Tosse cronica

Buonaserata prof. Pignattelli.

Mi introduco brevemente. Sono la proprietaria di un cavallo di 18 anni il quale – secondo stretto consulto medico – presenta una forma, pare, non grave di allergia alla polvere. Nel 2021 è stato trattato con farmaci per liberare i polmoni da residui di catarro. Missione compiuta ma rimane nell’animale un insidioso problema respiratorio. Durante il lavoro in campo (sabbia), il cavallo è preda di continui colpi di tosse che si presentano in concomitanza delle fasi di trotto e galoppo con sella. Senza selle e sottopancia il problema sembra pressoché sparire.

Il veterinario, dopo i dovuti esami del sangue, è propenso a credere che si tratti di infiammazioni di natura cronica ai condotti respiratori ma ritiene non sia il caso di insistere con i farmaci. Mi ha spiegato che esistono dei trattamenti naturali di cui, tuttavia, sa molto poco e mi ha suggerito di rivolgermi a esperti del ramo medico. Lei potrebbe introdurmi a prodotti o terapie di qualche tipo?

Grazie se vorrà rispondermi.

Chantal Cresta

Gentile Signora,

vorrei evidenziarle che manca una vera diagnosi e sono invece elencate alcune ipotesi di possibili patologie cronicizzate a carico dell’apparato respiratorio, con l’aggravante di una possibile allergia da polvere. Unico riscontro certo è la tosse, il principale problema respiratorio evidenziato, che scompare o si riduce moltissimo se il soggetto esegue “il lavoro “ senza sella e sottopancia.

Dopo varie terapie a base di  farmaci convenzionali il collega suggerisce di tentare con la Fitoterapia. Questo in sintesi il quadro della situazione.

Pertanto, sulla base dei pochi elementi fornitemi, e valutando il consiglio del suo veterinario,  le proporrei una integrazione alimentare a base di

Timo (foglie, sommità fiorite) 10%;

Rosa canina (fiori, semi o pianta intera) 15%;

Echinacea (radice) 10%

Garlic (polvere) 30%;

Grano saraceno (farina) 35g/die. magari come supporto di base.

La  informo anche che da qualche tempo è di moda, comprovata comunque da ottimi risultati, usare come supporto e quindi come materia prima alimentare in conformità con la normativa vigente, alcuni derivati della lavorazione della Cannabis sativa L, come per esempio la farina di scarti di trebbiatura ottenuti dalla lavorazione del seme di Cannabis sativa L. Naturalmente per periodi non superiori ai   20 giorni, una cosa è certa gli animali mostrano un miglior stato di benessere, ridotto nervosismo, migliore risposta ai comandi e altri vantaggi nel comportamento. Ne parli col suo veterinario e assieme, sulla scorta di quanto sopra, verificheremo il da farsi

Infine, suggerirei anche l’uso di Kaloba, farmaco tradizionale vegetale registrato (3 capsule per tre volte al di), Esiste molta letteratura;  il prodotto è a base di pelargonium sydoides.

Spero di aver soddisfatto la sua richiesta, mi scuso per il ritardo della mia risposta, ma ho avuto seri problemi post vaccinali (Covid19 ed Influenza assieme).

In attesa di un suo riscontro, gentilmente la saluto.

 

 

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