Gentile Dottoressa, sono il papa’ di un’allieva juniores di 14 anni iscritta regolarmente ad un circolo affiliato F.I.S.E. Vorrei cortesemente un suo
parere ma, soprattutto, conoscere gli aspetti legali che potrebbero seguire questa vicenda. Alcuni giorni fa il circolo di appartenenza di mia
figlia è stato informato e invitato a partecipare a uno stage di equitazione che si sarebbe svolto in un altro circolo vicino, regolarmente affiliato
F.I.S.E. Giunto a conoscenza che da parte dell’istruttore di mia figlia non vi era interesse a parteciparvi, ho pensato che non ci sarebbe stato
niente di male a iscrivere mia figlia in maniera autonoma. Premetto che ho sempre posto molta attenzione agli aspetti formali e regolamentari e
che anche questa volta l’istruttore ne sarebbe stato informato. Per un eccesso di zelo ho chiesto chiarimenti presso la Fise per evitare
comportamenti non compatibili con il regolamento. Appurato che la responsabilita’ dell’ istruttore è limitata solo alla partecipazione ai concorsi
e ad eventuali manifestazioni/stage organizzati dalla Fise e non a manifestazioni private tra circoli, ho contattato l’istruttore per informarlo della
mia partecipazione. Mi e’ stato risposto che, quanto stavo facendo, non rientrava nei canoni previsti dal regolamento e che prima di uscire dal
maneggio, anche per una semplice passeggiata, avrei dovuto chiedere la sua autorizzazione. In caso contrario mi invitava a richiedere la
residenza sportiva altrove, con conseguente allontanamento dal maneggio. Al di là dei problemi che questo mi comporterebbe e considerando
l’atteggiamento rispettoso che sia io che mia figlia abbiamo sempre tenuto nei confronti dell’istruttore, trovo che l’intransigenza di questo
comportamento le limiti enormemente la possibilità di confrontarsi con altre realtà e di fare esperienze utili alla sua "crescita" sportiva.
Aggiungo inoltre che il cavallo è di mia proprietà e che per potermi muovere liberamente ho acquistato anche il trailer.
Per partecipare ad eventuali stage/uscite, devo chiedere e sottostare agli "umori" dell’istruttore o posso agire in maniera diversa?
Considerando la possibilita’ di una mediazione, legalmente chi ha ragione e chi torto?
La ringrazio della cortese attenzione e attendo fiducioso una risposta.
- Ospite ha scritto 13 anni fa
Perdoni, ma il problema non sussiste.
Lei è proprietario del cavallo, Sua figlia può quindi decidere (nel rispetto del Suo parere se minorenne) di partecipare a qualunque gara e manifestazione…l’istruttore cosa c’entra?
Se vuole seguire l’allieva in concorso o stage…tanto bene, in caso contrario gli allievi possono partecipare da soli!
Per scrupolo si faccia dare una copia del regolamento del Circolo e veda se sussiste qualche limitazione in tal senso.
Un consiglio: valuti l’eventualità di cambiare maneggio!
- Avv. Virginia Polidori ha risposto 13 anni fa
La ringrazio per la risposta tempestiva, mi perdoni ma in concorso non vi e’ l’obbligo della presenza dell’istruttore se l’allievo e un minore?
Riporto articolo regolamento fise che cita solo i concorsi.
"Le iscrizioni ai Concorsi di cavalieri juniores, (fino al compimento del 18° anno) children e giovanissimi debbono essere effettuate dal circolo di appartenenza con il consenso dell´Istruttore, il quale li deve accompagnare in gara; qualora sia impossibilitato, potrà delegare, (con delega scritta), altro Istruttore o Tecnico Federale con appropriata qualifica (O.T.E.B. o T.F.E.C. in possesso di 1° Grado S.O.).
L´Istruttore non è giuridicamente responsabile per l´attività agonistica svolta dai cavalieri di età superiore ai 18 anni compiuti"
- Ospite ha risposto 13 anni fa
Lei è molto preciso e noto non si è lasciato scappare nessun dettaglio: ha studiato minuziosamente il regolamento Fise.
Spesso gli istruttori delegano colleghi o altri e non è detto che sempre vi sia un controllo sui titoli degli accompagnatori.(Frequenti un po’ di concorsi e vedrà!)
Francamente non capisco ove voglia condurre questa sua precisazione: la manifestazione è fra Circoli; ergo non colgo il problema.
- Avv. Virginia Polidori ha risposto 13 anni fa
Le faccio un esempio di un caso capitatomi giusto un paio di settimane fa.
Un Circolo ippico decide di mandare in gara i propri allievi: problema: alcuni desiderano partecipare alle categorie basse in un concorso che si tiene nel luogo A e altri al contrario vogliono prendere parte alle categorie più alte in un concorso che si tiene presso un Circolo più prestigioso "B".
Considerato che l’istruttore non gode del dono dell’ubiquità, una parte di allievi sarà sicuramente seguita da altra persona e Le posso assicurare che detta persona non aveva certo tutti i titoli richiesti dal regolamento Fise.
- Avv. Virginia Polidori ha risposto 13 anni fa
Ok, penso di aver capito, La ringrazio e cordialmente saluto.
- Ospite ha risposto 13 anni fa
Quindi l’esperta consiglia di "infrangere" il regolamento Fise perchè di certo nessuno ai concorsi controlla da chi vengono accompagnati gli allievi juniores.Giusto?
- Ospite ha risposto 13 anni fa
Cara Giada,
l’esperta, come tu mi appelli, non consiglia certo di infrangere i regolamenti!!!
Se tu avessi letto con più attenzione avresti capito che l’esperta si limita a fotografare una situazione che ahimè spesso capita di riscontrare nel corso di avvenimenti sportivi equestri.
Estratto del regolamneto:
"….Istruttore, il quale li deve accompagnare in gara; qualora sia impossibilitato, potrà delegare, (con delega scritta), altro Istruttore o Tecnico Federale con appropriata qualifica (O.T.E.B. o T.F.E.C. in possesso di 1° Grado S.O.)."
Questo significa che non sempre l’istruttore è presente.
Poi sulla frequenza dei controlli dei titoli abilitativi, non sempre e non in tutti i circoli il controllo è a tappetto e rigido.
Spero di aver chiarito definitivamente una questione che mi pareva banale.
- Avv. Virginia Polidori ha risposto 13 anni fa
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