sto per comprare il mio primo cavallo (a quarant’anni suonati)
ho imparato a cavalcare da ragazza cavalcando occasionalmente nella vita e coltivando il sogno di possederne uno ora molto piu’ per il rapporto che per montare(mi interessano passeggiate nella natura col cavallo!!)si puo’ ,lavorando con dolcezza e dialogo effettivo fatto di parole e di gestualita’ riequilibrare anche cavalli che hanno subito dei traumi o hanno aquisito vizzi dovuti a cattivi comportamenti umani??
- babe ha scritto 14 anni fa
Cara babe,
innanzitutto la passeggiata in natura non è meno impegnativa dell’allenamento in campo, anzi direi il contrario. Uscire fuori dal maneggio o dal circolo ippico significa avere la preparazione atletica e psicologica per affrontare tutti gli imprevisti che la natura offre e da cui spesso i cavalli sono terrorizzati come ad esempio pozzanghere, fruscii tra le foglie etc. Instaurare un rapporto con il proprio cavallo è fondamentale. Come in ogni relazione ci si deve conoscere, e quale modo migliore se non quello di prendersi cura di lui quando è nella stalla, parlargli con dolcezza in modo che impari a riconoscerci e a non temerci. Purtroppo però solo questo approccio non è sufficiente nel lavoro di un cavallo soprattutto se si ha a che fare con un soggetto che ha acquisito vizi e cattivi copmportamenti. Tali cavalli sono soggetti difficili. Non vuol dire che non si possano recuperare, occorre tanta pazienza ma è anche necessario farsi aiutare da una mano esperta, che sappia mantenere il sangue freddo in ogni situazione e soprattutto per evitare che il cavallo apprenda ulteriori vizi.
ciao
Serena
- Serena Cappello ha risposto 14 anni fa
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