Buongiorno,
vorrei acquistare un cavallo, ma prima di fare qualsiasi cosa volevo avere le idee chiare su cosa comporta fiscallmente la proprietà di questo animale.
Il cavallo in essere non sarà solo un cavallo da passeggiata, ma ho intenzione di farci qualche gara, ma non gare che abbiano un profitto.
Mi chiedevo se questo comportasse qualcosa a livello di tassazione.
E’ un bene che va dichiarato nella dichiarazione dei redditi?
Dovrò pagare delle tasse in merito?
Ho provato a cercare risposta online, ma non ho trovato nulla di chiaro.
Grazie mille per l’attenzione,
Stefania
- Ospite ha scritto 7 anni fa
Salve, Le consiglio di rivolgersi ad un commercialista.
Secondo l´occhio attento del Fisco, nessuno di noi può spendere più di quanto guadagna e se le spese sono superiori alle entrate di almeno il 20% potrebbe scattare l´accertamento fiscale. Lo strumento attraverso il quale il fisco analizza le spese che il contribuente sostiene (per capire se le stesse sono compatibili con la propria dichiarazione dei redditi) è il redditometro.
Possedere dei cavalli è molto costoso. È stato calcolato che l´importo giornaliero di spesa per il mantenimento di un cavallo è di 5 euro per un equide mantenuto in proprio e di 10 euro se il cavallo è mantenuto in pensione presso terzi. Annualmente, quindi, mantenere un cavallo costerebbe 1.825 euro se detenuto in proprio e 3.650 euro se l´equide fosse detenuto presso terzi. La spesa, poi, aumenta notevolmente per i cavalli da corsa che, in quanto destinati all´attività sportiva, sono considerati di grande valore, oltre ad essere molto costosi per quanto concerne il mantenimento, il trasporto e l´addestramento.
In materia di accertamento tributario, dunque, costituisce indice di particolare capacità contributiva non il generico possesso di cavalli, ma solo il possesso dei cavalli da equitazione. Attenzione: in ragione del particolare addestramento e delle cure che gli animali richiedono, in questa categoria sono compresi sia i cavalli da concorso ippico che quelli da maneggio. I principi descritti sono stati da ultimo affermati dalla Corte di Cassazione. Cass., ord. n. 22386 del 28.09.2017; Conf., ex multibus Cass. sent. 21335/2015.
- Avv. Virginia Polidori ha risposto 7 anni fa
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