Buon pomeriggio, possiedo un PSI di 7 anni da 1 anno. ex cavallo da scuola con equitazione classica. da quando l’ho acquistato( quando era cavallo da scuola lo montavo) abbiamo cominciato un persorso di equitazione naturale con il metodo parelli. è cambiato, diventato per un periodo collaborativo , giocoso con voglia di fare.monto solo in capezza. da qualche settimana sembra cambiato e non capisco il motivo : in campagna è bravo, risponde e fa quello che gli chiedo. premetto che in campagna lo premio molto( lo porto a mangiare erba) . se vado in campo e lavoro da terra, è bravo e risponde se monto in sella , in campo non vuole farmi niente. quando cerco di mandarlo al trotto tira indietro le orecchie e si blocca. va solo al passo e cerca sempre di mettersi davanti alla porta perchè vuole uscire.premetto che per molto tempo non ho fatto lezioni , poi le sto riprendendo con lezioni individuali sempre montando in capezza.sono disperata non so come fare. non capisco se associa il campo = lezione/lavoro = vita schifosa di prima e passeggiate in campagna = relax = non si lavora. mi potrebbe dare qualche consiglio? nn so proprio cosa fare!
- Ospite ha scritto 13 anni fa
Salve Chiara, sei riuscita da sola ad identificare le cause del tuo problema: sicuramente il tuo cavallo è più collaborativo in passeggiata perchè le tue richieste sono meno incisive che in campo, in più fa quello che normalmente non potrebbe fare, brucare l’erba tranquillo e sereno; il campo invece lo associa a ciò che ha sempre fatto, lavorare, essere costretto ad ubbidire e lasciarsi montare da persone che a quanto pare, non gli hanno lasciato un ricordo positivo.
L’altra causa è probabilmente il tuo modo di montare: la mancanza di esperienza, il non riuscire ad anticipare le sue azioni (cerca di tagliare il rettangolo, non passarci davanti sapendo la sua reazione, non seguire sempre lo stesso percorso, a limite usa degli oggetti come dei palloni, delle bottiglie, una maglia ecc. che posizionerai in punti diversi del rettangolo, prima da terra glie li farai annusare dandogli tutto il tempo di cui necessita e quando lo vedrai sereno allora salirai in sella e sfrutterai la loro posizione per fare dei circoli, delle volte, degli alt), rendi divertente e diverso il lavoro nel rettangolo ma sii un pò più decisa nelle richieste, non permettergli di sfidarti tirando indietro le orecchie o bloccandosi, qualora si ripresentasse questo atteggiamento non scendere, usa un tono di voce più deciso e spingilo a continuare il passo, poi richiediglielo ma non farlo mai nello stesso punto del rettangolo. Se parte al trotto, almeno le prime volte, ferma il lavoro dopo poco e premialo smontando, a limite cerca un posto dove possa brucare l’erba lì vicino.
Abbi pazienza e vedrai che ci saranno dei risultati!
A presto!
- Prof. Pia Lucidi ha risposto 13 anni fa
Gentile Prof. Lucidi, anche io vorrei sottoporle il mio problema. Ho una cavalla di 8 anni, incrocio frisone/paint. Da quando l’ho presa, nel 2008, non mi ha mai fatto alcuna scortesia: passeggiate bellissime, maneggio senza complicazioni. Insomma una cavalla come poche. Pero’ da un anno circa, ha smesso di essere volenterosa, fino al punto di "buttarsi a terra" di proposito solo per farmi scendere. Siccome già 15 anni fa ho avuto un incidente cadendo da cavallo (9 fratture tra piede e braccio sx) ora ho un po’ timore a montarla, perchè già successo tre volte, questo scherzetto. Non credo che con la frusta possa risolvere la questione. E soprattutto non vorrei di nuovo trovarmi a terra… di proposito. Grazie per l’aiuto.
- Ospite ha risposto 12 anni fa
Ciao Jusi, è molto importante capire il perchè di questo atteggiamento, ad esempio in quale situazione si presenta, che tipo di lavoro svolgi con la tua cavalla, vorrei anche sapere se vive in box o paddock e se le sue uniche uscite sono dedicate al lavoro,ogni dettaglio potrebbe essere utile! Inoltre non è da sottovalutare il suo stato di salute, potrebbe avere dolore alla schiena,problemi articolari o semplicemente essere in estro! La frusta non è ASSOLUTAMENTE da prendere in considerazione a meno che non stai facendo un corretto lavoro alla corda!Non è con la paura che si ottiene un risultato!
A presto
- Prof. Pia Lucidi ha risposto 12 anni fa
Gentile Prof. Lucidi, innanzitutto grazie per la sua cortese risposta. Per capire al meglio la problematica che si sta verificando con Stella (il nome della pazzerella) devo tornare un po´ indietro nel tempo. Ho partecipato per tanti anni a gare di salto ostacoli, poi endurance, poi cross-country e infine dressage a medi livelli. A seguito della caduta da cavallo occorsami una quindicina di anni fa, riportando le fratture già elencate nel mio precedente post, mi sono dedicata solo al dressage, anche con cavalli non miei, ottenendo buoni risultati. Con Stella, i primi tempi sono stati bellissimi: in maneggio senza storie e in passeggiata una meraviglia. Poi, da circa un anno, ha iniziato a fare i capricci in campo: non appena entra in campo, via alle sgroppate, orecchie indietro, dura di collo, di bocca, di tutto… Hai voglia a incitarla con le gambe e con la voce! Niente! Fino a quando non si butta a terra, facendomi ruzzolare via, per poi rialzarsi soddisfatta e andare verso l´uscita. Ho chiesto aiuto all´istruttore di monta americana (il centro dove sono attualmente è un centro di monta western) e anche lui ha fatto la mia stessa fine. Solo che nel momento in cui si è ritrovato per terra stava per picchiarla con la redine (che mi hanno detto che è una tecnica valida, nel senso che il cavallo che si butta intenzionalmente per terra, per rifiuto, deve provare dolore così poi non ripete l´azione) ma io l´ho fermato e forse, lì per lì, credo di avere anche sbagliato. Forse, e dico forse, – perché proprio non credo che questa sia una soluzione al problema – se lui le avesse provocato dolore non sarei qui, ad avere paura di montarla. Per quanto riguarda il suo stato di salute, la cavalla è in gran forma; vive in box ma i cavalli del centro che frequento, ognuno per un paio di ore al giorno, vengono messi in libertà in uno spazio verde. Le sue uscite, fino a qualche tempo fa, visto e considerato che del campo non ne voleva nemmeno vedere l´ombra, sono state solo passeggiate in aperta campagna (devo dire che non sono amante delle galoppate pancia a terra, anche perché ho un gran timore di volare per aria, per cui anche quando esco in campagna la monto come se stessi in maneggio, lavorandola un po´ , con discreti risultati). L´estro non credo, perché ripeto, è da un anno che combina queste marachelle. Per il resto è una gran paciona, forse un po´ "capobranco" ma buona. Al momento la sto lavorando alla corda, da circa un mesetto. Lei crede che ci sia una soluzione non coercitiva? Grazie per l´attenzione accordatami. A presto!
- Ospite ha risposto 12 anni fa
Ciao Jusi, da quello che scrivi penso proprio che la tua cavalla abbia associato al rettangolo un evento negativo o semplicemente un lavoro mal fatto,visto i rultati; con questo non voglio assolutamente offendere il tuo operato ma non credi sia il caso di alleggerire il suo lavoro e cercare di migliorare il vostro rapporto? Perchè non provi semplicemente a lasciarla libera nel rettangolo o portandola tu da terra, senza imporle nulla.Dedicale del tempo, occupati della sua pulizia, lasciale il tempo di capire che il rapporto con un uomo non è fatto di sole imposizioni o rigide regole ma di collaborazione e fiducia. Sono d’accordo per il lavoro alla corda ma se viene fatto in maniera corretta.A tal proposito prova a leggere il libro "Il lavoro alla corda" di Giancarlo Mazzoleni. Puoi risolvere questa situazione solo avendo tanta pazienza e gradualmente prova a rimontarla. Ricordati che è fondamentale che lei si fidi di te e non occorre alcun metodo coercitivo! Tienimi aggiornata!
- Prof. Pia Lucidi ha risposto 12 anni fa
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