Gentile Avvocato, mentre si era in passeggiata a cavallo, il cavallo del mio amico dava un calcio a quello che lo seguiva (e che si era avvicinato troppo) colpendo la gamba del cavaliere che subiva una frattura della tibia.
L’assicurazione del capofamiglia non intende risarcire il danno perché il cavallo di proprietà della madre del mio amico e titolare della polizza afferma che il figlio (conducente del cavallo) non è con lei convivente e quindi non rientra nel nucleo familiare assicurato.
Il mio amico e sua madre hanno ricevuto una convocazione davanti al tribunale da parte del danneggiato che chiede di essere risarcito.
Io penso che non ci sia responsabilità del mio amico (e di sua madre)perché penso che sia regola fondamentale quella di tenere sempre una lunghezza tra il proprio cavallo e quello che precede proprio per evitare quello che è successo.
Penso anche che la posizione dell’assicurazione non sia corretta perché in polizza c’è scritto che la garanzia è prestata per i danni causati dalla "proprietà ed uso di cavalli da sella" e quindi l’intervento della assicurazione deve avvenire perché il cavallo è di proprietà della madre indipendentemente dal fatto che fosse usato in quel momento dal figlio.
Secondo lei cosa conviene fare ? Ci sono buone possibilità di evitare di dover risarcire i danni richiesti.
La ringrazio anticipatamente della risposta.
Distinti saluti.
Dino Rossi
- Ospite ha scritto 12 anni fa
Premesso che non conosco la dinamica dell’incidente, nel momento in cui il cavallo sferra un calcio e colpisce un terzo, il proprietario e/o conducente dell’animale ne deve rispondere.
Per quanto concerne la posizione dell’assicurazione occorre valutare correttamente cosa previsto in polizza (certo che se le persone coinvolte non costituiscono nucleo familiare convivente…l’assicurazione potrebbe negare la copertura)-
- Avv. Virginia Polidori ha risposto 12 anni fa
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