detenzione e ricovero di cavalli a uso privato

buongiorno avv. Polidori, io e mia moglie viviamo in provincia di trieste in un piccolo borgo agricolo ( 7 case e 20 abitanti ) possediamo 3 cavalli che utilizziamo per le nostre passeggiate. I cavalli vivono su di un terreno di circa un ettaro ( di nostra proprietà )a 20 metri dalla nostra casa e hanno a disposizione una capannina per il ricovero costruita su i resti di una baracca di chissa che epoca ! Il certificato di destinazione urbanistica rilasciato dal nostro comune, relativo al suddetto terreno recita : “zona di riserva guidata mista corrisponde alle parti di territorio del parco limitrofe ai borghi, notevolmente frazionate, che in passato venivano utilizzate per molteplici scopi colturali e che attualmente risultano per lo più incolte. Il ripristino delle tradizionali coltivazioni miste è auspicabile a fini socio-economici e paesaggistici. Nella zona è quindi consentita e favorita la compresenza di coltivazioni orticole, vigneti, frutteti, prati, pascoli, boschi. Di conseguenza sono permessi gli interventi agrari indirizzati al recupero delle coltivazioni del comma precedente.“ Siccome abbiamo ricevuto delle lamentele sulla presenza della capannina la domanda è : Alla luce di quanto dichiarato dal certificato sarebbe possibile costruire un ricovero ovvero una semplice capannina coperta e chiusa su tre lati ? La ringrazio anticipatamente e le auguro un buon divertimento con il suo amico equino !

  • Ospite ha scritto 16 anni fa

Salve Sig. Re Lorenzo, purtroppo la risposta che posso darLe è meramente indicativa dal momento che la fonte cui dobbiamo fare riferimento ha natura locale territoriale e quindi se desidera una risposta più precisa ed appropriata dovrebbe avvalersi di un parere personalizzato, studiato sulla sua specifica situazione ed ubicazione.
Per quanto posso esserLe di aiuto le dirò che l`estratto da Lei citato in relazione alla natura urbanistica del suo terreno pare provenire da un P.R.G. o da un regolamneto edilizio.
Nulla osta alla presenza del suo ettaro di terreno tenuto a pascolo, proprio perchè la normativa, nell`augurare come auspicabile il ripristino delle colture miste include fra queste coltivazioni orticole, pascoli, prati, vigneti, frutteti, boschi, per il rilancio socio-economico paesaggisctico della zona. Quindi sulla presenza del pascolo nulla quaestio!
Qualche problema sorge in relazione a quella baracca di cui lei mi riferisce.Due sono i casi: se la baracca anche in cattive condizioni è stata costruita in epoca anteriore al 1967, non necessita di condono e quindi può rimanere come struttura, lei può inoltrare domanda al comune per ristrutturarla e quindi adibirla a ricovero animali (specifichi però tale sua intenzione, non vorrei ci fossero regolamenti igienico-sanitari o modifiche di P.R.G. che non lo consentano).
Se la baracca è successiva al 1967, può condonarla e trasformarla in ricovero seguendo l`iter di cui sopra, oppure chiedere di abbatterla (fosse mai vincolata alla Soprintendenza!)e informarsi presso il comune circa la possibilità di mantenere la capannina e, in caso di diniego, inoltrare al comune medesimo domanda ex novo di permesso di costruire.
Purtroppo con le informazioni di cui dispongo non riesco a dirle altro.
Spero comunque di esserle stata di aiuto e se desidera contattarmi in studio può inviare una mail a questo indirizzo: virginia.polidori@libero.it
Buona serata,
Avv. Virginia Polidori.

la ringrazio per la risposta cosi sollecita, sono appena rientrato da un colloquio con l`ufficio tecnico del mio comune dove sono andato a chiedere lumi per la costruzione di una capannina semplice in ferro e legno su quel terreno. La risposta e stata assolutamente negativa perche mal si colloca in un borgo antico come il nostro ma se volessi farla in pietra a vista e legno e chiusa soltanto su due lati non ci sarebbe problema di sorta nemmeno di superfice !!! e io che pensavo di chiedere troppo !!!! la ringrazio ancora e le auguro infinite splendide cavalcate !!!

  • Ospite ha risposto 16 anni fa
La tua risposta

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