PSA

Ho avuto per diverso tempo un arabo-shagya stallone. L`esperienza è stata fantastica, il carattere favoloso sia a terra che montato. Il problema era legato alla quantità di lavoro necessario. Andava montato tutti i giorni almeno due ore. Era l`unico cavallo che ho conosciuto che se vedeva la sella veniva incontro nitrendo e si sistemava nel paddock libero per essere sellato. Altra cosa bellissima è che tirava in andata e sembrava depresso sulla via del ritorno.
Poi per motivi di lavoro, non potendo garantirgli più un adeguato movimento ho dovuto cederlo anche se mi tengo in contatto e il cavallo è ancora in piena forma malgrado i suoi 20 anni.
Adesso il lavoro è cambiato è sicuro e vorrei prendere di nuovo un PSA questa volta femmina.
Non potendo spendere un patrimonio e volendo crescerla da sola (ho già esperienza con due puledri un SF e un AA) quali linee mi consiglia ?
Consideri che vorrei fare anche qualche gara western tipo trail…
E` difficile scegliere visto che negli arabi i risultati che troviamo sono solo degli show.
Lo so che è stupido, che dovrei guardare solo il carattere ma anche l`occhio vuole la sua parte per cui vorrei una testa tipica…

  • Anna Maria ha scritto 19 anni fa

Cara amica, non è affatto stupido, tutt`altro! Io i cavalli arabi li allevo e quindi vcapirà che sono pienamente d`accordo con lei! Altro problema è che i PSA in Italia (ma siamo uno dei rari casi nel mondo) li alleviamo esclusivamente in funzione della morfologia dimnostrando ancora una volta la nostra misera cultura equestre. Comunque non ci sono in Italia linee di sangue con maggiore o minore attitudine, ci sono invece soggetti che ne hanno e soggetti che ne difettano. Il consiglioche le do è quello di individuare la femmina che le piace e che non costa un patrimonio (si trovano senz`altro) e poi cerchi di avere informazioni sul padre: che fa, se è ancora vivo e lo può osservare, se viene montato e se ha fatto attività in sella (gare, viaggi, ecc.). Una cosa sicuramente le posso dire: i PSA che vengono dalla Spagna (ovvero figli di PSA allevati e addestrati in Spagna) dimostrano in genere più “testa“ degli altri e questo (guarda caso) non certo perché sono più tipici o più “arabi“ ma solo perché, appunto, inm Spagna cìè una cultura equestre che noi ce la sogniamo. Se poi cerca una cavalla che ha già fatto attività in monta western a livello agonistico, faccia molta attenzione agli arti e si faccia seguire da un suo veterinario nella visita di compravendita facendo fare tutti i test necessari agli arti. Infine, mi scusi, ma creda a me: da tutti i punti di vista ad esclusione di quello strettamente allevatoriale – che non mi pare le interessi – lo stallone sarà sempre più affidabile della femmina! Auguri e in bocca al lupo. Marco Laurenti

Se non è pubblicità quel`è il nome del suo allevamento ?
Perchè considera lo stallone più sicuro della femmina ?
Io ho trovato problemi di gestione quando uno si aggrega a trekking di più giorni. Spesso non viene accettato o altrimenti si trova spesso a discutere con gente che non si comporta nei riguardi di uno stallone come dovrebbe.
Inoltre non escludo una eventuale esperienza di allevamento di un puledro.

  • Anna Maria ha risposto 19 anni fa

Cara Anna Maria, ho detto che lo stallone è in media più “affidabile“, non più “sicuro“ che sono due cose diverse. Vi sono soggetti interi che sono estremamente “libidinosi“ e in questo caso è difficile gestirli; nella mia esperienza le dico che i PSA interi in genere non lo sono anche se ovviamente esistono le eccezioni. Il maschio è più stabile di testa (stiamo sempre parlando “in media“), meno volubile, meno soggetto a comportamenti violenti verso gli altri cavalli; il maschio fa branco nel senso che fa il capobranco, e se gli altri soggetti lo riconoscono come tale – cosa che in genere accade – i rapporti interni al gruppo diventano limpidi, elementari. Il maschio si assume la responsabilità del branco e quindi – ad esempio – non ha difficoltà a stare in cima alla fila quando si esce: di solito ha meno paure in campagna e se le ha le supera prima e meglio. Per questo, sempre “in media“, è più affidabile. E` evidente che se lei esce in campagna con cavalieri occasionali (ovvero con persone che non montano abitualmente insieme a lei) potrà avere problemi montando un maschio, e inoltre avrà problemi se il suo cavallo maschio vivrà da solo e non con altri cavalli. Quindi scelga pura la femmina, la mia era una considerazione di carattere generale. Per ciò che attiene il mio allevamento ed i cavalli che abbiamo in vendita in questo momento, mi scriva sulla mia casella privata (becon@aruba.it) e le darò le informazioni che desidera. Un cordiale saluto. Marco Laurenti

Salve Marco, questo argomento ha catturato la mia attenzione in quanto probabilmente, a breve, arriverà a casa di mio babbo un`arabetta.
Ho ancora poca esperienza in campo di cavalli, ma da quanto ho potuto osservare con la mia PSI, cavalli di amici e cavalli di vari maneggi, ho constatato che solitamente è proprio la femmina ad avere più testa, a superare meglio le paure, ad essere più recettiva e più intelligente. Questo ovviamente secondo la MIA esperienza. C`è però da dire che io non parlo del maschio in quanto intero, ma di castroni. Ho potuto notare nei castroni una certa tendenza ad essere meno recettivi, forse meno equilibrati e più “burloni“, con più voglia di giocare e a volte di “fare brutti scherzetti“, come mordere, sgroppare, scartare ecc. Tutto questo mi fa pensare ad una intelligenza minore alle femmine. Forse proprio perchè castrati? Sicuramente nel maschio intero il discorso cambia!

Mi piacerebbe saperne di più. Avevamo optato per una femmina, proprio per queste motivazioni, ma non metto in dubbio che la mia piccola esperienza mi abbia dettato un pregiudizio sbagliato.

Grazie mille!!!


_Camy_

  • Desdemon@ ha risposto 19 anni fa

Cara Carry (o caro? …), la discussione rischia di diventare accademica. Non esiste alcuna regola di carattere generale in base alla quale si può stabilire se è migliore il comportamento di un cavallo da sella maschio, oppure femmina, oppure castrone. Io ho fatto dei riferimenti diversi. Se leggi bene ho parlato infatti di “attitudini“, ovvero di quei comportamenti che in condizioni ideali e standard vengono messi in pratica dagli animali. Vorrei dire che ho parlato più di etologia che di altro, anche se forse rischio di sopravvalutarmi. Ripeto, comunque, il concetto: il maschio ha innata l`attitudine a “fare branco“, ovvero a porsi come il riferimento del gruppo di cavalli che gli sta intorno. Ciò ha delle conseguenze che – in media e in genere – sono da considerare positive perché permettono all`uomo una interpretazione diretta e semplice del comportamento del cavallo. Possiedo molti cani ed uno di essi (maschio) ha un carattere molto forte e aggressivo. Esso ignore qualsiasi femmina venga portata nel suo branco (cucciole o cani già adulti) ma non “perdona“ altri maschi, perfino cuccioli. Questo permette al padrone del cane di prevedere i suoi comportamenti e comportarsi di conseguenza. Cosa che non sempre accade con le femmine. E` solo questo l`argomento. Ci sono mille motivi in base ai quali può essere preferibile acquistare un cavallo femmina invece che maschio, non stavo parlando di questo. Sto solo affermando che, ad esempio, tutta la retorica che esiste nell`ambiente sulla impossibilità di gestire gli stalloni è spesso figlia dell`incapacità dei proprietari di rapportarsi a loro in maniera corretta (ovvero, ancora una volta, è figlia della mancanza di cultura equestre) e non invece di una effettiva difficoltà esistente. Un caro saluto. Marco Laurenti

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