Buongiorno, scrivo per un consiglio sul mio puledro. È un maschio di 10 mesi, è con me da tre, prima viveva con la madre e le sorelle, adesso a casa mia vive in contatto con un castrone di 16 anni, non stanno in paddock insieme ma possono toccarsi e interagire. I cavalli vivono in box con paddockino per potersi sempre muovere, ma durante il giorno li portiamo in un campo più grande per qualche ora poi vengono riportati dentro per la sera. Ultimamente il puledro mi crea diversi problemi nel trasporto verso il paddock grande, si lancia fuori dal box trascinandomi via, cerca di superarmi al trotto o al galoppo e si impenna o raspa, io per risolvere mi tengo lontano per non essere colpita e quando parte gli faccio fare dei piccoli circoli e cerco di trattenerlo per la capezza senza mai strattonare. Volevo chiedere come dovrei agire perché smetta di comportarsi così prima di diventare pericoloso? So che cerca di stabilire chi domina e di invadere i miei spazi, infatti cerco sempre di allontanarlo quando mi viene addosso e di assumere un atteggiamento da leader senza avere paura di lui ma probabilmente non sto facendo abbastanza perché i suoi comportamenti peggiorano invece che migliorare. Ho inoltre chiesto l’aiuto di chi è più esperto di me con l’addestramento e con questa persona facciamo degli esercizi di conduzione alla longhina, ai quali spesso risponde in modo irruento o non collaborando, altre volte è bravo ma ripeto la situazione non migliora e vorrei qualche consiglio per come fargli capire chi comanda e evitare in tempo che prenda vizi pericolosi (oltre che avere molta pazienza). Grazie mille per l’aiuto.
- Emma ha scritto 8 anni fa
Cara Emma,
ha pienamente coscienza della situazione e questo è già un primo grande passo per cercare la soluzione al suo problema, frustante, mi rendo conto, ma in questi casi la pazienza è davvero la chiave. Purtroppo i puledri, soprattutto quelli con un bel caratterino, apprendono subito dei comportamenti inadeguati che poi si impiega un sacco di tempo a correggere. Ma non si scoraggi! Ha già anche messo in atto delle ottime soluzioni: ha chiesto aiuto ad un epserto che la guiderà in questo vostro percorso.
Ma riguardo al comportamento del puledro avrei qualche curiosità:
1) Quando lo conduce verso il paddock grande è da solo o con il castrone?
2) Se lo porta insieme al castrone è avanti o dietro la fila?
3) Mi dice che da quando la segue una persona esperta a volte il puledro è bravo, altre volte no; ha fatto caso se c’è qualche evento scatenante che porta il puledro a disobbedire?
4) Ha provato a gestirlo la persona esperta? Gli da gli stessi problemi?
Resto a disposizione e aspetto aggiornamenti.
Saluti,
Serena
- Serena Cappello ha risposto 8 anni fa
Buongiorno,
quando lo portiamo fuori di solito lo portiamo insieme al castrone e il puledro resta dietro, tuttavia all’insorgere dei problemi di gestione abbiamo provato a portare fuori prima il puledro da solo e poi il castrone, in modo da avere tutto lo spazio e il tempo di gestire il piccolo e focalizzare tutta l’attenzione su di lui, ma la situazione è ancora peggiorata, allora adesso li portiamo di nuovo fuori insieme ma con il puledro davanti e il castrone dietro, inoltre abbiamo iniziato a condurre il puledro in due con due lunghine, una persona a destra e una alla sua sinistra in modo da ostacolare il fatto che si lanci addosso a chi lo conduce o che si butti in avanti.
Purtroppo la persona che ci segue viene solo occasionalmente, ma stiamo provvedendo a trovare un addestratore che ci segua con più costanza. In generale il puledro si comporta allo stesso modo anche con la persona più esperta, la causa scatenante mi sembra sia la voglia di giocare oppure una resistenza quando gli si chiede di fare qualcosa che non vuole. In entrambi i casi credo il problema sia che non rispetta l’uomo e almeno finché non ci sarà qualcuno a seguirci passo passo volevo chiedere dei consigli su come farmi rispettare e far capire al puledro che non può giocare con l’uomo come farebbe con gli altri cavalli.
Inoltre chiedo un altro consiglio, fino allo svezzamento il puledro ha vissuto in branco, adesso interagisce con il castrone ma non sono a stretto contatto. Visto l’evidente desiderio di giocare del puledro che per noi può rivelarsi pericoloso, sarebbe una soluzione mandarlo a prato con altri puledri per qualche mese e riprenderlo quando sarà più grande e disposto a collaborare, pur facendogli subire lo stress di cambiare nuovamente ambiente di vita e inserirsi in un nuovo branco per poi essere riportato a casa? oppure i problemi che ho si ripresenterebbero ugualmente se non peggio una volta riportato a casa?
Ovviamente so che devo avere molta pazienza ma vorrei il meglio per il puledro, e che diventi un cavallo equilibrato e rispettoso, mi chiedo per questo se lo stile di vita che gli stiamo imponendo non rischi di creare un animale squilibrato e pericoloso, oppure se è tutto normale e devo solo aspettare e farmi aiutare il più possibile.
Grazie dell’aiuto
- Emma ha risposto 8 anni fa
Cara Emma,
il comportamento del suo puledro in un certo senso è normale. Ha solo 10 mesi, è vivace, decisamente dominante e vuole giocare. Ma come lei stessa ha detto, se non lo si controlla al più presto questo suo atteggiamento può diventare sempre più pericoloso. Diciamo che in questo momento le reazioni del piccolo, anche se irruente, si possono controllare, con il passare del tempo le difficoltà aumenteranno. Lasciarlo con gli altri puledri, come lei stessa ha già scritto, non risolve il problema, lo rimanda. Crescere con altri puledri per lui sarebbe l’ideale ma deve comunque imparare a rispettare le persone. Deve capire quale è l’atteggiamento corretto da tenere in presenza di persone e quale quando è lasciato libero in un paddock.
In attesa di un aiuto concreto, non può fare altro che cercare di mettere in atto tutte le procedure che ha già utilizzato con l’aiuto della persona esperta. Presti molto attenzione alla sua posizione. Non si metta mai direttamente avanti al piccolo perché la potrebbe colpire con gli anteriori o con un’impennata; non attorcigli la lunghina alle mani perché se dovesse tentare la fuga la potrebbe ferire in modo serio.
Io le consiglio semplicemente di provare a condurre il piccolo impugnando la lunghina "corta" (ma rispettando le distanze minime di sicurezza. Se dovesse avere delle reazioni brusche, non le dia strattoni forti perché una pressione esercitata con forza susciterebbe nell’animale solo una reazione negativa e lo indurrebbe ad opporsi. Eserciti invece una pressione ritmica e intermittente in modo da richiamare la sua attenzione. Se è spaventato da qualcosa provi a tranquillizzarlo con la voce. Si fermi e gli faccia mangiare dell’erbetta (se ce n’è) dove è più tranquillo, per poi richiamarlo e chiedergli di fare qualche passo più avanti. Abbia fiducia in se stessa e assuma un atteggiamento sicuro e deciso. La sua ansia e tensione il puledrino la percepisce e la immagazzina e ciò lo innervosisce ancora di più.
Resto in attesa di ulteriori aggiornamenti.
saluti,
Serena
- Serena Cappello ha risposto 8 anni fa
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