Chiara

Buongiorno ,ho un PSI di 6 anni appena acquistato ( meno di 1 settimana)prima era utilizzato come cavallo da scuola nel maneggio dove lo tengo.premetto che è un cavallo da infanzia difficile..prime corse, stress,poi un padrone che l’ha quasi fatto morire di fame dentro un box senza muoverlo mai, poi si è ripreso con 2 anni di cavallo da scuola e adesso è con me. ho provato a montarlo per la prima volta da sola ma ho fatto veramente fatica a mandarlo avanti, si opponeva alle gambe ma di solito quando facciamo lezione è abbastanza collaborativo .. cosa può essere ?premetto che mi conosce..anche se cavallo da scuola io innamorata di lui vado spesso in maneggio a trovarlo anche senza montarlo . sono avvilita e non so che fare! grazie

  • Ospite ha scritto 13 anni fa

cara Chiara,
se il campo della relazione è fondamentale con qualsiasi essere vivente , e credo che lei l´abbia sviluppata, andando a trovare l´animale stabulato senza montarlo e magari prendendosi quotidianamente cura delle sue esigenze, è anche vero che essa (la relazione) non si esplica solo nell´incontro con il cavallo da terra. Un aspetto fondamentale è, infatti, come il nostro corpo, seduto sul cavallo, comunica all´animale le nostre intenzioni sull´andatura e la direzione. Spesso si è abituati a pensare che "se trattiamo bene l´animale" questo debba contraccambiarci facendosi cavalcare indipendentemente da come montiamo. Da quello che leggo ho pochi elementi per poterle rispondere senza cadere in errore: non so se il cavallo è da solo o in compagnia, se è stabulato tutto il giorno o è libero di sgambare dove vuole, se ha problemi fisici o no, se lei sia un´esperta amazzone o meno, se nella scuola effettuano una preparazione pre-equestre oppure se gli utenti imparano montando direttamente i cavalli… tutte queste informazioni sono indispensabili per poterle dare un consiglio efficace. Se il cavallo ha lavorato due anni come cavallo di scuola non è detto che per questo abbia superato i suoi problemi, oppure che non se ne siano aggiunti degli altri, magari è stato solo condizionato a non ribellarsi (lei dice che da sola non riesce a mandarlo, mentre se fa lezione è più collaborativo: quale variabile interviene nella lezione? cosa succede se lui non "va"? etc etc). La cosa più importante, in generale, è AVERE PAZIENZA; tra l´altro i PSI sono degli animali impegnativi e un soggetto che per di più è stato segnato da sofferenza fisica e mentale avrà bisogno di un po´ di tempo per fidarsi di nuovo dell´uomo. A presto
PL

salve Pia, eccomi per darle le informazioni che le mancavano :
il cavallo quando faccio per conto mio è solo in campo conn me, durante la giornata è in un box con paddok (quindi può decidere tutto il giorno se stare dentro o fuori) dove è vicino ad altri cavalli. non ha problemi fisici e io non sono espertissima.nella scuola non effettuano una preparazione pre-equestre..anzi devo dire che da quando ho un cavallo privato l’insegnante che aveva detto di starmi dietro e insegnarmi mi ha lasciato allo sbando.. per quanto riguarda il fatto di nn riuscire a mandarlo avanti , beh in campo durante la lezione se non riesco , l’insegnante urla e da un colpo di frusta per terra con forza e lui va avanti. comunque, sto vedendo che facendo esercizi quotidiani con metodo Parelli , sembra un pò più collaborativo ( sempre da terra però .. )

  • Ospite ha risposto 13 anni fa

Cara Chiara,
le ultime informazioni hanno reso il quadro un po´ più chiaro. Dunque abbiamo un cavallo alienato da esperienze negative che per di più si è "prostituito" per due anni in una scuola portando in groppa chiunque, mentre nel frattempo faceva sempre le solite cose (box, paddock, rettangolo, box,rettangolo etc. etc.) tutto il giorno. Penso che sarebbe abbastanza frustrante per chiunque, anche se avesse avuto un box d´oro e un paddock di prato inglese: una gabbia è pur sempre una gabbia.
Poi arrivi tu, innamorata di questo cavallo, un po´ inesperta, e lui prova a farti capire il disagio che ha, finalmente può permettersi di "non andare"… perché lo hai intrigato, gli hai spezzato la routine, andando magari a trovarlo senza montarlo, curandoti di lui come nessuno aveva fatto prima. Ma, non essendo tu una persona di mano pesante (come la scuola ha insegnato all´animale attraverso il metodo parelliano), il cavallo, condizionato, non ti risponde. Lo fa solo se tu usi gli stessi mezzi della scuola (il lavoro da terra metodo parelli). Se procedi in questo modo non avrai mai un cavallo sicuro sereno ma, come capita purtroppo in moltissimi casi ormai, un cavallo "ammaestrato". Ciò significa che non ragionerà con la sua testa, ma che risponderà adeguatamente alle tue richieste solo se TU sarai in grado di applicare lo stimolo a cui lui è stato condizionato ESATTAMENTE nello stesso modo in cui gli è stato insegnato.
È questo che vuoi dal tuo cavallo? non vorresti per caso un animale del quale poterti fidare, che vada incontro alle esperienze con tranquillità? Allora spezza la routine, fagli capire che vai da lui non necessariamente per montarlo, e portalo nel rettangolo sorprendendolo, permettendogli di fare magari una bella sgroppata e galoppare in libertà o rotolarsi nella sabbia. Se l´insegnante non ti "sta dietro" forse è solo meglio, per te e l´animale. Infine, prova a leggere dei libri specifici sull´argomento "equitazione" e verifica che il tuo stare sul cavallo sia in armonia con il movimento dell´animale. Solo così il cavallo capirà, dai movimenti sincroni delle tue anche con quelli dei suoi posteriori (non dal "dare gamba"), dove deve andare e a quale andatura, senza bisogno di frusta. Sono animali intelligenti, i cavalli, meritano un piccolo sforzo da parte nostra. C´è un testo fondamentale per il benessere del cavallo e cavaliere della casa editrice Equitare (Mazzoleni- Equitare per ben-essere): non avere fretta, studia, continua la relazione e pian piano comincia a lavorare il cavallo alla corda per rendere i suoi muscoli tonici e competenti. Vedrai che quando sarai riuscita a "riunire" il cavallo attraverso l´esercizio da terra, diventerà più bello, più rilassato e fiducioso, più adatto a portarti e ad "andare" sotto il tuo peso. Avrai un cavallo invidiabile, sano nel corpo e nella mente e tu sarai finalmente una vera amazzone, lontana dai rischi della cattiva equitazione.
PL

salve dott.ssa sono ancora io! sto cercando di documentarmi al massimo in questo mondo .vedo che il cavallo ora è più confidente ma ci sono degli aspetti che non capisco :
1 – quando con la testa si appoggia al mio petto o alla mia gamba e si struscia lo devo prendere come affetto o dominanza?
2- sto prestando il cavallo per la scuola per metterlo un pò in movimento visto che io lo posso muovere fine settimana e alla sera per esigenze di lavoro. ho notato che sabato mattina era un angioletto ; a pomeriggio del medesimo giorno e il giorno successivo ha fatto rispettivamente prove e una garetta di ostacoli. risultano ? domenica era una belva, nn ha voluto saltare anzi voleva proprio uscire dal campo.. nn so come la bimba che era su sia rimasta in sella senza prendere paura! ieri invece, sono andata in maneggio sempre verso le 19 come solito e prima dalle 17 alle 18 ha fatto lezione .. l’ho trovato arrabbiato e poco collaborativo; anzi quando mi sono avvicinata a destra ha quasi voluto mordermi. sconsolata l’ho portato a mangiare un pò d’erba poi ho riprovato ed era molto più buono e rilassato. non capisco il perchè.premetto che io cerco di fare sempre : LAVORO E POI MANGIARE ERBA. e questo lo fa solo con me ; forse ha preso come abitudine che se lavora poi deve mangiare erba ?grazie

  • Ospite ha risposto 13 anni fa

Cara Chiara
hai esordito dicendo "il cavallo ora è più confidente"…. ma non mi dici cosa hai fatto per renderlo tale. Subito dopo, nel punto 2, mi dici che lo presti alla scuola e lui torna ad essere mordace e "arrabbiato"… non c´è bisogno di esperti per capire che nel primo caso hai iniziato una relazione gradita al cavalo che gli permetteva di fidarsi di te e poi lo hai tradito di nuovo, rimettendoli in mano ai suoi vecchi addestratori dalla mano pesante e a cavalieri inesperti o comunque allenati secondo quel metodo. Tante speranze che poi vengono frustrate da una routine poco interessante, magari a volte devastante sul piano fisico-psichico.
Può trattarsi, in fondo, delle solite, inascoltate necessità fisiologiche di un animale che purtroppo viene usato come una macchina, della serie: quando giro la chiave deve andare! E invece è possibile che sabato mattina il cavallo avesse provato un qualche dolore, magari il pomeriggio non aveva le "batterie cariche" per la garetta, però ha dovuto farla comunque…, oppure la notte ha avuto una colichetta, non grave da destare apprensione, ma si è svegliato con una spossatezza che non gli è stata riconosciuta… portarlo in pista mettendogli sopra una bimba può averlo reso una"belva". Si tratta di un fenomeno molto conosciuto in psicobiologia, si chiama SENSIBILIZZAZIONEe: un animale (umano o non) che normalmente non reagisce ad uno stimolo di media intensità, se prova dolore (o paura) può rispondere ad esso in modo esagerato. Noi non ci accorgiamo del fattore che sta provocando il dolore (un ferro, un sassolino nel fettone, una fiaccatura riacutizzata, il sottopancia troppo stretto etc. etc.) ma pensiamo solo che il cavallo stia reagendo male quando noi lo stiamo accudendo/montando, pur facendo le stesse cose di sempre… Prendo un esempio "umano" per farti capire: quando si sta bene, sentire la musica ci piace, magari alziamo anche un po´ il volume; se un giorno però capitasse di avere mal di denti o una forte emicrania, potremmo essere intolleranti alla musica anche ad un volume che per noi normalmente era sopportabile, quante volte ci è capitato di essere "intolleranti"?
Esci per favore dalla logica che vede l´animale come un attrezzo che deve fare quello che gli chiediamo QUANDO glielo chiediamo: il tuo cavallo merita rispetto, merita di poter stare nel paddock ad aspettare che arrivi tu la sera senza dover necessariamente guadagnarsi la giornata con la scuola. Merita che quando si struscia, tu non segua pedissequamente un manuale che dica: n.1 il cavallo si struscia= dominante?
Devi entrare nell´ottica che quel cavallo, il TUO cavallo, è un essere unico, speciale, e quando fa qualcosa con te, non è detto che abbia lo stesso significato della cosa fatta con gli altri. Eri in soggezione quando lui si è strusciato? Non credo, e sicuramente anche per lui si è trattato di un contatto esplorativo, fatto con calma, in un momento di rilassatezza. Se la tua risposta è stata tranquilla, lui si sarà sentito al sicuro e ti esplorerà di nuovo, senza intenzioni cattive… e dall´interazione tranquilla nascerà una migliore comprensione. Però lascia perdere la vita di maneggio: gestisci tu il tuo cavallo senza "prestarlo" più a nessuno: presteresti la tua automobile a qualcuno che non abbia la patente o che sai che si diverte a "strusciare" le fiancate? E perché una creatura vivente dovrebbe essere trattata con più leggerezza di un pezzo di metallo? Coraggio, hai la sensibilità giusta per vivere delle esperienze meravigliose con il tuo animale, non arrenderti.
Saluti
PL

Salve dottoressa, grazie!
ho deciso che visto che il cavallo è mio non lo presto al maneggio.. magari sta più tranquillo e si sente meno ferito.. avrei però da chiederle una cosa : per motivi di lavoro io vado in maneggio alla sera, secondo lei è necessario cavalcarlo ogni giorno ? è troppo poco montarlo 3 volte a settimana ( dopo lavoro e fine settimana) e il resto dei giorni portarlo magari a passeggiare , girarlo alla corda? la mia insegnante dice che devo muoverlo ogni giorno ma io non credo di essere in grado.. se opto un pò lavoro e un pò lo porto a passeggiare per fargli capire che il mio arrivo non significa solo lavorare ma anche mangiare, camminare ,stare insieme senza pretendere nulla.grazie per risposta e mi perdoni se la stresso / tartasso sempre ma ho davvero paura di sbagliare con lui e non voglio certo questo .. anzi .. vorrei rendergli la vita più tranquilla e serena possibile.

  • Ospite ha risposto 13 anni fa

cara Chiara
è un piacere parlare con te. La cosa migliore per il tuo cavallo (e direi per ogni essere vivente) è la sicurezza: di sfamarsi, dissetarsi, dormire… i bisogni primari, insomma. Questi glieli hai assicurati pagando il maneggio. Poi arriva la ricerca del benessere psicologico: il movimento, la ricerca del gioco, la possibilità di interagire con gli altri esseri, anche uomo, cercando di capirsi e di "star bene". Se tu lo gestirai da sola, potrai vedere solo progressi, sia nel cavallo che nella relazione. E’ vero, il cavallo non può stare in box tutto il giorno, ma cacciarlo dal box per farlo lavorare non è "muoverlo". Lui ha un piccolo paddock, se non sbaglio, quindi può già stare fuori. Lavora con lui quando puoi, anche 3 volte a settimana, o 2 quando non potrai o 4 -5 quando ti riuscirà…. non entrare in schemi rigidi, rilassati e goditi il tuo animale; vedrai che aspetterà che tu arrivi e ti dimostrerà tanto affetto e complicità.
Complimenti per la tua scelta di non prestarlo più, un ottimo passo verso una relazione più "stabile".
a presto
PL

Salve dott.ssa sono sempre io!volevo dirle che il mio rapporto con questo cavallo sta migliorando a vista d’occhio addirittura adesso quando arrivo mi viene incontro (all’inizio si infilava nel box e poi veniva da me) si lascia incapezzare senza neanche un problema.. cerca alcune volte di comandare lui ma penso sia normale.. comunque le scrivo perchè c’è un comportamento che non riesco a capire : ogni tanto ( 1, max 2 volte a settimana) faccio lezione in maneggio e lui durante la lezione fa il bravo , fa tutto quello che gli chiedo di fare , ogni tanto con qualche capriccio ma fa ed è rilassato e tranquillo .. ma quando sono smontata da cavallo e stiamo uscendo dal campo a lezione finita cerca sempre di mordermi la mano .. nn sembra con cattiveria, non ha le orecchie indietro ma cerca puntualmente di farlo .. non capisco cosa cerca di dirmi .. mi può aiutare ? vorrei cercare di rendergli la vita più serena possibile e fargli capire che con me è al sicuro , grazie per il suo prezioso consiglio e per la sua disponibilità! saluti e buona giornata!

  • Ospite ha risposto 13 anni fa

carissima Chiara,
sono felice dei tuoi progressi, resi possibili dal tuo metterti in discussione e voler andare incontro alle necessità del tuo animale. Riguardo al mordicchiare, potrebbe derivare da una richiesta di premio.. non so se prima di te o se con te, abbia preso l’abitudine di ricevere delle ghiottonerie dalla mano (frutta, caramelle, biscotti etc). In questo caso, per evitare che prenda una cattiva abitudine, sarà il caso di premiarlo solo a fine seduta, quando torna in box o nel paddock, mettendogli il premio a terra. Prova a vedere se la situazione migliora.
saluti
PL

salve dott.ssa! è un pò che non le scrivo .. sono sempre io .. mi attacco sempre qui così abbiamo una visione della cosa ( anche per me che vengo ogni tanto a rileggere cosa è successo da quando ho questo PSI .. per fare "un bilancio" e capire se le cose migliorano).Comunque,le cose con lui piano piano con la dovuta calma migliorano e di questo sono molto contenta.è bravo, ogni tanto fa i capricci ma chi non li fa?mi viene incontro,viene a strusciarsi si rilassa a tal punto che quando lo porto in campo per fare un pò di lavoro a terra si butta per terra .. volevo farle però qualche domanda per riuscire a migliorare il mio rapporto con lui perchè io voglio solo che con me lui sia felice.
1.non capisco perchè se entriamo in campo senza sella per fare lavoro da terra entra senza problemi, se ha la sella e lo porto in campo si pianta e non vuole fare passi avanti..nn capisco se sia un chiaro segno di non volontà a fare scuola(faccio 1 o 2 lezioni a settimana) o cosa!
2.per la prima volta l’ho visto mangiare la sua cacca… gli può mancare qualcosa nella dieta? qualcuno mi ha detto che può essere anche per noia..
3.che effetti hanno i fiori di bach sui cavalli?possono servire?in quali quantità bisognerebbe darli? su internet ho trovato qualche sito che parla di questo ma dicono di mettere le gocce nel secchio d’acqua.. ma nel mio maneggio hanno quegli affari automatici per far bere il cavallo.. potrebbe andare bene mettere tipo 4 gocce su uno zuccherino?
4.si ricorda che le dicevo che mi mordicchiava?lo fa ancora ogni tanto ma SOLO dopo lezione e non riesco a capire perchè.. quando facciamo lavoro da terra nn pretende un dolcetto..non capisco il suo comportamento!
la ringrazio e mi scuso per le sempre mille domande
buona notte!

  • Ospite ha risposto 13 anni fa

Ciao Chiara, i punti sono tanti, pertanto inizio subito:
Primo punto: gli elementi sono troppo pochi per dare un consiglio. Devi verificare che cosa lo disturba (persone, animali o cose) o se semplicemente ha imparato che tu desisti dal montarlo quando lui si comporta così. Prova a fare il lavoro da terra con la sella già in campo, e il cavallo libero di annusarla e andarci vicino, poi pian piano sellalo e sorprendilo, cioè tienilo sellato senza montarlo. Vedi se la cosa migliora; in caso contrario hai proprio bisogno di un esperto per verificare le condizioni della sua schiena. Hai letto qualche libro in questo senso? Ti consiglio i quaderni del dr. Mazzoleni, della collana Equitare (soprattutto i primi tre: terminologia, corda, passo).
Secondo punto: la coprofagia, cioè l´ingestione delle feci, è un´abitudine frequente nel cavallo, ed è normale se l´animale è un puledro. Invece nel cavallo adulto va considerata con un po´ di attenzione. Se si può escludere un problema di tipo sanitario, cioè di pertinenza veterinaria (sverminazioni regolari, composizione dell´alimento e salute generale dell´animale) allora si può pensare a problemi di natura comportamentale, in genere legati al confinamento in box con insufficiente libertà di esercizio oppure a carenza di fibra nella dieta. Non è sempre facile trovare la causa del problema, spesso ci si arriva per prove ed errori: imbrancare l´animale, fargli fare più esercizio, aggiungere fibra nella dieta o permettere al cavallo di pascolare libero…. Il punto più importante è IL TEMPO: un cavallo spende la maggior parte del tempo mangiando, quindi anche in condizioni di stabulazione bisognerebbe rispettare questa necessità, includendo nella scheda dietetica dell´animale una somministrazione supplementare al mattino presto o la sera tardi, anche se tra l´avere più pasti in box e poter pascolare libero credo che qualunque cavallo sceglierebbe la seconda possibilità, che dici?
Terzo punto: non posso esserti molto utile in questo campo, che conosco solo superficialmente; molte persone usano i fiori di bach con i cavalli, normalmente si somministrano in acqua ma anche nel cibo o direttamente in bocca. Dovresti però rivolgerti a qualche esperto in materia, anche qui sul portale ci sono esperti di trattamenti alternativi, sicuramente potranno aiutarti.
Quarto punto: se il mordere non è associato ad altre manifestazioni aggressive (es. orecchie indietro) è solo un modo di esternare una richiesta nei suoi confronti, per es. se briglie e filetto sono stati usati troppo duramente e ha la bocca un po´ dolorante, magari sta solo chiedendo di fare in fretta a toglierle. Anche la museruola spesso indispone l´animale, andando a generare una compressione sull´osso nasale. Purtroppo tutte queste informazioni non sono in mio possesso, pertanto anche in questo caso, attraverso prove ed errori, potrai giungere alla comprensione del comportamento con la semplice osservazione e "metabolizzazione" di quello che avete fatto insieme prima che si verificasse quel particolare comportamento.
Ti auguro di procedere sempre più in sintonia con il tuo animale
A presto
PL

Salve Dott.ssa!

per il primo punto(l’entrare in campo con sella e non voler entrare) mi è capitato anche ieri durante il lavoro a terra con la sella ma non domenica quando siamo andati in passeggiata e siamo rimasti fuori 2 ore.quindi non capisco se sia un rifiuto al lavoro.
a tal proposito vorrei esporle questa cosa :quando siamo andati a fare la ns. prima passeggiata(intendo come binomio) era tutt’altro cavallo! lo sentivo sotto di me vivo, camminava a passo spedito(non mezzo morto come fa in campo), si guardava in giro, mi ascoltava sempre senza dover usare gli aiuti! facevo un piccolo accenno a spostarsi a dx. per esempio e andava… era obbediente,tranquillo,contento. in maneggio è sempre tutt’altra cosa!è normale penso questo comportamento o no? ho notato però anche che se lavoro un pochino da terra prima di fare lezione e gli do uno zuccherino perchè è stato bravo, a lezione continua a fare il bravo (anche se sembra sia stanco perennemente)..è normale che sia così?
per il secondo punto,nn l’ho più visto fare una cosa del genere.. solo 1 volta.

avrei da chiederle ancora qualcosa! mi perdoni!
molte volte accade che il mio cavallo comincia a leccarmi tutti i vestiti. il braccio , si struscia di continuo .. significa che sto facendo parte interamente del suo branco?
la ringrazio e come sempre mi scuso! Ma vorrei capire ogni suo comportamento in modo da farlo vivere felice! grazie!

  • Ospite ha risposto 13 anni fa

cara Chiara
è tutto ok! Per quanto riguarda il discorso "pigrizia, indolenza, stanchezza" secondo me il tuo cavallo ce la sta mettendo tutta per farti capire che, a parte te, la vita al maneggio non è un granché, non gli piace… Sei sicura che non continuino ad usarlo? ci sono telecamere nei box per vedere cosa fa il cavallo quando non ci sei? oppure hai qualcuno fidato (e non conosciuto in maneggio) che possa andare quando tu non ci sei a chiedere di fare una lezione??? sono solo pensieri che mi vengono in mente, un po’ insidiosi, forse, ma devi riuscire a capire cosa c’è che non va. Pensale tutte e agisci di conseguenza. Mi sembra che tu abbia acquistato un cavallo davvero speciale, considerando che si comporta così bene con te nonostante quello che gli è capitato in passato.Probabilmente ti lecca molto perché con il caldo è possibile che tu sia sudata e quindi "salata". Vedi se ha una giusta integrazione di sali minerali nella dieta o provvedi nel caso manchi qualcosa. Oppure cerca di capire se è uno struscio-leccata amorevole….
sei grande
PL

Salve dott.ssa! beh cercherò di indagare se lo continuano ad usare.. speriamo di no. oggi invece è capitata una cosa stranissima: stavo lavorando con lui nel campo piccolo e ad un certo punto è arrivato un signore (che si è scoperto essere quello che ha venduto questo cavallo al maneggio) con il quale ho iniziato a parlare e ho scoperto poi chi era. ad un certo punto il cavallo mi stava attaccato e ha cominciato ad agitarsi e non poco .. adesso magari è un caso e sono paranoica ma non è che questo signore gli abbia fatto fare qualche brutta esperienza e lui si sia ricordato di questo? grazie come sempre. buona serata!

  • Ospite ha risposto 13 anni fa

Salve Chiara,
il passato del tuo cavallo purtroppo deve essere stato pieno di persone dure e insensibili. Lui ha iniziato questa nuova avventura con te ma non può dimenticare quello che gli uomini gli hanno fatto (anche noi ricordiamo le maestre, i dottori e tutto quello che ci è accaduto tanto tempo fa). La cosa più importante, adesso che lui si fida di te, è che tu non lo tradisca, in questo senso: se lui si agita di fronte a qualche persona, non obbligarlo a stare in sua presenza e soprattutto non "prestarlo". Infine apri gli occhi e controlla se nel maneggio in cui vive ci sono persone di cui lui ha paura, nel qual caso chiedi esplicitamente che non siano loro ad occuparsi del tuo cavallo. Se poi il tuo cavallo (mi piacerebbe sapere il suo nome, mi sembra di conoscerlo da una vita ormai) ha paura degli stallieri, allora è un grosso problema: conviene spostarlo in un altro maneggio.
Saluti
PL

Salve dott.ssa! il cavallo si chiama Jak (non Jack ma proprio Jak). adesso lo muovo nel tondino senza corda, è più coccolone e ubbidiente..forse perchè comunque la sua giornata è si stare al box e al paddok ma se poi arrivo io , un pò si lavora e poi se si fa bene si mangia tanta erba!.. cerco di fare cose diverse e vedo che si annoia meno ..vedo che mi tocca fare così perchè è un cavallo che si annoia a fare le solite cose. cmq volevo chiederle una cosa , mi han fatto comprare una coperta in cotone per i primi freddi .vorrei sapere a quanti gradi devo cominciare a mettergliela su e se solo di notte o anche di giorno.
il cavallo nn è tosato( e non verrà tosato per l’inverno) ; abito in pianura nel nord Italia.. la ringrazio come sempre! in quest’avventura mi sta aiutando davvero molto! grazie!

  • Ospite ha risposto 13 anni fa

cara Chiara,
perchè mettere la coperta se non toserai il cavallo? farlo senza averlo vicino a te significa che dovrai chiedere a qualcun altro di gestire il "ricambio" e magari questa persona lo farà quando e come potrà senza tenere conto del clima (cioè lo farà solo perchè tu gli avrai detto di toglierla al mattino e metterla la sera…, non so se mi spiego). Se tu avessi il cavallo con te allora potresti tenergliela nelle giornate più fredde e toglierla quando è meno freddo e regolarti così, ma vai a trovarlo solo la sera quindi escludo questa possibilità. E poi, quando lavora? Se Jak ha tenuto la coperta di giorno e arrivi tu per montarlo e lo spogli allora avrà freddo…
Invece il cavallo non tosato si abitua a poco a poco alle temperature invernali e termoregola tranquillamente. L´unica accortezza sarà quella di asciugarlo un po´ più attentamente per via del pelo lungo, ma è una parte della relazione che non dovresti permettere di fare a nessuno e lavare e asciugare il tuo cavallo ti stancherà ma renderà il binomio invincibile. Se hai paura che Jak abbia troppo freddo potresti tuttavia chiedere di chiudere il portellone di notte cosicché la temperatura del box subisca meno sbalzi.
Non preoccuparti, se il cavallo è sano non avrà problemi
Saluti
PL

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