Buongiorno, volevovo chiedere, ma quanto è importante il trottare sul "diagonale giusto" per un corretto allenamento? Perchè gli insegnanti avuti in varie scuole di equitazione fino ad ora non ne parlavano mai…adesso ho cambiato scuola di equitazione per prepararmi a prendere la prima patente 90-115 e mi urlano in continuazione di stare sul diagonale esterno , altrimenti mi minacciano di non farmi saltare, di non farmi prendere la patente e di non portarmi alle gare. Il maestro dice che se non cavalco il diagonale esterno il cavallo non è corretto e può farsi male. quanto c’è di vero in questa fissa del diagonale giusto???? io mi sarei anche rotto le scatole di subire urli rimproveri e minacce per via di questo….
- Ospite ha scritto 7 anni fa
Domanda molto interessante…circa 35 anni fa la FEI ha stabilito che il trotto corretto è quello sul diagonale esterno. Mentre in Italia da sempre si trottava sul diagonale interno. Entrambi i modi sono corretti, a condizione che vengano usati correttamente, ma per questo è prima necessario conoscere la differenza e il valore tecnico di entrambi.
Punto primo: quanto si trotta su una dirittura, come ad esempio in campagna, è necessario cambiare il diagonale circa ogni trecento metri per defatigare i diagonali. Punto secondo: anche in maneggio sulle diritture laterali o diagonali, il diagonale su cui si trotta è indifferente dal punto di vista biomeccanico, ma non dal punto di vista tecnico addestrativo e di affaticamento. Punto terzo: invece, trottare sul diagonale interno o esterno ha un effetto biomeccanico e tecnico diverso sugli angoli, i circoli, le volte e le mezze volte. Qual è la differenza? La differenza è che trottando sul diagonale interno (mi siedo quando la spalla interna del cavallo rientra) l´azione del trotto si accorcia leggermente dando però un effetto di maggiore presa al suolo: il cavallo acquista più equilibrio e il cavaliere maggior controllo; per esempio se entro in una mezza volta o in un circolo troppo spedito, o con un cavallo poco agli ordini, in questi casi il trotto sul diagonale interno è uno strumento prezioso per avere immediatamente un maggior controllo del cavallo.
Se trotto sul diagonale esterno mi siedo quando la spalla esterna del cavallo rientra. In questo caso il cavallo biomeccanicamente andrà ad ampliare leggermente le falcate, il che su angoli, circoli, volte e mezze volte dà maggiore fluidità ed espressione all´azione – a condizione che il cavaliere sappia entrare correttamente negli angoli e sulle linee curve con il dovuto controllo. Al contrario se trotto sul diagonale esterno con un cavallo poco gli ordini – oppure che entra nelle suddette figure in modo precipitato o troppo veloce – il cavallo si squilibrerà più facilmente, prima sul treno anteriore poi su quello posteriore, e quindi taglierà gli angoli oppure cadrà all´interno o fuoriuscirà dalla figura in caso di circoli, volte e mezze volte. Per questo un cavaliere esperto curerà in particolare la corretta transizione prima di affrontare angoli, circoli, volte e mezze volte.
Jorge H. C. Almeida
- Jorge H. C. Almeida ha risposto 7 anni fa
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