Buongiorno,
mi è stato consigliato di scrivere a lei dalla segreteria dell`ENGEA per un problema che si è verificato nel mio centro equiturist ENGEA.
Ho un piccolo centro in Piemonte. Ho un paddok di circa un ettaro che confina a nord con una strada interpoderale asfaltata, a ovest con un vivaio, a sud col giardino di casa mia, ad est con una proprietà privata sulla quale passa una strada sterrata con diritto di servitù.
A nord il paddok è delimitato da una rete posizionata a circa un metro e mezzo dal confine (il fosso), con all`interno la recinzione elettrica, ad est ho delimitato il paddok (a 10 centimetri dal confine) con uno steccato in legno, con il recinto elettrico applicato nella parte interna. Il problema mi si è presentato con una visita a sorpresa da parte della ASL locale (palesemente mandatadai vicini proprietari della strada): secondo questo funzionario la recinzione elettrica è pericolosa perchè le persone potrebbero toccare il filo e rimanere fulminate. Ho fatto notare la folta presenza di catrelli che ne indicano la presenza, ho spiegato che l`elettrificatore è omologato, ho ribadito che sono dentro i miei confini. Non è servito a nulla, mi ha spiegato che dalla strada le persone potrebbero infilare le mani attraverso le maglie della rete e toccare la banda elettrica, dalla strada sterrata i miei vicini potrebbero accedere facilmente alla banda elettrica posta dietro allo steccato e che ci sono direttive europee (CEI 64-8/2:2003-05) che vietano l`accesso a fili elettrici potenzialmente pericolosi e quindi dovrei impedire meccanicamente alle persone di accedere al recinto. Mi ha ordinato di staccare tutto e di adeguarmi alitrimenti mi avrebbe mandato i vigili a farmi un verbale e multe salate.
Sinceramente mi sono informata presso molti amici che usano abitualmente i recinti con elettrificatore e mai nessuno ha avuto di questi problemi, oltretutto so con certezza che vengono utilizzati anche dalla Regione per il controllo dei cinghiali e quelli sono spesso situati sul ciglio della strada, non è un abuso di potere?
Grazie per l`attenzione
germanacoppo@yahoo.it
- Ospite ha scritto 16 anni fa
purtroppo mi ritrovo nuovamente a scrivere della vicenda col vicino, ufficio tecnico e ASL….
mi è appena arrivata una notifica dell`ufficio tecnico del mio comune che mi intima di staccare la recinzione elettrica finchè non fornisco loro la dichiarazione di conformità dell`impianto (evidentemente il meticoloso non è rimasto soddisfatto della dichiarazione del costruttore dell`elettrificatore)
ho già contattato un elettricista amante dei cavalli che è bendisposto a compilarmene una appositamente per questa situazione, ma quel che non ritengo guisto è che in tutta la nazione vengono tranquillamente utilizzate e solo io devo rendere conto al comune, alla ASL, ai vicini. sono sconfortata
Grazie, almeno per la possibilità che ho di sfogarmi
- Ospite ha risposto 16 anni fa
Non ho parole!
La saccenza e oserei dire la volontà persecutoria di certi soggetti che evidentemente non hanno nulla di meglio cui pensare non ha confini (rimanendo in tema!).
Le vie sono due: 1)Accetta e fa buon viso a cattivo gioco procurandosi l`attestato richiesto;2)Si rivolge ad un legale e presenta denuncia per abuso di potere a carico dei soggetti coinvolti, non escludendo il coinvolgimento di vicini, autorità e profilando i reati di favoreggiamento.
Tenga duro!
Ma…non si faccia mettere i piedi in testa!
- Avv. Virginia Polidori ha risposto 16 anni fa
Gent.ma Sig.ra Germana,
posso comprendere la indignazione che sta provando in questo momento.
Attenendomi alle direttive impartite dal Portale a noi esperti, mi sarà possibile fornirLe solo una risposta di massima che non tutelerà al 100% la Sua posizione, ma quasi sicuramente Le darà indicazioni utili su come comportarsi anche a livello verbale; se poi deciderà di contattarmi per uno studio più approfondito della Sua personale situazione, onde eliminare in maniera definitiva le noiose e defatiganti intrusioni dei vicini, che evidentemente sono invidiosi (si sa l’erba del vicino è sempre più verde) e non sanno come ingannare il tempo, allora sarò lieta di intervenire di persona.
Lei è un esempio di virtù e probità: ha collocato cartelli dalla dicitura ben comprensibile e utilizza dispositivi a norma che erogano una quantità di corrente minima che ha effetto meramente dissuasivo.
Mi stupisco dell’assunto del dipendente ASL: “toccando il filo si rimane fulminati”.
Ma allora tutti i suoi cavalli sono bistecche arrostite.
Insomma Lei risparmia sulla cottura!
Facciamo un semplice esempio tanto per capirci: un tizio si reca al giardino zoologico, ammira il felino striato in gabbia e legge il cartello:“ non dare da mangiare agli animali”. Nonostante tutto, l’intelligente e intraprendente signore non sa resistere alla tentazione di dare una bistecchina al povero gattone affamato e, quindi, in spregio di tutte le avvertenze, introduce una bella bistecca attraverso le sbarre con le sue dolci manine…quando ahimè il gattone, il un sol boccone, si mangia la bistecchina e la manina…di chi è la colpa?
Del gattone affamato? Del proprietario del micio? O del Signore incauto?
Stia sicura che il signore invocherà subito il 2052 c.c: Danno cagionato da animali. — Il proprietario di un animale o chi se ne serve per il tempo in cui lo ha in uso, è responsabile dei danni [2056 ss.] cagionati dall’animale [c.p. 672], sia che fosse sotto la sua custodia, sia che fosse smarrito o fuggito, salvo che provi il caso fortuito [1218, 1256, 2051].
Ma il proprietario si farà scivolare addosso la responsabilità rivolgendosi ad un abile leguleio il quale gli servirà la soluzione su un piatto d’argento: cosa si intende per caso fortuito?
-In tema di responsabilità per danni cagionati da animali, l’art. 2052 cod. civ. stabilisce a carico del proprietario dell’animale una presunzione di colpa a vincere la quale non è sufficiente la prova di avere usato la comune diligenza nella custodia dell’animale, ma occorre la prova del caso fortuito. In questo è riconducibile anche la colpa del danneggiato, che, però, per avere effetti liberatori, deve consistere in un comportamento cosciente che assorba l’intero rapporto causale, e cioè in una condotta che, esponendo il danneggiato al rischio e rendendo questo per ciò stesso possibile in concreto, si inserisca in detto rapporto con forza determinante. — Cass. 23-2-83, n. 1400, rv. 426218.
Ecco il nostro caso!!!
Lasci i suoi fili (con cartelli) come ha fatto sinora e se qualcuno muore fulminato mi avverta!!! Sa quante volte ho toccato involontariamente i fili che delimitano il paddock del mio cavallo…se fossi rimasta fulminata tutte le volte vorrebbe dire che sono un gatto con nove vite…anzi una sorta di divinità immortale sarei!
Cordiali saluti,
Avv. Virginia Polidori.
- Avv. Virginia Polidori ha risposto 16 anni fa
grazie, ho capito il punto e penso proprio che abbiano solo voluto spaventarmi
- Ospite ha risposto 16 anni fa
Questa mattina mi si è nuovamente presentato il funzionario della ASL,
ha fatto alcune foto ai cartelli e ha notato che ne ho aggiunti dall`ultima sua visita, ha fotografato l`elettrificatore, alla fine non contento ha tirato in ballo la certificazione dell`impianto elettrico di casa mia chiedendo l`estensione alle pertinenze, ho risposto che avrei contattato il mio tecnico e lo avrei accontentato. Ho aggiunto che se voleva poteva anche farmi un verbale con specificato quello che a parer suo non andava bene. Non l`ha fatto, ma è rimasto dell`idea che il recinto è pericoloso e che l`articolo che mi ha tirato in ballo si riferisce anche agli impianti zootecnici.
Gli ho fatto capire che il recinto non verrà rimosso se non mi dimostra con leggi alla mano che devo farlo.
Mi ha risposto che le leggi devo trovarmele da sola con l`aiuto di un buon avvocato.
fine capitolo 2
Spero solo che questo serva a tutti gli appassionati che per colpa di insofferenti e indisponenti, devono sopportare queste angherie.
Grazie
- Ospite ha risposto 16 anni fa
Dimenticavo: il meticoloso funzionario dice che i cartelli (forniti dal costruttore insieme all`elettrificatore) probabilmente non sono omologati.
- Ospite ha risposto 16 anni fa
Ma il dipendente ASL non ha niente di meglio da fare?
Gli suggerisca una vacanza ristoratrice, non saprei.. mi hanno detto che certe beauty farms rigenerano il corpo o lo spirito!
O meglio ancora, gli consigli un corso di ippotarapia..fa miracoli anche nei casi apparentemente disperati.
Si faccia scivolare il tutto addosso, pensi di fare una sorta di fioretto..
Lasci il filo, l`impianto, tutto perfettamente così com`è.. e si ricordi che, secondo il nostro ordinamento giuridico, l`onere della prova incombe sull`accusatore (ASL) e non sull`accusato, quindi se c`è qualcuno che deve dimostrare qualcosa è proprio il nostro dipendente ASL, Lei nulla.
Si goda gli ultimi giorni di vacanza e se dovesse continuare ad importunarLa gli facciamo arrivare una bella raccomandata A/R direttamente all`ufficio ASL da cui dipende chiedendo conto dell`operato del nostro “amico“, sottolineando le molestie che provoca, come impiega i poteri conferitigli e chiedendo il risarcimento danni per i contrattempi e fastidi provocati…
Si faccia valere e lo metta al suo posto
- Avv. Virginia Polidori ha risposto 16 anni fa
Ah…dica pure che Lei il “buon avvocato“ ce l`ha e questo buon avvocato non ci penserà due volte a sottoporre la questione all`ASL coinvolta e che a trovarsi nei guai sarà lui se non smette di importunarla immotivatamente.
Ma cosa si deve leggere…
Tanti cari saluti,
Avv. Virginia Polidori.
- Avv. Virginia Polidori ha risposto 16 anni fa
per ora grazie per l`attenzione, sicuramente non è finita qui, dato che è venuto accompagnato da un funzionario dell`ufficio tecnico del Comune pe raccertarsi addirittura dell`abitabilità di casa mia…
- Ospite ha risposto 16 anni fa
Da quello che mi scrive, temo che la questione vada ben oltre il filo elettrico dissuasore, mi spiego: c`è qualcuno che Le vuole procurare problemi e sta cercando, oserei dire disperatamente, un appiglio..cosa c`entra con la recinzione l`abitabilità di casa Sua? o l`impianto elettrico della Sua abitazione?
La recinzione è un mero pretesto per attaccarLa…occhio!
- Avv. Virginia Polidori ha risposto 16 anni fa
Questo l`hanno capito tutti, ma che ci posso fare?
Io più che rendermi disponibile a fornire la dichiarazione di conformità dell`impianto di casa mia, non so cosa altro posso fare, non so nemmeno se è nel potere di una ASL arrivare a tanto…
- Ospite ha risposto 16 anni fa
Stiamo a vedere con quale altra performance saranno in grado di stupirci…da un lato capisco il suo atteggiamento di collaborazione, dall`altro non mi piegherei in maniera eccessivamente supina: se dovessero continuare a disturbarLa e importunarLa, valuterei seriamente l`eventualità di rimettermi ad un legale.
Se dedidera contattarmi conosce la mia mail (virginia.polidori@libero.it) e l`indirizzo del sito (http://digilander.libero.it/vi.circe/).
In bocca al lupo,
Avv. V.P.
- Avv. Virginia Polidori ha risposto 16 anni fa
buona sera, ci tenevo a ringraziare per il sostegno e ad informare che da ormai oltre un mese non ho ricevuto più alcun fastidio, nè dai vicini, nè dal meticoloso.
Io farò il possibile per far sempre trovare il centro sportivo in ordine sotto tutti gli aspetti, perchè è giusto, non per paura (ed è per questo che ho anche partecipato a un corso per dirigenti sportivi)
spero che questa mia esperienza pubblicata sia utile ad altri amanti di questo mondo, e spero veramente di non avere più necessità di ricorrere al sostegno del forum
grazie ancora e buon proseguimento
- Ospite ha risposto 16 anni fa
Sono molto contenta per Lei, Dott.ssa Germana.
Sono sicura che la Sua esperienza sarà di grande utilità per chi si verrà a trovare nelle Sue condizioni e avrà un ulteriore effetto dissuasivo nei confronti di millantatori di inesistenti diritti.
Mi permetto di ricordarLe che sono membro e sostenitore di Animal Rescue Team Italia, settore equestre e qualora volesse aiutarci con un piccolo sostegno sarebbe molto gradito.Può controllare alla pagina web: http://www.animalrescueteam.it/asino.htm (in fondo a dx).
Avv. Virginia Polidori
Unicredit Banca
Agenzia Dante – Bologna
ABI: 02008
CAB: 02455
C/C: 000002537009
IBAN: IT 13 U 02008 02455 000002537009
Grazie di tutto e in bocca al lupo!
Avv. Virginia Polidori.
- Avv. Virginia Polidori ha risposto 16 anni fa
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