Buonasera dott.ssa, ho bisogno di un consiglio…la.mia puledra di 13 mesi, portata alla.lunghina fuori dal.paddock, ha imparato a tirarmi con tutta la.forza che ha , al che non riesco nè a girarle la testa nè tantomeno a tenerla perché ormai è grande fisicamente.. ho paura che questo ormai sia un vizio che già è pericoloso e lo diventerà ancor di più quando sarà adulta… stò facendo un po’ di esercizi consigliatimi , ma in campo è abbastanza disciplinata , è.appena esce che mi prende la mano..come posso fare ? È vero che 13 mesi equivalgono a un bambino di circa 6 anni come apprendimento? Grazie per la sua attenzione…cordiali saluti
- Roberta ha scritto 7 anni fa
Cara Roberta, capisco che i comportamenti indesiderati spesso mettono a dura prova la nostra pazienza e la relazione con il nostro cavallo. Fai bene a porti il problema del suo comportamento in modo da poterlo risolvere quanto prima. Correggere nel più breve tempo possibile, però, non deve farti pensare a soluzioni rapide. Attenzione, eventuali correzioni che apparentemente risolvono velocemente il problema agiscono a breve termine perché si concentrano principalmente sui sintomi piuttosto che sul problema che non viene affrontato alla sua radice e quindi non scompare mai definitivamente. I 13 mesi più o meno corrispondono all’infanzia, all’età prescolare ma dipende anche dal tipo di soggetto, dalla personalità, dalle sue peculiari caratteristiche.
Quando si ha a che fare con un comportamento problematico (qualunque esso sia) la prima cosa da fare è valutare la gestione: ambiente, fattori di stress, aspettative, salute, condizione fisica, alimentazione e qualsiasi aspetto che potrebbe causare o incoraggiare il comportamento indesiderato. Bisogna mettersi nella condizione di capire il "problema" e mettere subito in atto delle "strategie" di prevenzione per poterlo gestire riducendo i rischi (per cavallo e persona) o la manifestazione di comportamenti anche peggiori in futuro. Qualsiasi provvedimento deve mantenere il cavallo in un basso livello di stress o ansia, tale stato generale metterà il cavallo in una condizione di imparare in modo efficace, rendendo gli sforzi di allenamento ancora più significativi e duraturi. A questo punto si può iniziare ad affrontare qualsiasi problema comportamentale dal punto di vista formativo. Qualsiasi "tecnica" o "approccio" si decide di mettere in atto deve intervenire sul problema e non sopprimerlo rapidamente e a breve termine.
Di solito, il cavallo che mette in atto comportamenti indesiderati, può essere corretto incoraggiando, gratificando e premiando comportamenti adeguati alternativi in sostituzione di quelli vecchi e inaccettabili. In molti casi (ma non è una regola universale) si può impostare il lavoro di rieducazione usando metodi di addestramento che si basano soprattutto sull´utilizzo di rinforzi positivi. È un processo lungo ma se eseguito correttamente eviterà le "ricadute". Un lavoro frettoloso, che non ha risolto il problema alla radice, potrebbe innescare accidentalmente (e facilmente) una ricaduta, e addirittura peggiorare le cose rispetto a prima. Con il tempo e la coerenza il problema scomparirà.
Ora, questi sono dei principi di base. Nello specifico mi dici che in campo è abbastanza disciplinata e riesci a gestirla, ma che tipo di esercizi eseguite? I problemi insorgono quando la tiri fuori dal paddock. Per andare dove? Nel tragitto Paddock-campo e campo-paddock, o la conduci anche in esterno? La tua puledra vive in paddock da sola o con altri cavalli o animali da compagnia? Vive in box? In campo lavorate sole o anche con la presenza di altri cavalli? Alla lunghina la conduci solo tu o ci sono anche altri addetti? Eventualmente con gli altri si comporta nello stesso modo?
Resto a disposizione per approfondire la situazione.
Saluti,
Serena
- Serena Cappello ha risposto 7 anni fa
Buonasera Dottoressa, purtroppo avevo scritto un poema e solo oggi mi sono accorta che probabilmente per uno sbaglio mio non l’ho inviato.. allora la puledra ha 13 mesi e non l’ho ancora separata dalla madre. Di giorno escono a Paddock insieme ad altre cavalle e in tutto sono un branco di 8 femmine di cui lei è l’unica puledra .. la madre è praticamente la matriarca .. è gerarchicamente superiore a tutte le cavalle tranne a una che fa da mamma surrogata alla puledra, Nel senso che la puledra passa praticamente tutto il tempo insieme a questa mamma surrogata e con sua mamma che è morbosamente attaccato alla puledra… la sera poi ognuno rientra nel suo box e Melody (la puledra) condividere il box con la madre.. gli esercizi che le faccio fare sono di camminare al mio fianco disperatamente cercando di farle mantenere una distanza e fermarsi indietreggiare stare ferma con pazienza ..finché siamo nel campo li esegue abbastanza facilmente quando siamo fuori a un certo punto prende mi supera e da lì corre e io sono costretta a lasciarla andare perché non riesco più a tenerla .. poi normalmente si fa prendere subito senza problemi tranne ieri che ero così furente che li davvero non si lasciava più prendere ma appena mi sono calmata si è fatta avvicinare ..Inoltre non rispetta le distanze i miei spazi e lì sicuramente colpa mia perché fin da piccola fin da quando è nata l’ho sempre manipolata standole tanto io addosso, accarezzandola abbracciandola e probabilmente lei adesso non concepisce di mantenere una certa distanza da me che però diventa vitale per garantirmi la sicurezza perché ormai inizia a essere davvero grande.. io temo che mi freni molto il rapporto che ho costruito con lei, lei appena mi vede viene da me se non mi vede ma sente che la chiamo mi cerca e viene da me mi segue ovunque nel campo senza la lunghina, si fida ciecamente di me e probabilmente io temo di perdere questa fiducia questa complicità imponendomi.. fino a pochi mesi fa la portavo a piedi in passeggiata insieme alla mamma ,con passeggiate che progressivamente allungandosi sono arrivate a quasi un’ora tra boschi e campi e addirittura facendole fare il bagno in un ruscello ma ultimamente in prossimità della cascina dove la tengo aveva preso il vizio di superarmi iniziare a correre e quindi liberarsi E dal momento che lì c’è anche una strada pur di campagna che sia, la cosa diventava pericolosa e quindi non l’ho più portata fuori in passeggiata perché sto prima cercando di risolvere questo problema… Forse sbaglio io a pensare che lei si sia fatta furba e ad arrabbiarmi ogni volta che lo fa ,probabilmente lei pensa che sia giusto fare così.. Non lo so.. il problema è che davvero non riesco a tenerla quando tira perché è troppo forte ormai.. un’altra cosa che non riesco a capire è perché quando è con me si spaventa magari di un rumore improvviso e anche lì tende a scappare via questo mi deprime un po’ perché penso che voglia dire che non ha fiducia in me , non la faccio sentire al sicuro. Anche se in realtà lo fa anche quando la porto alla lunghina insieme alla mamma.. Grazie per avermi scritto che non cercare soluzioni rapide perché a volte si fa fatica a concepire che ci voglia tanto tempo a far capire concetti che a noi sembrano semplici..
- Roberta ha risposto 7 anni fa
Mi scusi se mi sono dilungata un po’ ma era per spiegarle meglio la situazione… La ringrazio molto per l’attenzione Cordiali saluti
- Roberta ha risposto 7 anni fa
Dimenticavo, Melody è un incrocio tra mamma Argentina e papà Trotter ..fisicamente sembra a tutti gli effetti un purosangue E caratterialmente secondo me anche ,perché paragonandola a un puledro maschio frisone che c’è lì in cascina e ha la sua stessa età lui è 1000 volte più calmo e collaborativo di lei, lei è vivace esuberante e nello stesso tempo molto più paurosa di lui non delle persone assolutamente ma di qualunque altra cosa dalla canna dell’acqua alla macchina che passa al rumore improvviso anche di un ramo che si rompe.. la reazione del puledro maschio frisone è molto più contenuta rispetto a quella di Melody che invece subito scappa
- Roberta ha risposto 7 anni fa
Cara Roberta, non ti preoccupare per la lunghezza del post. Anzi più dettagli mi vengono forniti e più facile è per me "inquadrare" la situazione.
Da quanto mi scrivi credo di capire che Melody è solo una "signorinella" tanto vivace che, come tutti i giovani, quando sperimentano un "gioco" che piace, ci vogliono giocare in continuazione. A Melody piace andare via da te e poi lasciarsi prendere. È un gioco che le è venuto facile sin dalla prima volta, quindi continuerà a farlo. Ma se lo facesse perché non vuole stare con te o perché ti teme non si lascerebbe prendere facilmente e lo ha dimostrato quando ha capito che ti eri innervosita. La tua rabbia le ha creato disagio ed ha continuato a starti alla larga. Ecco, questa è una cosa che non devi mai fare. Non devi mai farti sopraffare dal nervoso, dalla rabbia, dall’ansia. Se dovesse succedere abituati a focalizzare lo sguardo, ti aiuterà a calmarti: stimolare il nervo ottico ha un riflesso su tutto il nostro sistema nervoso ed endocrino. Inoltre, una profonda respirazione addominale ti aiuterà a gestire i movimenti respiratori corti e veloci spesso fatti con la bocca e che al cavallo trasmettono il nervoso che proviamo. È utile inspirare profondamente, riempiendo i polmoni, e quindi espirare completamente. Impara anche a controllare il linguaggio del tuo corpo ciò trasmetterà più fiducia al cavallo, quindi dovresti adottare una postura che comunichi "sono calma, tranquilla e so quello che faccio", indipendentemente da come ti senti veramente. Il bello dello stare vicino ai cavalli è che ci mettono nella condizione non solo di confrontarci con le loro personalità, ma ci costringono anche a confrontarci con noi stessi. Oltre che lavorare con Melody devi contemporaneamente lavorare su te stessa.
Il fatto che tu l’abbia manipolata sin da puledrina non è stata una cosa sbagliata, forse è discutibile come l’hai fatto. Le dovevi insegnare sin da subito che c’erano dei limiti che non si dovevano superare… ma non è mai troppo tardi. Secondo me, prima di lavorare sulla conduzione dovresti ricominciare proprio dalle basi. Quindi stabilire tutti quei limiti che non hai stabilito all’inizio per far capire a Melody cosa può e cosa non può fare. Incomincia con la routine giornaliera: mettere e togliere la capezza, stare ferma quando viene spazzolata e strigliata, stare ferma quando è legata, non invadere il tuo spazio quando le sei vicino, ecc.
Sono cose che sicuramente fai già, ma il fatto che un cavallo accetti di eseguire le nostre richieste non vuol dire che le esegua volentieri. Presta attenzione a quello che Melody ti comunica con tutto il suo corpo. Se quando sei con lei mette in atto comportamenti apparentemente fuori luogo come girare la testa, muovere le orecchie lateralmente, inclinare la testa, grattarsi di lato o la gamba, abbassare la testa per annusare il terreno o mangiare erba, allontanarsi, ecc. lo fa per comunicarti che si sente a disagio o sotto pressione o stressata. Il legame non è una connessione idealistica ma un processo che si instaura con il tempo, con la frequentazione quotidiana e con un lavoro sistematico e ponderato che deve mettere il cavallo nella condizione di imparare senza costrizioni. Alla base del lavoro ci deve essere una approfondita conoscenza del comportamento e della comunicazione degli equini. Se non si conoscono i segnali, non li si coglie o non li si capisce, si rischia di causare danni o lavorarlo in modo inefficace. Si ottiene la fiducia del cavallo lavorando ogni giorno, a poco a poco, incoraggiando e alimentando la sua curiosità. Col tempo le abilità comunicative (di entrambi) diventeranno sempre più chiare e sottili. Solo dopo essere riuscite ad instaurare un dialogo corretto, potrai cominciare a lavorare sulla conduzione.
Ci sono diverse tecniche di lavoro con i cavalli. Ci sono quelle che si concentrano sui rinforzi positivi (clicker training), quelle che si concentrano sui rinforzi negativi (metodo Parelli, e simili – giusto per farti degli esempi), si possono anche combinare i due metodi, ci sono poi tantissime scuole di pensiero tutte volte a formare cavalieri o proprietari di cavalli che si concentrano sulla comunicazione e sul benessere dei cavalli.
Il mio consiglio è almeno nella fase iniziale della rieducazione di Melody di farti seguire da un professionista o comunque da qualcuno che ha molta esperienza e competenze e può indirizzarti nelle azioni e strategie giuste.
Spero mi terrai aggiornata.
Saluti, Serena
- Serena Cappello ha risposto 7 anni fa
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