PAPILLOMI; MOLLETTE ARTICOLARI;ESPOSIZIONE AL SOLE

Buongiorno,
mi scuso per il disturbo, Le scrivo per porLe tre domande, una delle quali La reputerà un pò banale forse!
Le pongo la prima, ovvero, il cavallo, in particolare quello dal mantello grigio, patisce nel stare esposto ai raggi del sole?.. Mi spiego meglio… Io possiedo una puledra araba di tre anni e nel maneggio presso il quale è in pensione, si trova al pascolo in un paddock privo di capannina e, se pur vi sono diversi alberi, dalle 12 in poi l`ombra svanisce e di conseguenza temo che stando al sole nelle ore più calde, possa essere esposta a rischi più di un qualsiasi altro cavallo. Più che altro non vorrei che si sviluppassero forme tumorali, dovute proprio all`esposizione al sole, aggravata dal fatto che il mantello grigio sia più soggetto a questo tipo di patologia. Lo stesso quesito vorrei porlo per il mio cavallo sauro, anch`egli esposto al sole nelle ore più calde.
La seconda domanda riguarda i Papillomi, in quanto la mia puledra, sempre quella sopraccitata, ne ha alcuni nella parte interna del gomito, che, su suggerimento del mio veterinario di fiducia, “tratto“ con pasta di Fissan, che dovrebbe ammorbidirli, fino a quando la stagione non permetterà un successivo intervento. Quello che volevo chiederLe è appunto se oltre alla pasta di Fissan, io possa applicarvi sopra altri prodotti “naturali“ o, meglio ancora, anche se più improbabile, vi sia un altro rimedio che possa bloccare del tutto la crescita o l`aumentare del loro numero.
La terza domanda invece, riguarda il mio secondo cavallo, sempre arabo, ma di anni quattordici, che sin da puledro, ha sempre avuto le mollette ai nodelli delle gambe anteriori, nonostante il mio utilizzo ridotto e super attendo a non sforzarlo più del necessario e più delle sue possibilità o capacità. Si può dire insomma che il mio cavallo non sappia cosa voglia dire la parola lavoro!! Nonostante questo però, forse di conseguenza ad una doma un pò “frettolosa“ ad oggi ci trasciniamo questo problema e, nonostante l`applicazione quotidiana di gel a base di erbe, per esempio l`EquiTrauma, le mollette non cessano di esistere,ovvero diminuiscono parzialmente quando non viene montato,ma al ritorno di una passeggiata eccole ritornare al punto di partenza, anche se sono proprio la conseguenza di uno sforzo. La mia domanda è, sarebbe meglio montarlo rigorosamente con le fasce da lavoro applicandogli poi le fasce da riposo anche durante il pascolo nel suo paddock, anche se mi sembra un pò una sofferenza per lui visto le temperature, o è consigliabile solo di applicare durante solo quelle da lavoro duranteil trekking?
In attesa di una sua risposta Le porgo i miei più cordiali saluti e La ringrazio anticipatamente, scusandomi per essermi dilungata, forse anche un pò troppo!
Distinti saluti, Teresa.

  • Ospite ha scritto 15 anni fa

Gentilissima Signora,
relativamente alla prima domanda le faccio presente che, pur considerando l’inquinamento atmosferico, il famoso buco dell’ozono e tutti gli altri problemi dell’ambiente, in ambito veterinario non si sono registrati aumenti delle patologie della pelle, tumorali comprese, negli animali allevati all’aperto anche per lunghissimi periodi. Questo dovrebbe tranquillizzarla. Anche il colore chiaro del mantello non ha trovato, fino ad ora, quei riscontri negativi a cui lei faceva riferimento. Mi preme comunque sapere in quale regione o meglio località è la sua azienda e se gli animali hanno facile accesso all’acqua. Lei parla di piante, mi sia più precisa, per favore.
Secondo quesito; papillomi. Spero di poterle rispondere fra qualche giorno con delle novità. Stiamo controllando dei fitopreparati sud americani e fra questi uno viene indicato contro i papillomi. Vorrei saperne di più e soprattutto sto aspettando la risposta di alcune prove.
Terza domanda. Non avendo visto il soggetto e solamente in base alle sue precisazioni sono a suggerirle un mio vecchio modo di comportamento in casi analoghi. Lavoro, lento, progressivo anche nella durata. OK per la fasciatura durante il lavoro. Subito dopo, eseguire una doccia fredda sulle parti interessate per 10- 15 minuti (molto bene un diffusore da giardino con getto d’acqua a bassissima pressione). Terminata la doccia, lasciare libero l’animale senza ulteriori fasciature, Mi tenga informato.
In attesa delle informazioni di cui sopra, sentitamente la saluto.
Pignattelli

  • Ospite ha risposto 15 anni fa
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