Per assecondare la passione e la pratica di mia figlia (15 anni) per la disciplina del salto con ostacoli, abbiamo acquistato il 3 febbraio 2014, con regolare fattura, una cavalla nata nel 2000 da un commerciante-circolo ippico.
Esami preacquisto (radiografie) regolari, con minimi segni di ispessimento tendineo agli arti anteriori, asintomatici ed imputabili all´età del cavallo.
Il cavallo, da fine febbraio/inizio marzo ha manifestato una zoppìa all´arto anteriore sinistro. Abbiamo segnalato il problema telefonicamente al venditore ed abbiamo concordato di curare l´animale con terapie varie (riferratura, TECAR, riposo). Un ulteriore esame radiografico non evidenziava nulla di particolare o nuovo rispetto a quanto evidenziato dalle radiografie all´acquisto.
Pur con le cure prestate, la zoppia è regredita ma non è migliorata al punto tale di poter immaginare una ripresa dell´attività per la quale la cavalla era stata acquistata. Abbiamo allora deciso di effettuare, a nostre spese, un esame di risonanza magnetica computerizzata in clinica universitaria che ha evidenziato purtroppo una "erosione corticale flessoria con lesione spongiosa ossea del navicolare con tendinopatia subacuta del tendine flessorio profondo del dito", lesioni non rilevabili con esami radiografici tradizionali.
Effettuato l´esame il 29.4 e venuto in possesso dell´esito pochi giorni dopo, abbiamo segnalato la cosa al venditore via fax ed e-mail il 5 maggio segnalando che ritenevamo tali lesioni preesistenti e non rilevabili all´acquisto, ed invalidanti per l´uso cui il cavallo era stato acquistato, chiedendo al venditore di assumersi le proprie responsabilità. Il veterinario del venditore, ricevuto l´esito della RMC, confermava la diagnosi e si conveniva che l´unico rimedio era un intervento di nevrectomia all´arto invalidato.
Il venditore conveniva verbalmente di voler compartecipare alle spese e si è occupato, a proprie spese, di far operare la cavalla (costo sostenuto di € 600 circa); ad operazione avvenuta abbiamo contattato il venditore per una definizione delle spese sostenute, visto che quanto da noi speso ammontava sommariamente a circa e 3000, ma nostra richiesta era di poter avere almeno il rimborso delle spese sostenute, cui il venditore ha opposto il proprio rifiuto.
A questo punto, perdurando il rifiuto del venditore ad ogni tipo di concessione, vorrei verificare con Lei, alla luce di quanto esposto, se e in che misura ci siano gli estremi e l´opportunità di avviare una azione legale per il recupero di quanto speso.
Aggiungo che la cavalla operata sta proseguendo il training di recupero postoperatorio, ad oggi in modo positivo, senza però aver potuto ancora verificare la sua completa idoneità alla pratica sportiva per cui è stata comperata.
- Ospite ha scritto 10 anni fa
Egr. Dott. Romiglia,
mi permetto solo di darLe un consiglio e porLe alcuni quesiti premettendo che "del senno di poi sono pieni i fossi"….(perdoni l’espressione gergale).
Allorquando avete deciso di sottoporre la cavalla ad una risonanza magnetica, immagino un ragionevole dubbio vi sia sorto circa l’integrità fisica della cavalla.
Quando è vi stato comunicato l’esito dell’esame…perchè avete optato per la nevrectomia?
Le spiego il motivo della malizia propria dell’avvocato del diavolo: perchè non chiedere la risoluzione contrattuale?
Poteva appellarsi alla consuetudine sul vizio redibitorio, alla disciplina civilistica sul contratto di vendita…
Perchè invece ha optato per un intervento talmente invasivo e dall’esito incerto?
Si tratta di un intervento che altera la fisiologia dell’animale… in alcuni Paesi, come la Svezia e altri, i soggetti nevrectomizzati non possono nemmeno gareggiare..questo tanto per capire e valutare l’importanza dell’ingerenza chirurgica.
Ritengo opportuno, qualora decidesse di procedere, di valutare una consulenza, come Le avevo già consigliato, almeno per analizzare il materiale a Sua disposizione e valutare il comportamento del venditore.
- Avv. Virginia Polidori ha risposto 10 anni fa
Ringrazio.
Sono stupito dai suoi commenti su nevrectomia, non sapevo nulla di ciò. L’intervento mi è stato consigliato dal mio veterinario in modo da poter riavere in tempi non lunghi il cavallo a disposizione, e per questo ho scartato l’alternativa "risoluzione contrattuale" perché, oltre ai tempi e all’incertezza del risultato, sarei rimasto per tutto il tempo senza cavallo… La contatterò.
- Ospite ha risposto 10 anni fa
Se desidera contattarmi lo può fare via mail all’indirizzo sopra indicato.
Valuteremo indi come procedere.
In questi giorni sono spesso fuori studio.
Grazie.
- Avv. Virginia Polidori ha risposto 10 anni fa
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