Cavallo che sgroppa

Buon giorno Dottoressa,
La ringrazio per la risposta.
Per quanto riguarda le abitudini al maneggio,il cavallo esce dal box ogni giorno eccetto il lunedì;viene subito sellato per la lezione quotidiana,subito dopo la bambina si occupa di pulirlo, lo fa passeggiare e lo rimette in box. Essendo arrivato da pochi mesi e soprattutto avendo fatto queste sgroppate, ancora non ha gareggiato con mia figlia.
Non c’è un paddock, non è stato mai fatto il lavoro alla corda da quando è arrivato,ovvero quattro mesi fa.
Al maneggio mi dicono che fa sgroppate per allegria,perché è giovane o perché si è fatto male prendendo la barriera al salto.
In realtà ha sgroppato,in maniera meno violenta ,con l’istruttrice dopo il salto ,senza avere urtato la barriera.
Ho il video della caduta e di altre sgroppate.
Sono disponibile a inviarle i video se mi scrive un indirizzo mail o un contatto.
La ringrazio infinitamente.
Distinti saluti

  • aded ha scritto 3 settimane fa

Buongiorno aded

Se il cavallo è stabulato in box da cui esce solo per lavorare (lei dice “viene subito sellato”) è più facile capire il disagio che l’animale deve sopportare in queste condizioni di maneggio (e delle condizioni della sua schiena). Per farle capire: immagini un gatto tenuto in un trasportino …. un box è più o meno l’equivalente di un trasportino. In questo trasportino il gatto deve vivere h24 e mangiare, bere, dormire, defecare, urinare…. tranne che per uscire un po’ di tempo al giorno, al guinzaglio, per andare dove lo vuole portare il proprietario. Credo che nessuno mai potrebbe pensare che trattare un gatto in questo modo sia accettabile.

Ora, dopo avere immaginato questo gatto nel trasportino a vita, torniamo all’immagine di un cavallo nel box: l’immagine è simile, tanto è vero che- senza nemmeno pensarci – chiamiamo “box” (cioè chiamiamo “scatola” ) il posto dove teniamo i cavalli (?!?!). Questo cavallo per 24 ore al giorno TRANNE quando arriva la sua bimba per farlo lavorare, rimane nel suo box. Non c’è paddock, non c’è possibilità di relazionarsi fisicamente con altri cavalli (immagino che il maneggio sia il classico posto dove ci sono tanti box in fila con una finestra che permette al cavallo di guardare fuori (se va bene) o al massimo nel corridoio interno…..

La bimba arriva, il cavallo è contento di uscire finalmente, probabilmente vorrebbe sgranchirsi, tenere il collo a terra per brucare qualcosa invece, senza farlo sfogare nememno un po’, viene sellato e mandato nel circuito per saltare. In pratica si pretende che – con una bimba sulla schiena – un cavallo tenuto rinchiuso tutto il giorno in un box possa lavorare serenamente. Senza considerare che “quel “si è fatto male prendendo la barriera al salto” è un metodo tristemente conosciuto come prassi per fare saltare i cavalli più in alto da parte di molti addestratori poco raccomandabili, anche se non sappiamo se questo è accaduto al suo cavallo. Faccia quindi le sue considerazioni e tragga le conclusioni. Mi permetto di suggerire alla sua bimba una lettura moltointeresante: “Il mio cavallo tiene il naso in avanti”, di Gerd Heuschmann, edizioni Equitare. Si tratta di un librino molto istruttivo che permette in modo semplice, di acquisire importanti conoscenze sul mondo della pratica equestre.

Le lascio il mio indirizzo istituzionale per gestire informazioni più personali ma le chiedo sin da ora di continuare a scrivere sulla chat di “L’esperto risponde” per considerazioni e richieste di ordine più generale: plucidi@unite.it

PL

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