Egr. avv., ho acquistato circa un anno fa una baia italiana di 10 anni per mia figlia da un commerciante; l`acqusto e` stato anche avallato dall`istruttore presente alla prova in campo della cavalla. Appena giunta al “nostro “ maneggio abbiamo chiesto la visita veterinaria di compravendita con esito positivo.
Nei giorni scorsi abbiamo cambiato maneggio, ed il titolare della nuova struttura ci ha consigliato una nuova visita veterinaria….. Abbiamo avuto la sorpresa di scoprire che la cavalla ha subito due interventi ai nervi esterni di entrambe le zampe anteriori, che ha un congenito rigonfiamento dei garretti, che ha una formella accentuta sull`anteriore sinistro.
Vorrei da lei sapere se posso contestare a tutti gli attori(istruttore,venditore e veterianario)per il loro comportamento, e siccome mia figlia di 10 anni si e` molto affezionata alla cavalla non vorra` restituirla per nessun motivo anche in virtu` della non compromissione delle possibilita` agonistiche della stessa.
Ho, sulla fiducia , pagato un valore al di la del congruo, accettando il compromesso della consapevolezza di aver pagato ex propritario,commerciante ed istruttore….ma non intendo mandar giu` l`essere preso in giro. Cordiali saluti.
Roberto Diamante
- Ospite ha scritto 16 anni fa
Egr. Dott. Roberto,
Le confesso che non è il primo e, probabilmente non sarà nemmeno l`ultimo, a cadere vittima degli intrallazzi a scopo di lucro organizzati da commercianti, istruttori e veterinari compiacenti.
Cercherò di darLe una visione panoramica della situazione, giusto perchè si possa fare una idea e poi decidere come procedere.
Dal punto civilistico, temo ci saranno difficoltà ad invocare una tutela, stante il disposto dell`art. 1495 c.c. il quale stabilisce che il termine per presentare denuncia dei vizi ravvisati è otto giorni dalla scoperta degli stessi, e il termine per esercitare l`azione di garanzia sotto forma di risoluzione contrattuale o quanti miniris è un anno dalla consegna.
A questo punto si potrebbe agire puntando il profilo penalistico: per esempio – visto che non conosco la dinamica dei fatti con precisione – si potrebbe, se sussistono gli estremi, far valere un 640 c.p.truffa nei confronti del commerciante e dell`istruttore e un 481c.p. per il veterinario, falso in certificati.
Allo stato più non riesco a dirLe, dovrei conoscere la vicenda in ogni suo aspetto anche minimale; se desidera procedere e vedere ristorati i propri diritti, senza perciò rinunciare alla cavallina, mi può contattare in studio allo 051-346389 oppure via mail all`indirizzo: virginia.polidori@libero.it.
Rimango in attesa di Sue notizie, cordiali saluti,
Avv. Virginia Polidori.
- Avv. Virginia Polidori ha risposto 16 anni fa
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