Anticipo che ho già posto il quesito in un’altra sezione del forum.
Buongiorno, ad inizio febbraio 2016 ho acquistato una cavalla di 14 anni per lavoro in piano e salto ostacoli a livello amatoriale (cat da 80 a 100), effettuando una visita di compravendita che la cavalla ha ovviamente superato (test flessori e lastre agli anteriori). Una volta portata a casa la cavalla lavora abbastanza bene, solo qualche piccolo inciampo senza conseguenze che al momento attribuisco alla distrazione di trovarsi un posto nuovo. Verso metà aprile, dopo un salto di circa 80 cm, metto la cavalla in flessione a destra (eravamo al galoppo) e questa inciampa rovinosamente cadendo prima sulle ginocchia e poi sul fianco. Fortunatamente non sembrano esserci stati gravi danni per entrambe, per cui la tengo ferma (solo passo a mano e passeggiatine in prato) per ca. una settimana e tanta arnica e cretate sulla zampa sinistra, dove aveva una leggera sbucciatura e calore al ginocchio, senza però risultare gonfia o sensibile al tatto. Dopo una settimana mi accorgo però che continua a non appoggiare bene l’anteriore sinistro (quello del ginocchio sbucciato), tenedolo scarico e, da ferma, leggermente sotto di sè. Ripeto che al passo comunque non presenta zoppie. A quel punto chiamo il veterinario che non riscontra nulla di particolare sul ginocchio, se non la botta, e altre piccole contratture su groppa e schiena che trattiamo con Tusyl. Quando torna a vederla dopo 2 settimane, ai test flessori la cavalla presenta dolore all’anteriore sinistro e quindi il veterinario prescrive ecografia al pastorale (flessore profondo e navicolare). L’esito dell’ecografia mostra la presenza di una lesione di ca. 7 mm x 3mm nel tendine flessore profondo nella regione del pastorale, che si estende per ca. 11 mm in senso prossimo distale. C’è poi un’aderenza tra tendine flessore profondo e legamento sesamoideo retto distale, nonchè un entediofita del legamento sospensore del navicolare con cono d’ombra retrostante. Mi consigliano una ferratura che rialzi un pò i talloni per alleggerire il tendine lesionato, nonchè delle iniziezioni di ozono per risolvere l’aderenza legamento/tendine e passo mano per un mese almeno. Poi di nuovo test flessori ed ecografia e, se è tutto a posto, riprendere un lavoro leggero e graduale.Preciso che la cavalla è ferma da metà a aprile tranne passo a mano. Al passo tutt’oggi non presenta zoppia. Gli arti sono normali e non gonfi, belli freddi. La vedo però continuare a tenere ‘scarico’ l’anteriore sinistro da ferma, nonchè inciampare con l’anteriore sx anche a passo a mano su terreno duro, ca. 3-4 volte in un’ora, come se le ‘cedesse’ la zampa (inciampa leggermente, non è che cade a terra). I miei dubbi sono, nell’ordine:
1. l’esito ecografico può considerarsi attendibile al 100%, anche senza anestesie diagnostiche?
2. questo tipo di aderenza e lesione (mi hanno spiegato che è l’aderenza ad aver causato la lesione) può essere stata causata dalla caduta o può essere stata pre-esistente e non riscontrabile in normale visita di compravendita (no ecografia al tempo)? Si tenga presente che nei 3 mesi in cui abbiamo potuto lavorare di fatto a febbrario e marzo abbiamo in pratica lavorato solo in piano perchè si adattasse al nuovo posto ed al nuovo campo, circa 3 – 4 volte a settimana (gli altri gg è stata lasciata libera 1 ora al gg in un piccolo paddock). Ad aprile abbiamo iniziato a saltare, massimo 90 cm, sia salti singoli che piccoli percorsi, sempre in tranquilità e mai 2 gg di fila.
3. se la lesione fosse stata pre-esistente, avrebbe senso andare a riconsiderare la compravendita ed eventualmente a resitutire la cavalla?
4. a prescindere da quando e perchè è sorta la lesione, che tipo di recuperò posso aspettarmi? in media cavalli con questi problemi possono tornare a saltare come prima (nello specifico fino a 100 cm, non tutti i giorni ma un 2/3 volte a settimana) o resteranno cmq sempre ‘deboli’ nel tendine lesionato? Le tempistiche di recuperano si considerano in settimane, mesi o anni?
Sono già molto affezionata alla cavalla, ma è anche vero che non sono in condizione di cambiare disciplina o circolo ippico per motivi logistici/professionali, pertanto qualora non fosse in grado di recuperare al 100%, la scelta potrebbe essere, una volta guarita, o metterla a prato o venderla.
Ringrazio in ancitipo per la cortese risposta.
- Ospite ha scritto 9 anni fa
Buongiorno, dovrebbe rivolgere la sua domanda a dei veterinari. La nostra equipe si occupa di riabilitazione per persone mediante trattamenti coadiuvati dal cavallo, e non di riabilitazione per i nostri amici quattro zampe. .Cordiali Saluti
- Dott.ssa Roberta Giobellina ha risposto 9 anni fa
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