grazie per la disponibilità la puledra la devo ancora portare a casa è al pascolo con la mamma è in un allevamento a crespano del grappa è figlia di dardo della trappola ho sempre sognato di avere un maremmano io vado a cavallo da 15 anni sempre con cavalli argentini già domati quindi questa sarebbe la prima ,vorrei avere un cosiglio come inizziare al meglio grazie
- emanuele ha scritto 13 anni fa
Caro Emanuele,
con 15 anni di equitazione ha già alle spalle un bel bagaglio di esperienza. Tuttavia iniziare a gestire una puledra di un anno è una grande responsabilità. La creatura è giovanissima e qualunque prima esperienza che farà le resterà impressa per tutta la vita. Il suo compito e il suo impegno dovrà essere quasi tutto rivolto nel far sì che non le accada nulla di traumatizzante perché i problemi seri sorgono quando i cavalli categorizzano come qualcosa di pericoloso uno stimolo che, invece, è del tutto innocuo e che peraltro rientra nelle azioni di routine in una scuderia: striglie, rumori, spray, ecc.
Appena la puledra arriverà nella sua scuderia dovrà dedicare tantissimo tempo alla vostra conoscenza. Non abbia fretta, si prenda del tempo per osservarla, le parli molto con una voce calma e rassicurante (è lontana dalla sua mamma quindi avrà bisogno di sentirsi al sicuro e amata). Le dia il tempo di memorizzare la sua voce e contemporaneamente la accarezzi in modo che possa associare il tono della sua voce ad un gesto piacevole; questo primo esercizio le sarà utile in futuro quando le dovrà insegnare determinati esercizi e potrà usare la voce per correggere atteggiamenti sbagliati semplicemente mutandone il tono: facendolo diventare più duro e aspro. Potrà usare la sua voce sia come rinforzo positivo che negativo (a seconda delle situazioni). La voce è decisamente il rinforzo migliore perché è quello, a nostra disposizione, più immediato.
Dopo il primo periodo di conoscenza potrà iniziare desensibilizzare e sensibilizzare la puledra. Se non è già abituata alla cavezza, le dovrà insegnare a portarla con tranquillità e solo dopo che l’avrà accettata le potrà insegnare a farsi seguire, ad indietreggiare e ad avanzare a suo comando, a spostare lateralmente i posteriori e a restare legata. Successivamente può alternare questo tipo di manovre con manovre simili ma eseguite (se possibile) montando un cavallo tranquillo e ben addestrato. Naturalmente ogni manovra non va affrettata. Il puledro che non ha imparato a rispondere in maniera specifica ad un determinato stimolo mancherà di rispetto e più tardi agirà in maniera intraprendente.
Questo tipo di lavoro, che prescinde dal tipo di disciplina che deciderà di praticare, se ben eseguito renderà la sua puledra docile e fiduciosa nei suoi confronti e faciliterà di gran lunga il suo lavoro quando la puledra sarà cresciuta abbastanza per essere montata.
Le faccio tanti complimenti per aver realizzato il suo sogno e le auguro un "in bocca al lupo" e buon lavoro. Naturalmente resto sempre a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento e sarei lieta se mi tenesse aggiornata sul suo lavoro.
Serena
- Serena Cappello ha risposto 13 anni fa
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