puledra maremmana

Caro Emanuele,
prima di parlare di doma è opportuno chiarire il suo significato e la differenza con l’addestramento per evitare qualsiasi tipo di fraintendimento. Il termine doma, in linea generale, e in questo caso riferito all’ambito equestre, si riferisce alle attività utili e necessarie per rendere docile e mansueto un cavallo. Il termine addestrare, invece, si riferisce a tutte quelle pratiche che consistono nel rendere il cavallo abile in delle attività che variano dipendentemente dalla disciplina che si decide di praticare con il proprio cavallo.
Fatta questa premessa, e considerata l’età della sua puledra, le prime attività che lei dovrebbe intraprendere dovrebbero essere mirate, appunto, a renderla docile e ubbidiente in qualsiasi circostanza. Questo primo approccio richiede un periodo più o meno lungo di lavoro e le condizioni (dando per scontata una sua solida esperienza nel gestire un cavallo così giovane) variano sensibilmente in relazione a una serie di fattori che riguardano: da quanto tempo possiede la puledra, da quanto tempo la puledra è a contatto con l’uomo, se la puledra frequenta altre persone oltre a lei (adulti, bambini, gente di cavalli,ecc.), quanto tempo è stata della madre, il carattere della madre, se sta in box o al prato.
Affinché io possa intervenire in questa discussione avrei bisogno di conoscere tutto il fattore ambientale che poi andrà ad incidere e ad orientare il suo lavoro.
saluti
Serena