire agli allevatori che le competenze sociali si acquisiscono lentamente, per cui è importante che il cucciolo rimanga più tempo con i fratelli e la madre, per il cavallo c’è ancora molto da fare per far comprendere che un allontanamento brusco dalla madre e dal branco non permette di acquisire quelle competenze sociali di cui gli animali avranno tanto bisogno nella loro vita di relazione. La vita di relazione è importante sia con altri cavalli, indipendentemente se ci vivranno insieme o se li incontreranno solo in gara, ma anche per il rapporto con gli esseri umani, se li temeranno o ne avranno fiducia;
2) 2012-1014: due anni in cui ha avuto il primo proprietario uomo… quali sono i motivi che hanno spinto questo signore a cedere la cavalla?
3) 2014-2015: altro proprietario, anch’esso uomo, che dice di separarsene a malincuore, ma a fatti dimostra di non avere un buon rapporto con l’animale, tant’è che ha "dovuto metterla all’angolo" semplicemente per legarla a capezza.
4) per di più l’animale ha problemi a farsi toccare le orecchie, ma guardando bene, ha subito un trauma proprio alle orecchie…
Riassumendo:
i) non conosco la sua cavalla e deve essere lei l’investigatrice che riuscirà a dipanare la matassa dei misteri che a quanto pare avvolgono la sua precedente vita (a proposito, se vuole una lettura illuminante che le porterà via un paio di ore di tempo ma le aprirà un mondo nuovo sull’essere cavallo, legga "Lo specchio di Pan" di ML Galli, lo trova facilmente su internet). Spesso i cavalli migliori percorrono una specie di "parabola discendente", in cui passano da una mano all’altra senza essere capiti e man mano prendono la fama di animali dispettosi, riottosi, a volte anche cattivi. Ci pensi un po’: se dicesse che il SUO cavallo l’ha avvisata con una doppietta, chiunque le consiglierebbe di essere più energica, di usare la forza etc… o no?
Invece quello che le consiglio io è di avere tanta pazienza, di lasciare "decantare", per così dire, la sua cavalla fino al punto in cui capirà che con lei è al sicuro.Ciò non significa che deve lasciarla brada, sola con gli asini. Significa che deve stupirla: quello che la cavalla si aspetta è essere "usata", come accade per tanti cavalli.. lei invece, dopo averla pulita e strigliata, la porti con sé in un punto del parco in cui non è mai stata, dove ci sono erbette buone o un bel fresco senza mosche, e stia lì a guardarla semplicemente brucare. Poi la riporti nel box e lavori con la sella come se dovesse montarla: la pulisca, le metta la copertina, poi la sella … e poi non la serri nel sotto pancia e non la monti. Vedrà che se nessuno l’ha mai trattata in un modo diverso dalla solita routine prevedibile che capita ai cavalli, lei diventerà più interessante agli occhi del suo animale, che la "studierà". Da qui partirà sicuramente una esperienza nuova per lei, molto più gratificante dell’avere un cavallo solo per montarlo. Quando si sentirà sicura con eli, cominci a disciplinarla con il lavoro alla corda, basteranno 15-20 minuti al giorno, se non la monta non servirà nemmeno farlo tutti i giorni.
ii) Per il momento, se ha una reazione negativa con gli uomini, eviti il contatto, le dia tempo. Specialmente se si tratta di un animale traumatizzato, dovrà prima diventare lei un punto di riferimento e attaccamento sicuro. Quando ciò sarà avvenuto, allora sarà lei a introdurre di nuovo gli uomini nella vita dell’animale chiedendole di fidarsi di nuovo di loro.
iii) il nervosismo nelle giornate ventose è NORMALE, anche noi ne risentiamo (qualcuno parla di meteoropatia, ma sono sciocchezze, non si tratta di una patologia ma di una normale reazione alle condizioni atmosferiche) e gli animali ancora più di noi perché possono avere associato a certe condizioni meteo delle esperienze negative (non so, un albero caduto, una copertura saltata via etc). Abbia pazienza, non chieda troppo al suo animale (nel senso di mostrarsi sereno anche quando ha, per esempio, paura).
iv) carboidrati in generale e a maggior ragione gli zuccheri della frutta hanno un transito molto veloce e raggiungono il grosso intestino dove modificano la flora microbica dando luogo a fenomeni di intossicazione, ritenuti responsabili di patologie anche più gravi (laminite etc.); i cavalli sono animali pascolatori che hanno bisogno di mangiare molte ore al giorno alimenti POVERI. Questo conserva al meglio il loro stato di salute e li rende più longevi. Ciò non toglie che ogni tanto, se fanno il lavoro che lei chiede loro, si possano premiare (solo alla fine, però, con pezzetti di pane o mela (pezzetti, non frutti interi). Vale anche per gli asini.
a presto
PL
- Prof. Pia Lucidi ha risposto 10 anni fa
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